(f.n.) – Calato il sipario sulle elezioni regionali, sui commenti, sulle vittorie e soprattutto sulle rituali dimostrazioni di sudditanza, appiccicate come ex voto in fronte al “futuro prossimo” della comunità aurunca, riprendiamo il nostro percorso attraverso le storture, le contraddizioni e le “stranezze”, che ristagnano da tempo all’interno del P.O. San Rocco di Sessa Aurunca…e delle quali, compreso eventuali effetti negativi, sembra proprio non gliene infischi nulla a nessuno. Inquietanti appaiono intanto, le anomalie che interessano reparti sensibili, come il Nido… Da qualche anno infatti, si registra un numero particolarmente elevato, di trasferimenti di neonati dal Nido del P.O. San Rocco, verso i reparti di Terapia Intensiva Neonatale, situati in altre strutture. Il numero dei suddetti trasferimenti, risulta essere di gran lunga più alto, enormemente più alto, di tutti gli altri Centri nascita dell’Asl. Ovviamente ci siamo documentati e risulta che il sindacato Nursind, nella persona del segretario territoriale Antonio Eliseo, avesse chiesto i dati relativi ai suddetti trasferimenti, sia all’Aorn che all’Asl di Caserta, ricevendo una puntuale conferma dei sospetti: su 160 nascite dall’inizio dell’anno ai primi di settembre, erano stati effettuati 22 trasferimenti soltanto dal San Rocco all’Aorn, in aggiunta a quelli diretti fuori provincia e dei quali, fino ad oggi non si ha contezza. Inoltre, dai primi di settembre sono stati effettuati altri 6 trasferimenti e tutti con la stessa diagnosi: PRC alta (la proteina C reattiva, PCR, è un indice di infiammazione e come tale le sue concentrazioni nel sangue, aumentano in presenza di processi flogistici di varia natura. L’aumento si verifica in caso di malattie reumatologiche, infezioni batteriche e traumi). Ce la va sans dire, anche da profani, che, se la PCR dovesse essere davvero alta in tutti questi casi, potrebbe esserci addirittura un serio problema di igiene nel Nido…Se invece il dato dovesse essere farlocco, allora potrebbe, ahinoi, emergere l’eventualità che l’ombra dell’incompetenza, nonché del menefreghismo, aleggi drammaticamente sul reparto, o no? Per regolare i bulloni della critica “avvacante”, agli scettici o ai sapientoni che potrebbero essere già in pista, pronti a sollevare obiezioni, basterebbe pensare che dall’Ospedale di Marcianise fino ad oggi sono stati effettuati 29 trasferimenti …ma su 600 nascite però! Detto questo, il dato più importante, di cui l’apatia evidente ma assai disdicevole, della direzione, non sembra tener in alcun conto, è l’integrità psico-fisica della mamma e del neonato…Separare la mamma dal bambino nelle prime ore dalla nascita, se non è strettamente necessario, anzi indispensabile, è semplice e pura cattiveria. Lo stress subito da entrambi per il distacco traumatico, è notevole ed il problema in questo senso esiste realmente, se è vero come è vero, che è stata chiesta ripetutamente la costituzione di una commissione interna d’inchiesta… richiesta ovviamente, caduta nel vuoto e, continuando lungo il percorso del paradosso e delle contraddizioni, mentre il numero dei neonati ricoverati è bassissimo, per le ragioni di cui sopra, si chiamano pediatri dall’esterno a colpi di 500 euro per notte… e poiché al San Rocco nessuno vuole andarci, li si rassicura con un Nido “tranquillo”. Ci si chiede quale sia la scuola di pensiero, alla quale i vari primari della pediatria, della ginecologia ed il direttore sanitario ed il responsabile della qualità, fanno riferimento e per quale motivo nessuno si interroghi, su dati così allarmanti. A questo punto, visto che stiamo parlando di neonati e di mamme private dei loro piccoli all’alba del loro prezioso rapporto, siamo noi che ci interroghiamo, sia sulla qualità professionale che sul senso di responsabilità e sull’esistenza della coscienza di chi, allo stato, non ritiene di indagare sulle ragioni, per le quali una percentuale assurda di neonati vengano trasferiti altrove né di conseguenza, visto il denominatore comune “ufficiale” della Prc alta, si preoccupi di indagare sulle condizioni igieniche del Nido, onde evitare che succeda lo stesso disastro che è successo a Verona…entiendes companeros? Hasta la vista!
È da tempo che come Nursind stiamo monitorando la situazione , innanzitutto per garantire gli operatori sanitari tutti , i neonati e le neo mamme
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