OSPEDALE, SALE IL CONTAGIO TRA I DIPENDENTI, IL NURSIND SCRIVE AL PREFETTO

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Il segretario regionale del Nursind Antonio Eliseo, ha inviato una nota al Prefetto di Caserta, al Governatore della Campania, al direttore del dipartimento regionale per la tutela della Salute, all’ Ufficio Provinciale dell’Inail, al Direttore Generale dell’ Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, al direttore UOC Prevenzione e Protezione, al Dirigente medico competente aziendale avente per oggetto la diffusione dei contagi nel personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Caserta. “Il Nursind, ancora una volta interroga le SS.LL in indirizzo su quanto sta accadendo presso l’ AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta – si legge nella nota-visto il numero altissimo di contagi che ci risulta stia investendo non solo la professione infermieristica ma tutte le professioni sanitarie dell’ospedale. Rispetto la prima ondata pandemica che ci aveva colti impreparati, adesso questi contagi non trovano giustificazioni. La AORN di Caserta, che al suo interno possiede il Centro Modulare Covid costato circa 2 milioni di € (non abbiamo compreso quanto operativa, vista la Determinazione SoReSa n. 338 del 26.10.2020 circa la nomina, solo a tale data, della commissione di verifica di conformità ex art. 102 D. lgs. n. 50/2016), avrebbe dovuto adottare e porre in esecuzione percorsi precisi per i pazienti Covid e non Covid, protocolli sporco pulito, applicare un corretto pre- Triage nelle tenso strutture ( che come i modulari hanno avuto un costo ), così come disposto dalle Linee Guida della SIMEU società Scientifica ed autorizzare anche dall’ISS nell’ambito di aggiornati piani di sicurezza,, che premurosamente questa Organizzazione ha invitato ad adottare non appena si è avuto il primo focolaio di contagio tra il personale del Pronto Soccorso. Ricordiamo altresì a chi legge per competenza che, seppur grazie alle sollecitazioni del NURSIND per l’esecuzione con maggiore frequenza di tamponi al personale si sia ottenuta una maggiore attenzione da parte della UOC Prevenzione e Protezione, evidentemente tutto quello che si sta mettendo in campo non basta se verosimilmente, e ne chiediamo conferma, il numero dei contagiati tra il personale sanitario è salito oltre i 100 Ancora oggi continuano a registrare la sosta nell’ OBI del Pronto Soccorso di pazienti positivi con quanto ne consegue. Da ultimo, proprio per tale ragione, evidentemente per esigenze di sanificazione, il Pronto Soccorso è risultato chiuso nella notte tra il 12 ed il 13 Novembre. Rammentiamo alle Istituzioni il ruolo centrale del detto nosocomio nella rete dell’emergenza della provincia di Caserta. Rammentato che secondo pianificazione regionale (approvata definitivamente con DGRC n. 378 del 24.07.2020) l’unica struttura autorizzata ad accogliere pazienti sia Covid che non Covid è il Cardarelli, con la realizzazione del Covid Center Modulare ci aspettavamo un’ Azienda in parte “Covid Free” ed invece ci troviamo di fronte ad AORN “Full- Covid “, visti gli accorpamenti dei reparti, gli spostamenti del personale e anche su questo vorremmo che si chiarissero i criteri di tali spostamenti, con quale criterio e logica si è spostato il personale, visto che tra essi c’è chi presenta delle limitazioni. Abbiamo chiesto una risposta anche per i lavoratori fragili, quegli stessi che sono stati lasciati a casa. Sappiamo bene che non c’è nessun DPCM che indichi una soluzione ma ci saremmo aspettati così come in altre realtà ( Policlinico di Trieste ) , si trovassero collocazioni lavorative diverse, in luoghi dove l’indice di contagio può essere più basso. Illustrissimo Signor Prefetto. il NURSIND le chiede di istituire un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, senza nessuna volontà di polemiche che oggi sarebbero sterili ed improduttive, ma solo per ricercare risposte per evitare l’ulteriore aggravarsi di una situazione che potrebbe diventare fuori controllo perché si rischierebbe a nostro parere la tenuta delle attività assistenziali nella Città di Caserta questione d’indubbia rilevanza anche in termini di ordine pubblico”.