– di Nicolò Antonio Cuscunà – Ci sono tantissimi modi per indicare i dualismi o contrapposizioni a due, tutti non indicano vie d’uscita alternative. I dualismi non contemplano mediazioni. L’uno contro l’altro, bianco o nero, sopra o sotto, destra o sinistra, ecc., ecc., se non bevi affoghi e potremmo continuare all’infinito. Il dualismo in politica è l’antitesi della stessa. Se è vero come è vero, che la politica è mediazione ed “arte della soluzione di problemi”, la politica contrapposta non crea ma distrugge, come dire : ” duro contro duro …non costruisce muro”. Allora cos’è giusto il “bipolarismo” della democrazia dell’alternanza contrapposta, oppure il proporzionale della “rappresentanza diffusa” e accomodante? In politica è giusto il compromesso da ottenere col dialogo tra le parti maggioranza e minoranza, oppure altro? È pur vero che tra maggioranza e minoranza/e devono rimanere distinti i ruoli, confonderli degenera la democrazia e il governo. La differenziazione dei ruoli non comporta meno responsabilità per entrambi, al contrario, le separazioni rafforzano l’azione di governo. Ad un buon governo coincide una saggia e preparata opposizione. Opposizione-minoranza -distinta e distante-, non questuante ed alla ricerca di compromissioni.
Questa doverosa premessa per riflettere di come e perché la nostra città vive i “disagi” palesi e conosciuti da tutti. Cos’è mancato al governo della città? Città tenuta ferma a segnare il passo, oltre ad essere relegata in azioni di retrocessione. A nostro avviso sono venuti meno gli elementi citati in premessa. Incapacità del 1° cittadino di mediare il dialogo con la propria maggioranza, oltre all’elusione di un sereno confronto con la minoranza. Confronto sistematicamente eluso da entrambi, anche grazie alla disponibilità “interessata” e spesso palesata. Le minoranze, figlie del fai da te , del qualunquismo, dell’approssimazione sono state utili, duttili e malleabili.
A breve Caserta sarà chiamata al rinnovo del Consiglio e del Primo cittadino. Se il buon giorno si vede dal mattino, visto lo scenario in preparazione, nulla fa presagire inversione di marcia alla direzione in atto verso il “baratro”. Cosa fare per evitare di rimanere nella stessa padella bruciata o, peggio, rischiare di cadere nella brace? Non è facile né è compito dell’informazione d’opinione indicare strade, ognuno dovrà confrontarsi con se stesso e decidere chi potrà garantire il “futuro migliore”.
Esplorando, abbiamo provato a disegnare la cartografia geo-politica al momento rilevata. Pur disponendo di satelliti, abbiamo utilizzato gli antichi sistemi di rilevamento al “tempo di G.B. Pacichelli”. I rilievi non presentano dettagli, è ancora presto ed in ambito strategico-elettorale tutto è possibile, dissolvimenti o nuove apparizioni. Aspetteremo per disegnare meglio ed in modo più preciso e utile.
Della presente geografia, un solo dato certo è in nostro possesso: “Rosi Di Costanzo candidata a sindaco per la lista “SPERANZA per CASERTA”, Consiglieri uscenti non ricandidati Naim e Apperti.
Centro sinistra
La compagine al governo della città, con sindaco Carlo Marino, PD, è stata sostenuta da un raggruppamento formato da Liste cosiddette Civiche. Questa maggioranza, in corso d’opera, ha subito dilatazioni, accorciamenti, rotture e ricuciture. L’uscente s’è autocandidato alla carica di 1° cittadino, al momento non è dato sapere se sostenuto dal PD accorpato a liste di aria, personali e di estimatori.
Partito Socialista Italiano, riferimento, assessore Raffaele Piazza confortato dai voti ottenuti alle regionali dal candidato Iannucci.
Azione – Carlo Calenda, Riferimento, Teresa Ucciero.
Italia Viva – Matteo Renzi, Assessore regionale Nicola Caputo: Giuseppe Altieri.
Noi Campani – Clemente Mastella, Maria Luigia Iodice, Assessore regionale Felice Casucci.
Lista Civica – Patto per Caserta – Biagio Esposito – Giuseppe Casella- Consiglieri e assessori uscenti.
Dall’esperienza maturata all’interno del “FORUM GIOVANI”, in ipotesi nuove e vigorose leve indirizzate alla politica amministrativa di entrambi gli schieramenti.
Centro Destra.
Attualmente in Consiglio siedono appartenenti agli schieramenti di F.I., F.d.I., la Lega ha simpatizzanti eletti in liste civiche. Le linee di demarcazione all’interno del CD non sono definibili.
Lega- Salvini, On. euro parlamentare dr. Valentino Grant, consigliere regionale Giampiero Zinzi.
F.d.I. – senatrice Giovanna Petrenga, consigliere regionale Alfonso Piscitelli.
F.I. – senatore Carlo Sarro, consigliere regionale Massimo Grimaldi, Presidente della Provincia Giorgio Magliocca.
Caserta Kesté – lista civica con candidato sindaco Ciro Guerriero.
Città Futura – lista civica uscente con candidato sindaco Vincenzo Bove.
Speranza per Caserta – Consiglieri uscenti e non ricandidati Norma Naim e Francesco Apperti. Candidata designata a sindaco: Rosi Di Costanzo.
Movimento 5 Stelle – Con deputati, senatori e consiglieri regionali di riferimento, non si hanno notizie di lista propria.
Presentazioni di liste civiche AUTARCHICHE, orientate da gruppi, partiti e figli d’arte.
Presentata l’auto-candidatura dell’ex sindaco Pio Del Gaudio, supportato da liste civiche.
In questo scenario la previsione è “catastrofica”: Marino succederà a se stesso”. A meno che, come dice antico detto: “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. Pentole, padelle e vasi di coccio nell’attuale mercato abbondano ed anche a prezzi minimi.
Ad amor del vero l’uscente Carlo Marino di “stupidate” fortunatamente ne somma una dietro l’altra. Sfortunatamente per la città, l’ultima in ordine di tempo: ” dopo aver speso 400.000 mila euro per recuperare la struttura dell’asilo nido comunale -fondi AMBITO-, intitolato alla compianta Mina Bernieri. Dopo aver assunto (interinale) 23 dipendenti – di cui la coordinatrice la nipote dell’ex consigliere DC Giuseppe Casella (impegnato a creare lista di sostegno a Marino), affida a PRIVATI LA GESTIONE DELL’ASILO. Determinazione Ufficio Unico n.1573 del 20.10.2020. Continuando di questo passo, nella speranza di nuovi passi falsi e della conta di quelli fatti ad oggi, l’auto candidatura Carlo Marino potrebbe naufragare o tramontare con la designazione PD.
Ciò detto, in attesa di entrare nei dettagli del lunghissimo, tortuoso e complesso “disegno” della cartina geografica delle future elezioni amministrative, carpiamo la notizia del lavoro posto in essere per la nascita di un terzo polo.