LIBICO SEMINA IL TERRORE A SESSA, TORNA LA PAURA NEL CENTRO STORICO

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DOPO LA NUOVA NOTTATA DI VIOLENZA, I RESIDENTI CHIEDONO L’INTERVENTO DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLA PREFETTURA: NON VOGLIAMO UN’ALTRA VIENNA O PARIGI!

       –         di Giulia Bosco         –                   

libico sessa LIBICO SEMINA IL TERRORE A SESSA, TORNA LA PAURA NEL CENTRO STORICOSolo nel mese di luglio, vi abbiamo raccontato di una nottata di follia ad opera di uomo nordafricano (presumibilmente libico), il quale in preda ad uno evidente stato di alterazione alcolica stava seminando il panico nel vicinato del quartiere San Domenico nel cuore del centro storico sessano. In quell’occasione, brandendo un coltello da cucina inveiva verso i residenti ed i passanti (LEGGI).

Due sere fa la situazione è degenerata di nuovo, l’uomo conosciuto a Sessa come Abdul il libico, è tornato in strada in preda ai fumi alcolici ed ha di nuovo minacciato i passanti armato di un grosso coltello da cucina; a questo punto è stato affrontato da un gruppo di uomini del posto stanchi dei soprusi e delle intemperanze del nordafricano, con la conseguenza che lo stesso ha dato il via ad un incessante lancio di pietre che ha danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto sono accorse diverse volanti di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani, per riportare la calma in una situazione che stava diventando irreversibilmente esplosiva.

Dai residenti del quartiere San Domenico, ci è giunta forte una richiesta di aiuto per portare all’attenzione di tutti, quello che è diventato un serio problema che si protrae da oltre un anno. L’uomo si è reso protagonista di numerosi episodi violenti, tra i quali la devastazione – un anno fa – di una pizzeria del centro nella quale ha buttato in aria tavoli e suppellettili; oppure quando ha divelto le panchine in piazza, e ancora quando in innumerevoli occasioni ha molestato donne per strada in alcune occasioni mostrando un coltello.

Il soggetto in questione è approdato a Sessa Aurunca grazie all’opera instancabile di una associazione che si occupa di accoglienza e integrazione di rifugiati stranieri, la Assopace Aurunca Onlus, la quale tra i soci vede il fratello dell’ex sindaco Sasso.  Questa associazione nel corso di circa vent’anni di attività ha accolto ed inserito oltre cinquecento ospiti, senza causare mai fastidi alla popolazione integrandoli in maniera egregia tanto che molti nuclei familiari da loro seguiti si sono fermati stabilmente a Sessa, trovando lavoro e spazi propri.

Non è andata allo stesso modo con il cosiddetto Abdul il quale, in esatta contrapposizione agli altri ospiti della Assopace onlus, sta seminando il panico. Ed è per questo che la cittadinanza ha chiesto di porre uno stop alla presenza dell’uomo in zona, non riuscendo a capire quale sia la motivazione che spinge i responsabili della onlus a difenderlo sempre, anche di fronte agli atti di violenza che lo stesso pone in essere a discapito della collettività.

La preoccupazione degli abitanti della zona è che l’uomo con evidenti problemi di alcolismo e disagi psichici, non sfugga definitivamente al controllo e non trasformi il tranquillo quartiere sessano in una nuova tragedia come quelle da poco accadute a Parigi, Nizza e Vienna.

La prefettura di Caserta e le forze dell’ordine hanno il dovere di intervenire in maniera netta e definitiva.