SFIDUCIA AL SINDACO LE ULTIME CONSIDERAZIONI… QUESTA SERA IL CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA WEB

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       –     di Salvatore Zinno     –                    

 “Il peggior difetto di chi si crede furbo, è pensare che gli altri siano stupidi”.

sasso 3 SFIDUCIA AL SINDACO LE ULTIME CONSIDERAZIONI… QUESTA SERA IL CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA WEBÈ previsto per le 18.00 di stasera a Sessa Aurunca, quello che potrebbe essere l’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione targata Silvio Sasso.

Un’epopea tutta interna al PD locale, che dura ormai da mesi e che si è palesata per il tramite di una mozione di sfiducia presentata da ben 6 consiglieri di quella che possiamo ormai definire l’ex maggioranza del Partito Democratico di Sessa contro il sindaco del Partito Democratico stesso.

Ma veniamo ai fatti, tutto inizia con il “siluramento” di Junior Schiavone da parte di Luigi Bosco nella lista di “Noi Campani” ed il suo arroccamento sulla posizione di “candidato per forza” alla carica di Consigliere Regionale in pectore tale da rivendicare con sfrontatezza, nei giorni successivi, la candidatura nella lista regionale del PD con tanto di benestare da parte del segretario provinciale Emiddio  Cimmino e di Stefano Graziano (a loro volta martiri del 21 settembre), convinti di azzoppare la candidatura di Gennaro Oliviero.

Il buon Silvio Sasso, che “sarchiaponicamente”, aveva deciso di mantenere equamente le distanze tra quello che era il Partito che lo aveva voluto Sindaco ed una lista civica comunque a sostegno di De Luca si trova così di fronte alla scelta della vita e decide di fare quella che poi si è rivelata sbagliata ossia sostenere la candidatura di Massimo Schiavone a danno del suo mentore Gennaro Oliviero, il quale veniva dato per spacciato da tanti “studiosi” di politica regionale.

Purtroppo per Silvio Sasso, restano a casa tutti quelli che garantivano la sua posizione e viene eletto all’interno del PD solo ed esclusivamente Gennaro Oliviero, divenuto pochi giorni fa addirittura Presidente del Consiglio Regionale della Campania oltre che azionista unico del PD casertano.

Un disastro in pratica; il 21 settembre diventa la Caporetto di Sasso-sindaco.

Silvio Sasso però è un politico di lungo corso ed inizia così ad “accarezzarsi” uno ad uno i consiglieri comunali che non avevano firmato la sfiducia ed oltre ai due del Circolo Vassallo: Domenico Bevellino e Teresa Sasso, anche i suoi nemici storici di Generazione Aurunca ossia Alberto Verrengia e Mario Truglio.

Quella di Generazione Aurunca, stando ai preamboli storici, avrebbe dovuto essere la posizione avversa a Sasso più chiara e netta, ed invece anche grazie all’intervento in prima persona di Schiavone, i “generatori” mettono sin da subito in discussione la loro stessa identità.

In città in molti già gridano all’inciucio tra Generazione Aurunca e la corrente PD degli Schiavone, ma è proprio il presidente di Generazione Aurunca – l’Avv. Giuseppe Ardone – a silenziare le malelingue, avanzando pubblicamente al Sindaco la proposta di fare i nomi di chi in questi mesi lo ha sottoposto a “pressioni illegali o illegittime” per avere il loro voto in consiglio comunale.

Silvio Sasso, che è anche un avvocato, rispedisce al mittente l’eresia del collega Ardone e sebbene sull’orlo di un precipizio si gioca la carta della responsabilità politica alla luce dell’emergenza Covid-19, che in questi giorni è diventata il “passe-partout” per la maggior parte dei politici; lo fa con un lungo post nel quale torna a giocare in primis la carta del vittimismo, ma non lesina stoccate ai suoi novelli Bruto e Cassio, avendo di se stesso il convincimento di essere un “eccellente” Cesare.

In realtà già ieri sera, con un post su Facebook, Alberto Verrengia aveva fatto lo stesso richiamo all’unità e alla responsabilità, conscio probabilmente del fatto che la storiella che aveva messo in bocca ad Ardone non stava né in cielo né in terra…della serie: “mi butto in avanti, perché non si può mai sapere”!

E così a poche ore dalla celebrazione del consiglio comunale, con uno dei consiglieri firmatari della sfiducia, KO causa Positività al Covid (LEGGI), si palesa sempre più lo spettro dell’inciucio a destra del Sindaco, che potrebbe salvarsi proprio grazie al voto dei due “generatori”… tutto ciò farebbe la gioia del giovane medico Antonio Fusco, già pronto ai blocchi di partenza come candidato Sindaco per la casata degli Schiavone.

