SILVIO SASSO…VERSO IL 29, LANCIA UN APPELLO. IN VISTA DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA, SI TENTA LA CARTA DEL PIETISMO!

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              –         di Salvatore Zinno        –                sindaco sasso SILVIO SASSO…VERSO IL 29, LANCIA UN APPELLO. IN VISTA DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA, SI TENTA LA CARTA DEL PIETISMO!

Ci sta provando in tutti i modi, bisogna dargliene atto…

Silvio Sasso le sta provando davvero tutte per provare a far desistere qualcuno dei nove “congiurati dichiarati” che durante il consiglio comunale del 29 prossimo lo manderanno a casa consegnandoli anche l’onta della fine anticipata della sua sindacatura. Una sindacatura – lo abbiamo scritto decine e decine di volte – sarà ricordata per il “nulla assoluto” in termini di programmazione, progettualità, reperimento di finanziamenti e assetto organizzativo dei servizi comunali come ad esempio la carenza di personale a causa dei pensionamenti (prevedibili e certi) che hanno desertificato gli uffici comunali.

È bene precisare però che di questo scempio amministrativo non può e non deve essere ritenuto responsabile solo l’Avv. Silvio Sasso, ma unitamente a lui tutti i rappresentanti della maggioranza vincitrice delle elezioni del 2016; ad iniziare dai pretoriani di Gennaro Oliviero in consiglio comunale che prima offrivano i loro scudi ed i loro mantelli al sindaco e poi sono stati i promotori della sfiducia con ignominia allo stesso. Ovviamente il riferimento non va tuffarsi nell’anonimato ma ha nomi e cognomi, due su tutti: Ciro Marcigliano e Lorenzo Fusco, veterani del consiglio comunale e fedelissimi di Gennaro Oliviero dalla loro nascita politica, senza tradirlo mai in oltre venticinque anni.

Detto questo, torniamo ai tentativi di Silvio Sasso di restare in sella almeno fino a maggio, scadenza naturale del suo mandato.

Prima è partito all’attacco a testa bassa, consegnando ai posteri un duro messaggio: “MOZIONE DI SFIDUCIA NEI MIEI CONFRONTI DA PARTE DI OLIVIERO E DEI SUOI SEGUACI”, a cui subito è seguito un tentativo di licenziare i due capi settore: Aliperti e Fusco; incaricati ex art.110 e ben graditi al divino Oliviero.

Poi è seguito un periodo nel quale ogni giorno annunciava qualcosa di fatto e di realizzato per proprio merito, tentando di acquistare la visibilità che non lo ha mai rischiarato in quattro anni e mezzo (vedi problema trasporti scolastici, agibilità delle scuole comunali, eccellenza della piscina comunale, impiego dei percettori di reddito di cittadinanza, ed altre amenità che non troveranno mai una soluzione oltre allo strillato annuncio).

Poi ha provato ad “ingolosire” i sui novelli detrattori con una pioggia di soldi, quelli del prestito da quindici milioni di euro, presentato come una sua mirabolante impresa; altro non è che un prestito con interessi, promosso dal Governo nazionale per far fronte alla crisi economica post-pandemica, prestito che pagheranno i cittadini sessani a Sessa, così come in tutti gli altri comuni italiani che ne hanno fatto uso.1 4 SILVIO SASSO…VERSO IL 29, LANCIA UN APPELLO. IN VISTA DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA, SI TENTA LA CARTA DEL PIETISMO!A questo proposito, è necessaria una digressione dal racconto, per chiedere al sindaco:

  • Qual è la durata del prestito e che rata annuale il comune dovrà pagare e a che tasso di interesse?
  • Perché si è chiesto un prestito di 15 milioni ad ottobre, quando pochi mesi prima era stata messa da parte una richiesta di 9 milioni a causa di esclusione per errori commessi nella procedura di richiesta?
  • Quale è l’elenco delle “imprese creditrici” che beneficeranno dei pagamenti con i soldi del prestito?

Poste queste tre semplici domande, alle quali molti cittadini si attendono una risposta, arriviamo all’ultimo tentativo (in ordine temporale) di impietosire gli avversari, ex alleati. Ovvero il manifesto fatto affiggere a spese del sindaco in data odierna, nel quale non riesce proprio a fare a meno di dare sfogo alla sua vanità, parlando di “risultati concreti e grandi traguardi storici raggiunti”.

Per poi tentare di creare una breccia nello schieramento dei consiglieri del PD a lui ostili, oltre che ai consiglieri comunali ex sindaci prima di lui (Di Meo e Tommasino), affinché facciano prevalere il oro senso di responsabilità verso la comunità e non lascino l’Ente nelle mani di un commissario prefettizio.

Per poi chiudere con un laconico: “sarà poi democraticamente il popolo, tra pochi mesi, a decidere e giudicare”.

Da par nostro, siamo pronti a scommettere che l’unico giudicato, nella prossima guerra elettorale che si appresta a vivere la città di Sessa, sarà solo Silvio Sasso. Mentre gli altri comprimari dello sfacelo politico saranno di nuovo stra-votati e continueranno ad occupare la sedia per mero spirito di rappresentanza del potere impersonificato da Gennaro Oliviero.

Vuoi vedere, che forse forse…l’idea di dichiarare il dissesto finanziario non fosse così peregrina (LEGGI)?manifesto sasso scaled SILVIO SASSO…VERSO IL 29, LANCIA UN APPELLO. IN VISTA DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA, SI TENTA LA CARTA DEL PIETISMO!