FOCOLAIO COVID IN UNA FRAZIONE DI SESSA AURUNCA E UN DECESSO NON DICHIARATO

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UN TERZO DEI CONTAGIATI DEL COMUNE RISIEDE NELLA PICCOLA FRAZIONE E UNA SCUOLA VIENE CHIUSA

         –        di Salvatore Zinno       –         

QT COVID 19 recovery FOCOLAIO COVID IN UNA FRAZIONE DI SESSA AURUNCA E UN DECESSO NON DICHIARATO Il bollettino ufficiale dell’ASL, segna per il comune di Sessa Aurunca la cifra di 36 contagiati da coronavirus.

Un numero mai registrato prima nella cittadina aurunca, ma ancora e per fortuna, molto lontano dai numeri allarmanti di altri centri del casertano; nonostante ciò ci sono alcuni punti poco chiari nella gestione della emergenza da Covid-19.

Partiamo innanzitutto dalla comunicazione istituzionale. Se non fosse per il bollettino giornaliero emesso dall’ASL di Caserta, i numeri del contagio sarebbero un mistero perché salvo un paio di comunicazioni, il sindaco Silvio Sasso – prima autorità sanitaria del comune – è stato insolitamente muto.

La nostra redazione altresì, è stata in grado di fare una piccola attività investigativa sulla zona, scoprendo che un terzo dei 36 contagiati attuali risiede nella piccola frazione di Maiano; fra di essi ci sono: appartenenti alle forze dell’ordine, dipendenti pubblici, operai di fabbrica e ovviamente casalinghe e anziani. La situazione sta preoccupando non poco i residenti, perché è pur vero che il sindaco non comunica, ma come si dice: “il paese è piccolo e la gente mormora”! le voci dei contagi all’interno dei nuclei familiari si sono diffuse velocemente destando angoscia e nervosismo tra gli altri compaesani. Alcuni di essi, appartenenti alla categoria dei lavoratori della sanità ma anche dell’associazionismo, si chiedono perché il sindaco non intervenga con una campagna massiva di screening, installando un punto di Drive In diagnostico, come già fatto in tanti centri nelle vicinanze.

La domanda è: cosa si aspetta ad intervenire per arginare il contagio ed impedire che i positivi continuino ad andare a spasso per il paese, come per altro sta avvenendo in queste ore?

Intanto, nel comune è aperto un altro fronte oscuro riguardante il Covid-19, quello relativo al mistero della chiusura della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo San Leone IX di Sessa Aurunca.

preside Tommasino Sessa FOCOLAIO COVID IN UNA FRAZIONE DI SESSA AURUNCA E UN DECESSO NON DICHIARATOTre giorni fa, è stato emesso un “avviso urgente a firma della dirigente scolastica dott.sa Maria Luisa Tommasino, nel quale si diceva che dal giorno 27 ottobre venivano sospese le lezioni per la scuola dell’infanzia, fino a nuova disposizione dell’Unità operativa di prevenzione collettiva dell’ASL.

Quindi non è stata una scelta della dirigente scolastica, ma un ordine venuto dall’autorità sanitaria.

In tutto ciò, si continuano a registrare i silenzi del sindaco e la frettolosità di un comunicato della preside Tommasino.

Cosa è successo veramente alla San Leone IX, per indurre l’ASL a chiudere la scuola?

Presto detto: cinque giorni fa è deceduta una giovane maestra in servizio presso quell’istituto scolastico, a causa di complicazioni cardiache susseguenti ad un periodo di febbre alta; il tampone eseguito post-mortem sulla donna, ha fornito esito positivo al virus, ma il decesso non viene ricompreso nel report emesso dall’ASL di Caserta. Quindi ricapitolando, l’ASL da un lato chiude una scuola dove lavorava una donna deceduta e positiva al virus, ma da un altro lato non registra il decesso come causato da Covid.

Se la motivazione per la quale è stata chiusa la scuola, è questa relativa al decesso della maestra sessana, perché non informare in maniera chiara e franca la cittadinanza? Forse perché il sindaco in questi giorni, è molto preso da faccende politiche – e ci permettiamo di giudicarle terribilmente malinconiche – che riguardano la sua personale permanenza sulla “sedia di primo cittadino”?

Ci permettiamo sommessamente di far presente al primo cittadino Silvio Sasso, che i suoi doveri di responsabile sanitario del comune oltre che a primo referente di protezione civile, vanno esercitati 24 ore su 24, non sono ammessi tentennamenti quando si ha la responsabilità della salute di oltre ventimila persone…e non ci sono pensieri o preoccupazioni politiche tengano di fronte a questi argomenti.

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3 Commenti

  1. Sono il fratello della vittima, in questa storia ci sono troppe cose strane, la prima la superficialità del medico di base che in presenza dei sintomi da Covid la settimana precedente al decesso, non ha attivato subito il protocollo come dice di fare l’ASL, ma che ha prescritto solo dopo insistenza di mio cognato un tampone rapido presso un laboratorio di analisi privato risultato negativo, la seconda perché i soccorritori del 118 non hanno usato il defibrillatore nel cercare di rianimare mia sorella giustificandosi che la macchina non ne consigliava l’uso, penso che l’intelligenza umana debba andare oltre una macchina e forse mia sorella si sarebbe salvata forse qualcuno un giorno ci spiegherà, terza cosa effettuato il tampone da parte degli stessi soccorritori non ci hanno subito imposto l’isolamento della salma, e dei familiari li presenti, lasciando che mezza Sessa Aurunca sia venuta ad omaggiare la mia povera sorella tanto era amata da tutti quelli che la conoscevano? L’ ASL ci ha accusato di non aver seguito il protocollo, ma quale, quello dei medici di base, quello del 118, o quello della stessa ASL perché fra loro non c’è un filo logico conduttore fatico a capire come possiamo uscite da questa pandemia se chi ci dovrebbe tutelare non ha lo stesso modo di agire, mi sono messo in isolamento volontariato da subito tanto da non aver partecipato nemmeno alla tumulazione di mia sorella ma l’ASLsi è fatta viva solo dopo due giorni

    • Gentile signor Bencivenga, siamo vicini a lei e alla sua famiglia prostrata dal dolore per la perdita della sua cara sorella. Le parole sono inutili e purtroppo non renderanno meno tremendo questo momento, ma, anche e soprattutto in nome di chi soccombe quotidianamente e spesso nel silenzio complice dei vigliacchi, all’immondo menefreghismo e alla incapacità professionale di chi non ha rispetto per la vita umana, noi continueremo a denunciare senza sosta e senza remora alcuna, ogni, sia pur piccolo, episodio di malasanità di cui verremo a conoscenza. Oggi abbiamo una ragione in più per farlo. Coraggio

  2. Questo fatto della scuola di giù San Leo è di una gravità assoluta, il sindaco si dovrebbe dimettere immediatamente solo per questo fatto senza aspettare la tarantella che stanno facendo nel consiglio comunale per altre questioni.
    Non si può tenere nascosta alla gente una notizia così grave.
    Diciamo basta a questo pagliaccio e voltiamo pagina

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