– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Oggi in prima, domani in seconda convocazione -ore 8,30- il presidente del Consiglio Comunale di Caserta avv. Michele De Florio ha convocato l’assise della città per discutere – a porte chiuse- un solo punto all’ordine del giorno: “surroga del Consigliere Antonio Ciontoli -dimessosi- col dr. Enzo Battarra”, entrambi del gruppo PD. Atto dovuto in un consesso normale, ma non per il consiglio comunale di Caserta. Il Consiglio del capoluogo, annovera riunioni più volte, ripetutamente e costantemente andate deserte o anticipatamente interrotte per mancanza di numero legale. Il giochetto, posto in essere dai consiglieri della maggioranza Marino, d’assentarsi in corso di seduta per impedire il normale svolgimento, è un’autentica vergogna. Lavori interrotti per mancanza di numero legale, consiglio svilito, minoranze esautorate ed avvilite. Queste responsabilità cadono tutte sull’operato del presidente De Florio evidentemente incapace di garantire l’intero Consiglio Comunale. Convocazioni effettuate solo se utili alla maggioranza, minoranze sfiancate nelle richieste di discussione d’importanti “atti di sindacato ispettivo”. La convocazione d’urgenza ed a porte chiuse (non crediamo al Covid 19), appare incomprensibile. Perché non partecipare alla città la “surroga di un consigliere conosciuto Antonio Ciontoli, con un altrettanto professionista noto alla città? Evidentemente scomodo il primo, non ben accetto il secondo. Nell’uno e nell’altro caso, ancora una volta la maggioranza PD & C. emergono per “arroganza” e per scempio dell’organo rappresentativo della democrazia diretta. La speranza di cambiamento è riposta in chi presiederà il futuro Consiglio e chi verrà eletto alla carica di 1° cittadino. Mai più “podestà”, mai più arroganti, ritorno alla centralità del consiglio, unico vero organismo rappresentativo dei cittadini.