LETTERA APERTA AL GOVERNATORE VINCENZO DE LUCA

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De Luca 1 scaled LETTERA APERTA AL GOVERNATORE VINCENZO DE LUCA        Caro presidente,

apprendiamo, condividendolo appieno, del suo rammarico, per avere ottenuto in piena emergenza Covid, a fronte della richiesta alla Protezione Civile di 600 medici e 800 infermieri, soltanto 22 medici e 81 infermieri e del conseguente avvio del piano straordinario per il reclutamento degli stessi. Siamo consapevoli, tuttavia, nella nostra qualità di utenti del Sistema Sanitario Regionale, con riferimento specifico alla provincia di Caserta, che l’emergenza Covid abbia inasprito ed aggravato le inefficienze di un sistema, logorato dalla corruzione e dalla irresponsabilità di molti cialtroni che, oggi più di ieri, riescono quasi ad annullare, il lavoro costante di eccellenti professionisti che, nella nostra terra, sono presenti in gran numero, nonostante tutto. Siamo un gruppo di “assistiti senza assistenza” dell’Asl di Caserta e desideriamo informarla, vista la carenza di medici e la sua più che giusta richiesta ed il suo ancora più giusto rammarico che, dal mese di marzo 2020, tre professionisti convenzionati con la Medicina generale, non possono esercitare la loro professione. I tre professionisti indagati per truffa e falso, poi scagionati, in data 18 giugno u.s. (il Covid ha allungato i tempi dell’udienza) sono stati reintegrati dal Tribunale dei Riesame di Napoli ed è appena il caso di evidenziare che i tre professionisti non sono neppure stati rinviati a giudizio. Inoltre, come lei ben sa, nel corso di grandi calamità, negli Stati Uniti, i Governatori richiamano in servizio tutti coloro che il governo ritiene siano utili al Paese, tra questi, non soltanto i pensionati ma persino i detenuti, bandendo dall’orizzonte immediato delle necessità impellenti, senza alcuna perdita di tempo, qualsiasi sciocca ed inutile pretesa, da parte del pignolo di turno, di farsi venire gli “storzilli” (dialetto napoletano: storzilli sta per “effetti isterici”) per fare le pulci persino alle sentenze. Caro presidente, visto e considerato che i tre medici di cui sopra non sono imputati, né detenuti, ma risultano e non si comprende il motivo, sospesi dall’Asl di Caserta, dal 19 giugno u.s., non crede che si dovrebbero richiamare in servizio, visto che i tre professionisti hanno servito fedelmente la sanità per 35 anni? I tre professionisti hanno un nome ovviamente, si tratta del dottor Emilio Pardi, del dottor Francesco Riccio e del dottor Domenico Barbato, tre medici sulla cui dignità e sulle cui famiglie qualcuno sta lentamente procedendo, con la “violenta” lentezza di una schiacciasassi, in nome di non si sa cosa e per il raggiungimento di non si sa quale obiettivo, che non sia l’isterico prolungarsi gratuito, di un inutile, nonché fasullo, progetto di trasparenza che evidenzi il probabile particolare occulto… secondo l’abitudine di chi si toglie il bruscolo dall’occhio ignorando il trave. Ci rivolgiamo quindi, caro presidente, alla sua attenzione ed alla sua nota perspicacia, certi che ravviserà l,a necessità di intervenire nell’immediato.

Un gruppo di “assistiti senza assistenza”