SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il 26 e 27 settembre si celebra il patrimonio culturale con iniziative ispirate al tema “Imparare la vita”. La Direzione Regionale Musei della Campania, con il direttore Marta Ragozzino, aderisce con eventi di grande spessore nel Circuito archeologico dell’antica Capua guidato dal direttore Ida Gennarelli.
Il 26 settembre 2020 all’Anfiteatro campano sarà presentata la Mostra estemporanea “Il Risveglio dell’arte” a cura di Ferdinando Sorrentino, organizzata dall’Associazione Culturale Mitreo Film Festival in collaborazione con l’Associazione “Non me ne vado” per i 20 anni dell’omonimo Festival. La performance ideata per gli spazi dell’Anfiteatro campano vuole essere un momento di riflessione e di simbolico risveglio dopo il lungo lockdown.
Trenta artisti coinvolgeranno il pubblico eseguendo creazioni ispirate ai suggestivi scorci del monumento e del paesaggio circostante. A conclusione, una giuria composta da galleristi, direttori museali, critici e maestri, che decreterà i tre finalisti ai quali verrà assegnato un premio e, all’artista esordiente più giovane, sarà consegnata la targa premio di Artzone e MitreoFilmFestival.
Tre ore dedicate agli artisti, invitati a raffigurare le bellezze dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere di Santa Maria Capua Vetere, dalle 17:00 alle 20:00. Porteranno i saluti il sindaco Antonio Mirra e il direttore del Museo archeologico dell’antica Capua, del Mitreo e dell’Anfiteatro Campano Ida Gennarelli.
A partire dalle ore 18:00 i biglietti per il Circuito archeologico dell’antica Capua costeranno un euro. Nella giornata di sabato i siti dell’Anfiteatro campano e del Museo archeologico dell’antica Capua resteranno aperti fino alle 22:00 (ultimo ingresso ore 21.30).
Il 27 settembre 2020 alle 11:00, nell’ambito del progetto Cur’Arti, verrà organizzata nell’anfiteatro campano e nel Museo dei Gladiatori, una visita guidata alla scoperta dei rilievi marmorei che decoravano la cavea con scene di caccia e narrazioni mitologiche rappresentate sui plutei e le transenne dei vomitoria, originariamente collocati nelle aree di accesso alle gradinate dell’Anfiteatro campano, e sulle armature in bronzo indossate dai gladiatori, le cui copie sono esposte all’interno dello stesso Museo.
Seguirà la presentazione del Progetto ideato dalla dott.ssa Francesca Barrella, “Cur’Arti”, prima rete networking in Italia di collaborazione fra Aziende Ospedaliere ed Istituti e Luoghi di Cultura finalizzata all’applicazione dell’ Arteterapia, e di progetti di Inclusione sociale ed Accessibilità all’arte. Presentazione della collezione donata al Progetto Cur’Arti da parte di artisti di rilievo internazionale, Zerha Dogan, Pierre-Yves Le Duc, Emanuela Ughi, Domenico Sepe e Maurizio Ponticello, Veronica Della Porta, Eugenio Bennato, Scuola Comix, Barbara Ciardo (COMIX), Gea Palumbo ideatrice del Museo delle Donne e Silvana Figlioli. La collezione promuove la inaugurazione del Primo Museo Ambulatorio in Italia, presso l’Azienda Ospedaliera ASL NA 2 Napoli Nord, e presso l’ospedale C.T.O. dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, grazie all’impegno dei rispettivi direttori sanitari dott. Di Mauro e dott. D’Amore e della dott.ssa Monica Vanni, e delle donazioni delle Aziende farmaceutiche Piessefarma e Agaton.-Zehra Dogan.
La mostra sarà allestita al Museo archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere.
All’insegna dello slogan “Imparare per la vita”, domenica 27 settembre dalle ore 10.00 l’Anfiteatro campano diventerà lo spazio di un percorso educativo di eredità narrate e raccolte in uno gioco che coinvolge il patrimonio condiviso di due città storiche, la Capua Antica e la Capua Nova. L’anfiteatro campano, simbolo e fulcro della città di Santa Maria Capua Vetere, è legato in maniera significativa alla nuova Capua, che conserva negli spazi cittadini e nel suo museo, tanto della città antica. Alcune delle chiavi d’arco che ornavano il portico esterno dell’Anfiteatro sono oggi visibili sulle facciate di edifici di Capua e nel Museo Campano, insieme all’iscrizione dedicatoria del monumento. Così come la città romana di Santa Maria Capua Vetere viene trasferita a Capua, a partire dall’incursione saracena dell’841 d.C., arricchendo la città nuova che si veste delle sue origini, così i nonni saggi dell’Archeoloclub trasferiranno frammenti della loro conoscenza ai nipoti, in uno scambio di saperi che fonde le generazioni in una ‘comunità educante’. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere, il Comune di Capua, il Museo provinciale campano di Capua e con l’Archeoclub – Sezione di S.M.C.V.
Sia sabato che domenica il Comune di Santa Maria Capua Vetere organizzerà percorsi di visita “Un viaggio dalla Capua romana e paleocristiana all’odierna Santa Maria Capua Vetere attraverso i percorsi del tempo” (ore 16, 17 e 18), che faranno tappa al Museo archeologico dell’antica Capua e, da lì, all’Anfiteatro campano.