In conclusione, preso atto della posizione astensionista assunta dai due del Circolo Vassallo – che equivale ad una mano tesa verso il sindaco – e la macchinosità del pensiero dei due generatori, questa sera si parte da un sette a sette – compreso il voto del sindaco con l’incognita sulla partecipazione di Luciano Di meo.

Alle 18:00 quindi, fate il pieno di pop corn e tutti sintonizzati sulla pagina SessaWeb per seguire in diretta il consiglio comunale…ci sarà da divertirsi!

Di seguito l’appello del sindaco Silvio Sasso:

Mancano poche ore al Consiglio Comunale che potrebbe determinare il commissariamento del Comune richiesto da alcuni Consiglieri con motivazioni riconducibili a loro stessi prima ancora che all’Amministrazione che hanno invece sempre acriticamente sostenuto persino con documento di fiducia pubblico appena due mesi fa. Si è dunque creato di fatto uno schieramento ispirato esclusivamente al proprio egoistico interesse politico-elettorale a fronte di quello della Comunità.

Per questo – con spirito utile e non per aprire ulteriori divisioni – ho provveduto ad avanzare un appello all’intero Consiglio per tentare di evitare, con un atto di chiara responsabilità e grande generosità verso il Territorio, la fine anticipata della Consiliatura e il commissariamento dell’Ente.

Ne sono emerse posizioni riflessive e silenzi che vedremo comunque sfociare entro domani nell’assunzione di una Responsabilità visibile e decisiva per l’esito di questa triste vicenda.

Ringrazio quindi il Circolo Vassallo e il suo Gruppo Consiliare per la dichiarazione di astensione accompagnata da considerazioni che conducono a riflessioni utili e costruttive. Come prendo atto del documento di Generazione Aurunca su cui – rivolgendomi a tutti e non solo agli estensori – intendo soffermarmi per rimarcare il senso di alcune mie dichiarazioni.

E’ noto che con la corrente politica che ha avanzato la sfiducia da mesi è nata una vivace dialettica che si è sviluppata fino a giungere ad una situazione di conclamata incompatibilità politica. In tale periodo, mentre i firmatari della sfiducia pensavano esclusivamente alla campagna elettorale, l’Amministrazione ha salvato il Comune dal punto di vista economico-finanziario e portato a conclusione progetti storici attesi da sempre. Il tutto sotto la pressione e minaccia giornaliera di far cadere il Sindaco e commissariare l’Ente.

Tale contesto politico-amministrativo da me descritto come portatore di “strane e brutte novità” e di “cambiali elettorali” non si riferisce a fatti di natura illegale che avrei – nel caso – per il solo tentativo o perfino per la più vaga prospettazione, intanto non consentito, ma denunciato immediatamente senza alcuna esitazione nelle forme previste dalla Legge.

I miei riferimenti sono piuttosto ad un clima politico e a discussioni su vari argomenti, tipo questioni relative a nuovo personale del Comune, regolari e legittimi, ma utili, secondo un certo modo di fare politica, ad essere strumentalizzati in campagna elettorale per la ricerca di nuovi consensi.

Pressioni e pressing politico che sono diventate ostilità ed ostracismo per la mia scarsa collaborazione ad assecondare un’idea della politica tesa a cercare il consenso con mirati provvedimenti amministrativi anziché con le proposte e le idee. La messa in discussione del Sindaco, ha inoltre consentito di stringere nuove e trasversali alleanze elettorali, in cambio della caduta dell’attuale Amministrazione e della scelta del prossimo candidato a Sindaco.

Posso allora affermare di essere stato semplicemente attento a non far trasformare di fatto la Pubblica Amministrazione che è di tutti in un Comitato elettorale di parte convinto che questo sia il dovere di qualunque Sindaco o Pubblico Ufficiale.

E per questo mi sono ritrovato esposto con il Territorio e l’intera Comunità ad una “ritorsione-punizione” politica che per questa non esita a determinare il Commissariamento del Comune non per fondate ragione amministrative, ma per uno “sfizio” politico-vendicativo.

A poche ore dalla seduta, rinnovo dunque l’appello all’Assise Comunale affinché nel giudizio e nelle riflessioni ci si rapporti alla nuova e totalmente variata configurazione politica del Consiglio onde evitare di sostenere e accodarsi paradossalmente alla parte e alla posizione che si vorrebbe invece contrastare e sconfiggere.

Rinnovo l’appello anche in considerazione dell’ora grave che vive l’intero Paese per l’emergenza Covid che vedrebbe il nostro Territorio ritrovarsi senza un’espressione diretta della Comunità, sia di maggioranza che di opposizione, a dover affrontare e gestire giorni e prove difficili.

Che il buon senso e la saggezza illumini ciascuno per il meglio. Tuttavia la battaglia per la Buona Politica su questo Territorio non finirà certo in ogni caso il 29 Ottobre 2020.