(f.n.) – Ma i signori che sostano impunemente in fondo al Corso Trieste, con la nomina dirigenziale, per grazia politica ricevuta, che sfiocca dal taschino, sono esonerati dall’obbligo di non parlare con la stampa o quella che dirigono è l’Asl del Canton Ticino e noi non ce ne siamo accorti?, vi decidete a fare i seri o continuerete a sceneggiare secondo i fatti vostri, sperando in un “crozza de noautri” che faccia l’imitazione della vostra ultima performance e vi procuri uno straccio di celebrità, oltre confine?, se le regole sono uguali per tutti, qualcuno dovrà spiegarci cosa significhi quel “fanno sapere dall’Asl…” denso di significato, all’interno di un articolo pubblicato da un quotidiano, con riferimento ovviamente, all’Asl locale. Se non si sono imbrogliate le lingue e santificate le libere interpretazioni delle regole, a nostro avviso “chi fa sapere dall’Asl” può essere soltanto la direzione strategica, o no? Comprendiamo che, essendosi leggermente modificata la mappa della geografia politica, dopo le ultime elezioni, la priorità della direzione strategica, sia quella di far quadrare il perimetro dei possedimenti, dei vari consiglieri in carica, quindi prudenza ed attenzione risultino sfocate, tuttavia sarà opportuno, che a Via Unità d’Italia tengano conto anche delle scivolate di stile, in materia di comunicazione, perché nessuno di noi si preoccuperà di evitare che vadano a sbattere…ed a tal proposito rileggendo la scheda presentata dall’Asl di Caserta, per la rappresentazione dell’esperienza nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale delle Buone Pratiche sulla sicurezza della Sanità dell’Age.na.s, non sappiamo se ridere o strapparci tutti i capelli dalla testa, per la disperazione…Leggiamo nell’ultima pagina i nomi dei dirigenti che hanno partecipato al “percorso territoriale” e con la velocità del fulmine prende forma dinanzi allo sguardo della mente una schiera di dirigenti che cammina in lungo ed in largo, spaziando attraverso un territorio che si presume sia quello casertano…quindi proseguiamo nell’ardita ma entusiasmante opera di traduzione dal geroglifico del pensiero alla posa in opera dell’intenzione…e scopriamo che addirittura per rendere al meglio i concetti che hanno ispirato e reso possibile, la realizzazione e pubblicazione del cosiddetto “percorso territoriale”, la sacra triade dell’Asl non ha risparmiato né fantasia né ingegno ed ha nominato una “editing” che curasse i contenuti dell’assunto, dando fondo alle proprie conoscenze specifiche, in materia di grammatica, semantica, ortografia, sintassi e scorrevolezza…onde consentire alla nostra fantasia di raffigurare il concetto, immaginando una schiera di dirigenti che misurano lo spazio circostante, parlando in punta di forchetta… Se il povero Dg Ferdinando Russo, non fosse stato impegnato a mordersi le unghie, per risolvere il problema delle nomine, ancora al palo, dei direttori di distretto, visto che Zannini gli tira la giacca di qua e Oliviero gli sistema il bavero di là, avrebbe forse avuto il tempo di dare un’occhiata, sia pur fugace a ciò che pubblica e firma. Forse l’editing lavora a senso unico?, sarebbe stato opportuno che curasse non soltanto le quartine della scheda, ma controllasse il significato del riepilogo dell’ultima pagina della stessa. Forse… se proprio si voleva utilizzare “percorso” invece di percorso territoriale sarebbe stato opportuno scrivere “percorso dell’organizzazione territoriale” e poi di conseguenza…cosa significa “stesura del percorso territoriale”?, forse l’editing si diletta nello stile ermetico e metaforico…A proposto la figura di “Editing Direzione Generale” a quale manuale “faidate” si ispira? Hasta la suerte!