(f.n.) – Ospedale San Rocco…siamo al rush finale nella corsa per le migliori comiche degli ultimi dieci anni. Sul terreno, rimane lo scuorno di una classe dirigente e del politico di riferimento che, dopo averne preteso e determinato l’ascesa, non ha neppure il pudore di intimarne l’uscita di scena. Nonostante il tentativo di depistaggio e le difese dell’indifendibile, ad opera dei troll allevati a granone e delle pie congiunte, la disorganizzazione, più volte denunciata, sta per raggiungere la vetta. La famosa area di supporto al Pronto Soccorso, individuata nell’ex reparto di Chirurgia/Ortopedia al primo piano del Presidio, è in fase di smantellamento…Dopo una settimana scarsa di permanenza di alcuni pazienti Covid, assistiti, sempre in virtù della efficiente organizzazione del Ds Moretta, con mezzi e numero di dipendenti, tipici di una zona di confine, dopo i bombardamenti nemici, in territori sconquassati da una guerra trentennale, l’ex reparto di Chirugia/Ortopedia, dopo essere stato destinato ai pazienti Covid, sta per liberarsi di quell’ex e tornare ad accogliere i pazienti che i signori primari e ff di Chirurgia e Ortopedia, potranno riprendere a ricoverare e ad operare, perché il diritto alla salute è la prima cosa e il drg… pure. È appena il caso di sottolineare che gli ultimi dieci giorni, sono trascorsi secondo i dettati dell’incapacità di fondo, di avere una visione razionale del problema e quindi prevederne la soluzione, dal momento che il direttore sanitario di un Presidio, da queste parti, deve essere un buon esecutore di ordini e non un buon organizzatore, né gli si richiede capacità e conoscenza dei meccanismi gestionali, che provvederà tranquillamente a far saltare in breve tempo. Ed infatti si ha la netta impressione che, per agevolare e completare la distruzione del PO San Rocco, se ne sia affidata la direzione, dopo l’incredibile Ds Lettieri, all’attuale. Tra una contraddizione e l’altra, i problemi si sono moltiplicati, gettando nella totale confusione, personale medico ed infermieristico. Pur non essendo stato dichiarato Ospedale Covid, il San Rocco ha continuato ad accogliere pazienti covid e ad alloggiarli in maniera disordinata e creando disfunzioni gravissime all’intero apparato assistenziale. La gestione trasandata della direzione sanitaria, ha determinato a pioggia, l’incapacità di organizzare il ricovero dei pazienti covid, secondo la disposizione iniziale che destinava l’area di supporto e le due stanze al Pronto Soccorso allo stazionamento temporaneo dei pazienti covid, in attesa di trasferimento…E quando il numero dei pazienti covid, è salito in maniera preoccupante e l’indignazione per la chiusura a singhiozzo del PS ha superato il livello di guardia, il bravo Moretta, bravo, diligente ed imperterrito oltre che inossidabile, ha iniziato a far decollare proposte tra uscio e porta e mentre emanava ordini di servizio per reclutare infermieri da altri reparti e farli confluire in quello che ormai era un reparto covid, proponeva ai medici la modica somma di 700 euro a turno, come da convenzione per convincerli a fare i turni nel reparto…suscitando ovviamente l’indignazione del resto del personale…intanto sullo sfondo di questa dimensione inqualificabile, la farmacia dell’Ospedale rispondeva alle richieste interne, di non avere in dotazione medicinali specifici per la terapia Covid, in quanto non li riceveva dal momento che, appunto, l’Ospedale non era Ospedale Covid. Oggi tutto sembra rientrato…evidentemente una scrollata di provvidenziale razionalità, sta tentando di arginare il disastro. Cosa succederà adesso?, pare che l’ineffabile Moretta abbia redarguito chi gli chiedeva lumi per il futuro, vaticinando pericolosamente, che avrebbero dovuto regolarsi e adeguarsi secondo il caso, giorno dopo giorno… e a chi chiedeva delucidazioni “pratiche” sul protocollo della vestizione e svestizione, rispondeva, caruccio, che potevano leggere gli appunti cartacei o scaricarlo da internet… Dio salvi al regina degli inglesi ed il nostro popolo dall’ignoranza…e adesso avanti ai troll & consorti, c’è posto…Hasta la vista!
Il meglio della teatralità in un contesto dove invece il dramma si chiama salute dei cittadini
Antonio Eliseo
Segretario Nursind Caserta
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