ELEZIONI CELLOLE: IL FATO SI FA BEFFE DI CRISTINA COMPASSO

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ALL’OPPOSIZIONE CON I CONGIURATI…COME CESARE ALLE “IDI DI MARZO”

         –        di Giulia Bosco      –                  cellole scaled ELEZIONI CELLOLE: IL FATO SI FA BEFFE DI CRISTINA COMPASSO…a volte quel potere misterioso e supremo, l’ineluttabile, ciò che per i nostri padri latini era considerato “la decisione irrevocabile di un Dio…”, sa essere davvero beffardo e crudele.

Il “fatum”, o come lo chiamiamo noi, il destino ha giocato davvero un bel tiro mancino a Cristina Compasso.

Il largo successo della lista “Noi per Cellole” capeggiata da Guido Di Leone, che l’ha vista imporsi sulla lista avversaria della Compasso per ben 410 voti di differenza, ha decreto una triste condanna per la bionda avvocatessa cellolese-napoletana.

I più votati della lista sconfitta, e quindi coloro che occuperanno i banchi della minoranza sono: cristina compasso ELEZIONI CELLOLE: IL FATO SI FA BEFFE DI CRISTINA COMPASSOFranco Sorgente, Francesco Lauretano e Simona Di Paolo.

Proprio loro…proprio gli assassini politici di Cristina Compasso e della sua sindacatura lampo.

Un vero e proprio contrappasso dantesco da girone infernale che vedrà Cristina Compasso sedere gomito a gomito per i prossimi cinque anni proprio con coloro che ne hanno decretato la fine.

Buffo vero…?

Forse per i lettori sì, ma per i protagonisti e per la Compasso in particolare, sarà un boccone amarissimo da ingoiare.

marianna mauriello cellole ELEZIONI CELLOLE: IL FATO SI FA BEFFE DI CRISTINA COMPASSOOvviamente questa “pena dell’inferno” sarebbe annullata nel caso in cui Cristina Compasso dovesse rinunciare al suo seggio da consigliere di opposizione in favore dell’altrettanto affascinante Marianna Mauriello, prima dei non eletti, lasciando a lei il duro compito di affiancarsi ai “congiurati di Cellole”!

Si disimpegnerà o meno dalle sue “Idi di Marzo”?

Se la Compasso rinuncerà lo vedremo solo nelle prossime ore, nell’immediato potrà solo tirare un lungo respiro e metabolizzare il mancato arrivo ad un traguardo troppo agognato e non raggiunto per i troppi errori collezionati.