MATESE – (mi.ma.) Rianimare il comparto forestale, in chiave (e scala) locali, con sbocchi di mercato. Questa l’ampia tematica discussa nel corso di un incontro pubblico presso l’ente montano matesino. Presente Caputo. A farsi promotrice della tavola rotonda (pochi sindaci presenti) la Coldiretti di Caserta. L’idea è di puntare alla costituzione di un consorzio di filiera nel settore forestale con il coinvolgimento degli enti pubblici, proprietari dei demani civici e dei privati titolari e possessori di boschi spesso incolti.
Un nuovo tipo di forestazione “attiva” – l’ha chiamata il presidente Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, quasi in una chiave sociologico-politica, lontana e diversa da quella “assistenzialistica” dei decenni scorsi che ha sorretto l’economia locale ma depauperato il settore agricolo ed in particolare la zootecnia citando il numero dei capi di bestiame diminuiti. Effetto dei tanti addetti impiegati solo parzialmente all’anno (51 giornate) per poi beneficiare della disoccupazione in termini di critica ed autocritica come sistema territoriale parlando di “errori”. Ha rivendicato il ruolo della Coldiretti nello sviluppo agro alimentare locale (“4/5 misure tra cui Falode”) e sottolineando il ruolo giocato da due “driver” o linee guida, come agricoltura e forestazione non senza rimarcare il valore del fattore acqua con le iniziative del consorzio di bonifica: “Ora noi dobbiamo fare altro ecco perché lanciamo questa sfida al territorio contando, possibilmente, sul sostegno dei sindaci”.
La novità più consistente? Il punto di rilievo del progetto, annunciato nel corso dell’incontro pubblico, presieduto dal presidente della comunità montana e sindaco di San Potito Sannitico, Franco Imperadore, è costituito dai contatti già avviati con un fondo investimenti che ha acquisito le centrali bio/ masse dell’Enel e quindi si punta al recupero ed all’utilizzo delle biomasse forestali locali, anche usando cave locali nella logistica del piano come micro aree di stoccaggio. Citati anche contatti e contratti con aziende del settore per la fornitura del materiale.
Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dall’agronomo Roberto Mazzei: l’obiettivo è di accedere ad un bando ministeriale per la creazione del consorzio di filiera per cui è necessario coinvolgere amministrazioni locali proprietari privati ed imprese operanti nel settore boschivo migliorando le condizioni di competitività/redditività e di coinvolgimento operativo. Si perché non sempre si centrano le misure di intervento come quelle regionali in materia agro ambientali: hanno avuto uno scarsissimo riscontro da parte degli operatori. Sia Loffreda che successivamente Caputo, assessore alla sua prima uscita pubblica in area matesina, hanno rilevato il fallimento di alcune misure specifiche inserite nel psr.
“In tema di gestione dei beni forestali occorre migliorare i risultati per cui incentiveremo meglio le misure ambientali ” ha sottolineato il neo assessore già europarlamentare e consigliere con delegato all’agricoltura nella fase finale della passata consiliatura definendo il progetto sponsorizzata dalla Coldiretti come “lungimirante ed al passo dei tempi per utilizzare al meglio le risorse ma occorre lavorare aduna politica che punti ad un grande progetto organico per le aree interne senza misure frammentarie” riferendosi al documento regionale strategico di sviluppo.
Da segnalare un passaggio di rilievo: l’assessore Caputo(Italia Viva renziana) ha parlato di interventi di riforma nel campo delle autonomie locali con riferimento agli enti parchi ed agli enti montani per “le funzioni che a volte si accavallano”( nel pomeriggio aveva fatto visita al consorzio di bonifica del Sannio Alifano/Valle Telesina) anche sulla base di quanto raccontato con passione dal presidente del parco regionale Vincenzo Girfatti ( ne approfondiremo la problematica per l’importanza delle cose dette che meritano una trattazione a parte ).
Sono interventi il sindaco di Ailano, Vincenzo Lanzone, di S. Gregorio Matese Giuseppe Mallardo e la dirigente scolastica del liceo, Bernarda De Girolamo (candidata non eletta al consiglio regionale per Italia Viva) ponendo l’accento sulla formazione e sulla necessità di dotare il territorio di infrastrutture di rete e di trasporto anche alla luce della nuova organizzazione sociale posta dalla pandemia. “Mettiamo in campo ogni forma di sostegno per l’alberghiero e l’agrario (non invitati i rispettivi dirigenti tra l’altro). Il presidente provinciale Coldiretti Manuel Lombardi dal canto suo ha voluto evidenziare le notevoli potenzialità del turismo esperienziale di prossimità per l’area matesina sarà il futuro ma è necessario prepararsi, potenziando e connettere con la banda larga con forme di accoglienza adeguati (lingue tradizioni popolari) e valorizzando la cucina locale.