In una società che nonostante le apparenze, non riesce a sbarcare il lunario della sensibilità ed a riconciliarsi con la dimensione del rispetto che si deve a tutti indistintamente, i giudizi e le condanne “preventive” sono all’ordine del giorno. Maddalena Corvino, già assessore del Comune di Caserta qualche tempo fa, era stata coinvolta nelle indagini relative ad una truffa all’Asl e nonostante fosse evidente fin dal primo momento, che la sua posizione sarebbe stata stralciata e successivamente archiviata, non le sono state risparmiate accuse, sentenze caserecce e illazioni gratuite. La proprietà transitiva purtroppo, è sempre una risorsa, per chi ha il veleno in tasca e la frustrazione sullo stomaco quindi, così ogni occasione è quella giusta da prendere al volo per elaborare una sentenza di condanna. Oggi l’archiviazione è un dato di fatto, essendo stata ufficializzata in data 12 agosto u.s. Per quanto riguarda l’inchiesta ed il corso delle indagini, va da sé che è appena il caso di evidenziare la necessità della prudenza nei giudizi ed i limiti imposti dalla libertà di ognuno. Maddalena Corvino ha ricoperto per due anni il ruolo di assessore al Comune di Caserta, un ruolo difficile non soltanto per l’impegno specifico relativo alla sua delega, ma soprattutto per i vari “cenciosi” attentati di cui è stata fatta oggetto e sui quali in passato abbiamo più volte argomentato. Oggi Maddalena Corvino oltre all’insegnamento, continua con grande dedizione e determinazione, la sua opera nel sociale, portando avanti la sua personale battaglia a tutela e a sostegno di chi continua, nonostante tutto a non avere voce né diritti.