– di Germán Gorraiz López * –
Lo “scenario teleologico” sarebbe quello in cui “lo scopo dei processi creativi fosse pianificato da modelli finiti che potevano intermodellare o simulare vari futuri alternativi e in cui prevalevano intenzione, scopo e lungimiranza, ma dopo il trionfo di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane, assisteremo all’emergere di uno “scenario teleonomico” in contrapposizione al cosiddetto “scenario teleologico” in vigore nella società occidentale odierna, che sarà segnato da dosi estreme di volatilità.
La paranoia autocratica di Donald Trump
La personalità di Donald Trump rientrerebbe pienamente nella descrizione medica del disturbo noto come psicosi paranoide perché il suo pensiero è rigido e incorreggibile: non tiene conto delle ragioni opposte, raccoglie solo dati o segni che confermano il pregiudizio per trasformarlo in convinzione e anche se lo è affetto da un tale disturbo delirante sarebbe abbastanza funzionale e non tende a mostrare comportamenti strani se non come risultato diretto dell’idea delirante (vedi la costruzione del Muro con il Messico).
Nel caso specifico di Trump, ci troveremmo di fronte a un tipico caso di paranoia megalomane, un delirio di grandezza che fa credere all’individuo di essere dotato di talento e potere straordinari per il fatto che le divinità lo hanno scelto per un’alta missione (ripristinare il Bianco Potere in una società in cui l’evoluzione demografica renderà la popolazione bianca una minoranza nello scenario del 2043). Un altro tratto della sua personalità sarebbe il suo istrionismo che lo spinge ad “attirare l’attenzione del pubblico e ad essere spericolato nelle sue dichiarazioni senza preoccuparsi dell’opinione degli altri a causa della sua evidente mancanza di moralità”.
L’autocrazia, dal greco autos (per sé) e kratos (potere o governo), sarebbe la forma di governo esercitata da una singola persona con potere assoluto e illimitato, una sorta di parassita endogeno di altri sistemi di governo (compresa la cosiddetta democrazia formale), che, partendo dalla crisalide di una proposta di partito scelta attraverso libere elezioni, giunta al potere, si trasforma in un leader presidenziale con evidenti sfumature autocratiche (inflessibile, centralista e autoritario). I sistemi autocratici (governi de facto) sarebbero quindi una sorta di dittature invisibili supportate da solide strategie di coesione (manipolazione di massa), sintomi evidenti di una deriva totalitaria, che corrobora la tesi di Lord Acton “Il potere tende a corrompere e Potenza assoluta, corrompe assolutamente”.
Governo militare negli Stati Uniti?
Per evitare un secondo mandato Trump, la Democracy Alliance (DA), una mega-organizzazione fondata da George Soros nel 2005, avrebbe progettato una strategia che consistesse in una prima fase di utilizzo dei mass media statunitensi per inoculare i benefici alla società civile nordamericana il ritiro delle forze che gli USA hanno diffuso nel mondo e destinare il proprio costo agli investimenti in istruzione, sanità e infrastrutture vitali. Così, secondo il portale russo “mundo.sputniknews.com”, citando il quotidiano The Boston Globe, “la prima apparizione del Quincy Institute, un think tank sponsorizzato dai miliardari George Soros e Charles Koch, dovrebbe porre fine alle infinite guerre degli Stati Uniti… e cambiare la sua politica estera”, che si tradurrà in una drastica riduzione dei bilanci della Difesa.
Si tratterebbe di un siluro sulla linea di galleggiamento del potente complesso militare-industriale statunitense che, dopo aver accresciuto la pressione della lobby statunitense filo-israeliana (AIPAC), avrebbe deciso di procedere a destabilizzare l’Iran con metodi celeri (Operazione Persia) e la cui prima mossa sarebbe l’assassinio a Baghdad del potente generale iraniano Qasem Soleimani. Di conseguenza, non sarebbe esclusa la gestazione di un complotto endogeno per impedire la rielezione di Trump alle presidenziali del 2020 attraverso metodi rapidi (leggi Assassinio), dopodiché assisteremo a scenari di scontro civile che culmineranno nell’attuazione di un governo militare controllato a distanza dal vero Potere all’ombra degli USA (Quarto ramo del governo) e questo significherà la fine della democrazia americana sui generis.
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* Analista spagnolo di Economia e Geopolitica. Collabora, oltre a Diario SIGLO XXI, in altri media digitali spagnoli e latinoamericani come Bottup, España Liberal, Libre Pensador, Socialdemocracia.org, Alainet, CubaNuestra, Plano-Sur.org, Entorno-empresarial.com o El Mercurio Digital.