“Credo mi stessero seguendo già da un po’. Purtroppo non sono stato in grado di fornire un identikit perché hanno agito a volto coperto. Ho potuto però, fornire agli inquirenti, che hanno avviato le indagini, le informazioni circa la moto sulla quale viaggiavano”, ha dichiarato Diana dopo la denuncia, invitando “i cittadini costretti ad uscire per motivi di necessità a prestare molta attenzione”.
“L’orologio era un ricordo affettivo, mi era stato regalato da una persona cara. – precisa – In questo periodo siamo ancora più soggetti a furti e rapine, perché in giro circolano un numero maggiore di delinquenti che non hanno alcuna pietà. A me è andata bene, ma qualcun’altro potrebbe rimetterci la vita.”
“Il territorio ha bisogno di maggior controllo, invito l’amministrazione a prendere provvedimenti e a non ignorare la continua richiesta di sicurezza dei cittadini castellani” ha concluso il volontario.