– di Francesca Nardi – Il panorama è mozzafiato…si dice così non è vero?, un centrodestra che a malapena si intravede, dopo essere stato azzoppato ai nastri di partenza, dalla ragione in tuta mimetica…infatti nessuno l’ha riconosciuta, mentre distruggeva volontariamente a randellate, la percentuale in salita di Fratelli d’Italia ed imponeva una penale ai suoi compagni di cordata. A volte basta uno slogan, innocuo e casuale, come una fredda strategia mortale, per decretare la fine prima di cominciare. E per coloro che domani leggeranno la storia delle piccole cose, costruite da piccoli uomini e ringrazieranno le incognite salvifiche ma per alcuni scomode, nulla di ciò che è stato apparirà casuale, neppure questo terribile 5 per centro, umiliante, punitivo, ampiamente meritato ma difficile da digerire ma di cui ci si gloria senza pudore, con il refrain del giorno dopo…infatti hanno vinto tutti, soprattutto quelli che avevano perso da un pezzo, la partita con la decenza. I bravi Fratelli d’Italia dovrebbero andare in processione a Pompei, per grazia ricevuta, se qualcuno sulla via di Damasco, in un giorno fortunato, ha intercettato Alfonso Piscitelli e l’ha invitato a sposare una causa che rischiava di essere definitivamente persa… e qualcun altro dovrebbe fare un atto di resipiscenza e deglutire, rimangiandosi saliva e smorfiette di disappunto, perché, allevato a granone scambiato per politica, ce l’aveva messa davvero tutta, affinché le urne confermassero il responso drammatico che aveva pronosticato, evidentemente sulla scorta delle sue personali incapacità. La Lega invece, non ne ha imbroccata una e la vittoria di Zinzi sicuramente non è ascrivibile al partito di Salvini, dilaniato internamente dalla sua stessa innaturale candidatura e gestito con il misero usufrutto delle emozioni momentanee…Andare a fare i “masti di festa” sul Litorale chiamando il popolo alla riscossa ed esortarlo alla cacciata dello straniero usurpatore e non tener conto che il tuo avversario, appena giri l’angolo, allo straniero usurpatore gli porta la merenda fin nel tugurio, significa non avere capito niente. E riteniamo che Salvini non abbia capito assolutamente nulla, di questa terra e dei suoi complicati meccanismi, quindi Gianpiero Zinzi è soltanto “incidentalmente” un consigliere della Lega, un consigliere di dura matrice democristiana, che gode di discrete rendite di posizione. L’amarezza manifestata da Zinzi nei confronti della classe dirigente del centrodestra che ha fallito su tutti i fronti però…fa accapponare la pelle…ci chiediamo dove fosse, quando Luigi Cesaro imperversava stuprando la grammatica ed il senso del pudore o quando il trasversalismo di alcuni personaggi locali, gettava palate di vergogna sul concetto stesso di centrodestra, ci chiediamo in quale emisfero svolgesse la sua attività politica, quando, addirittura le cariche istituzionali del centrodestra, legittimavano comportamenti dei loro beniamini, che definire discutibili sarebbe un eufemismo…Esca pure dai palazzi adesso e scenda tra i cittadini l’onorevole Zinzi, ammesso che riconosca la strada, perché il tempo è scaduto da un pezzo. E cosa dire di Forza Italia?, nulla se non che in fondo in fondo, Massimo Grimaldi, che in genere, si ferma sempre un quarto d’ora prima di cominciare a sudare, questa volta ha rischiato addirittura una lombaggine a causa dello scatto di reni, di cui ha offerto prova provata…oltre al lampo di genio… una giusta intuizione quella che ha convinto Amelia Forte a partecipare alla corsa…Se Massimo Grimaldi avesse dovuto fare affidamento sulla politica mistica di Sarro o sulla politica arlecchino di Magliocca, oggi avrebbe serie difficoltà a trovare il balsamo adatto per la più cocente delle umiliazioni. Hasta la suerte!