– di Costantino Beltrami –
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la Ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina, hanno visitato l’Istituto Francesco Gesuè di San Felice a Cancello che nei giorni scorsi era stato vandalizzato. Episodi di vandalismo ai danni delle istituzioni scolastiche, in alcune aree particolarmente degradate della Regione Campania, sono episodi frequenti che vanno contestati fermante. La visita di Conte ed Azzolina, avrebbe potuto rappresentare una giornata di buona politica se si fossero affrontati alcuni dei vizi cronici della scuola casertana. Purtroppo così non 
è stato e abbiamo assistito alla solita trita e scontata passerella di stampo grillino. Ad attendere gli esponenti del Governo c’era solo un gruppo di precari che protestava per rivendicare i propri diritti, ma sia M5S che PD hanno lasciato la difesa dei precari ai senatori Sasso e Pittoni della Lega! A Caserta c’è un noto problema di edilizia scolastica, c’è un atavico problema di sottodimensionamento degli organici, basta vedere i numeri delle assegnazioni provvisorie e degli incarichi a tempo determinato per rendersene conto, esiste un problema di docenti ingabbiati fuori regione, i quali non possono accedere alla mobilità territoriale perché si sa che qui ci si arriva solo con la 104 personale e nemmeno possono accedere alla mobilità professionale. Ci sono problemi di abbandono scolastico, ridotta presenza delle scuole a tempo pieno. Oggi a San felice a Cancello non cerano esponenti dell’opposizione a perorare la causa della scuola casertana, non c’erano i sindacati, non c’erano esponenti del PD che con M5S condivide la gestione del Governo. All’appello manca l’on Camilla Sgambato, casertana, presidente provinciale del PD che ricopre la carica di responsabile nazionale della scuola. Quale occasione migliore quella di portare le istanze di una provincia direttamente al Governo, abbiamo pensato, ma evidentemente siamo solo noi a pensarla così. Si è consumata la solita 
pagina di ipocrita e ripetitiva liturgia politica, solo parole – banali peraltro – e nulla più. Ai giovani studenti che hanno assistito a tanto frastuono dobbiamo spiegare che da grandi dovranno impegnarsi e molto, per rifondare il loro Paese e cacciare via dalla politica e dalle istituzioni una classe politica inadeguata, che vive di recite – mal interpretate- e che ai giovani e in verità pure ai meno giovani, non ha proprio nulla da insegnare, mentre Caserta resta saldamente ancorata agli ultimi posti della classifica delle province italiane per vivibilità.
