PRESI ALCUNI PROVVEDIMENTI DAL COMMISSARIO PREFETTIZIO, MA SALE IL NUMERO DEI DECESSI
– di Salvatore Zinno –
Giornata nera sul fronte della guerra contro il virus; solo oggi, sono stati quattro i decessi causati dal Covid-19, nel comune di Sessa Aurunca. Si tratta di due anziane sorelle residenti nella frazione di Piedimonte, un uomo cinquantenne residente nella frazione di Sorbello ed un altro uomo poco più che cinquantenne residente a Sessa centro.
Quest’ultimo sfortunato concittadino, è il fratello della maestra elementare deceduta una ventina di giorni fa sempre a Sessa e sempre a causa del maledetto virus; in questo stesso nucleo familiare, sono in gravi condizioni anche un’altra sorella dei due defunti (ricoverata all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina) e la loro madre che è al Cardarelli di Napoli, oltre ad altri familiari positivi ma paucisintomatici.
I quattro decessi odierni, vanno a sommarsi agli altri sei casi di persone decedute e positive al virus, compreso il povero Don Franco Alfieri, il quale era residente a Mondragone ma passava molto tempo a Sessa per i suoi incarichi curiali.
Dieci persone di questa terra dunque, sono già state “prese” da questo male incontrollato, molto spesso a causa di comportamenti incoscienti di figli e nipoti che hanno continuato a condurre una normale vita di relazioni, portando il contagio in casa da asintomatici e quindi non coscienti di aver condannato a morte i propri congiunti più deboli.
Il neo-commissario prefettizio dott. Cantadori, ha limitato il mercato settimanale del giovedì ed ha annunciato che a breve saranno eseguite delle campagne di sanificazione delle strade comunali, ma con 227 casi di cittadini residenti positivi, più di duecento in quarantena fiduciaria in attesa di tampone dalla struttura dell’Asl e, come sostenevamo in apertura, dieci decessi, la convinzione è che si debbano prendere provvedimenti più radicali che si vanno ad aggiungere al lockdown semi totale imposto dal governo nazionale.
Intanto la situazione dei focolai sparsi per il territorio comunale è la seguente; per quanto attiene le aree abitate: il focolaio di Maiano non ancora rientrato del tutto che ha colpito quasi trenta persone; il focolaio di Carano con un decesso nei giorni scorsi ed ancora numerose persone in isolamento ed osservazione medica; il focolaio di Piedimonte con oltre quaranta persone positive e i due decessi odierni; il focolaio di Cascano, un po’ più contenuto degli altri ma non meno preoccupante. Ci sono poi diverse attività lavorative interessate da cluster di contagio: il primo su tutti è quello che riguarda il municipio sessano, con quasi la metà del personale in malattia o in quarantena fiduciaria, compresi molti dirigenti e capi settori che rendono molto complicata l’attività del commissario e la redazione del bilancio; il focolaio del distretto sanitario dell’Asl di Sessa associato a quello dentro l’ospedale San Rocco, per il quale non si riesce a capire se vi sia stato istituito un reparto covid oppure no…oggi c’è, domani non c’è; un altro focolaio si è sviluppato all’interno della ex-Manuli presso lo scalo ferroviario, con una dozzina di dipendenti contagiati; sotto osservazione un paio di ristoranti di Sessa centro che hanno alcuni contagiati tra lo staff. Rientrati invece, o almeno sotto controllo, i precedenti cluster sviluppatisi tra i sacerdoti della curia sessana, all’interno del consorzio aurunco di bonifica e in un grosso supermercato sessano.
Detto ciò, continuano ad arrivare segnalazioni presso la nostra redazione, di comportamenti incoscienti messi in atto da cittadini aurunci, nonostante le imposizioni e le limitazioni pesanti dettate dal governo con l’istituzione della zona rossa. Ci sono stati segnalati numerosi soggetti facenti parte di nuclei familiari con positivi accertati, i quali continuano ad uscire tranquillamente per faccende personali.
Ricordiamo che i maggiori focolai di contagio sviluppatisi nelle frazioni di Maiano, Piedimonte e Carano, sono nati a seguito di “cene” conviviali tra amici…è pur vero che ancora non si era in zona rossa, ma certe manifestazioni di socialità erano già limitate ad un numero massimo di sei soggetti…numero ampiamente non osservato; con le conseguenze che abbiamo descritto poc’anzi ed i decessi che ne sono derivati.
Non ci stiamo ad ascoltare la solita tesi per la quale, le persone decedute, erano già affette da precedenti patologie…se non fosse intervenuto il covid a complicare il quadro clinico, questi nostri cari concittadini sarebbero ancora vicino a noi ad affrontare le loro patologie pregresse come sempre fatto, grazie alle terapie mediche.
È bene dirlo a voce alta, i decessi di questi giorni, sono frutto solo ed esclusivamente di comportamenti irresponsabili, sui quali le autorità locali hanno il dovere di vigilare ed intervenire con estrema durezza; ne va della vita dei cittadini!
Prima di scrivere accertatevi di quello che scrivete… innanzitutto i familiari della maestra deceduta non sono più positivi da un bel po… ed eravamo solo in tre cioè la figlia il genero e il marito…il fratello morto non è di sessa centro ma bensì residente a cellole… la sorella chi vi ha dato la notizia che è in gravi condizioni… ma prima di scrivere accertatevi
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