di Nicolò Antonio Cuscunà
Il 15 ottobre del 2019 la Giunta Comunale del sindaco Carlo Marino, con atto deliberativo approva lo schema per la valorizzazione, area villa Maria Carolina d’Asburgo. Individuazione progetti. Adempimenti. Nell’atto figura di tutto e di più, compreso la possibilità per i concessionari di realizzare strutture prefabbricate da destinare ad attività di supporto e somministrazione (da malpensanti crediamo: “panini con porchetta). Punti di forza: la vicinanza dell’area alla Reggia, l’impossibilità dell’Ente Comune di gestirla direttamente, l’obbligo per i concessionari di adeguare impianti elettrici, idrici e di videosorveglianza, oltre al rifacimento manto erboso, custodia, salvaguardia e mantenimento per gli anni di concessione.
Il 18 ottobre 2019 (3 giorni dopo) questo giornale pubblicò un primo servizio di denuncia e avversione all’atto posto in essere dall’esecutivo Marino all’insaputa del Consiglio, oltre a chiarire la non opportunità di delegare a privati la materia turistica.
Il 9 settembre 2020 (pochi giorni fa) con Determina Dirigenziale 1341, a firma dell’ingegnere Francesco Biondi, viene pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Caserta lo schema di “valorizzazione” dell’area Villa Maria Carolina d’Asburgo. Schema finalizzato a ricevere manifestazioni d’interesse alla gestione non vincolante, senza valore di procedura selettiva…etc. Il Comune si riserva d’individuare soggetti idonei, anche uno solo, ai quali sarà richiesta di presentare un’offerta.
Fin qui si potrebbe dire: ” …tutto bene madama la marchesa, l’Ente in cui è podestà Carlo Marino pone in essere la valorizzazione della città ai fini d’incrementarne l’attrazione turistica”. Questo potrebbe andare bene per neofiti, ignoranti (da ignorare, non conoscere), anche per la povera gente ignara e delegante, col voto, i professionisti della politica come lo sono Carlo Marino & C. L’operazione non può passare liscia al vaglio di chi controlla, ama Caserta e ha competenze in materia legislativa e di Turismo. Per cui, il sindaco e la sua giunta di competenti, non possono non conoscere le vigenti leggi regionali e nazionali, in materia di corretta, saggia ed opportuna gestione dei beni comunali ai fini d’incrementare l’Economia derivata da Turismo. Facciamo un passo indietro nel tempo per dimostrare la irresponsabile ed in malafede gestione della “cosa pubblica” della giunta Marino. Nel dicembre 2017 il sindaco Marino con la Sua giunta approvano una Delibera per aderire al “Distretto turistico Appia Antica”. L’atto sancisce l’ingresso della città nei virtuosismi di cui alla legge Caldoro sui “Distretti Turistici Integrati Territoriali”. E’ conosciuta l’esistenza, in tutta la Campania, di 24 Distretti Turistici, compreso quello di Appia Antica di cui fa parte Caserta. Il sindaco Marino, presidente dell’ANCI Campania, è partecipante attivo alle iniziative istituzionali pubbliche dell’assessorato al Turismo regionale. In caso di non partecipazione dimostra inadeguatezza, menefreghismo, superficialità ed inidoneità alle cariche ricoperte, per cui, dovrebbe rassegnare le dimissioni. I distretti turistici sono organismi approvati con atti ministeriali, riconosciuti, adeguatamente seguiti da un Comitato Scientifico, composto da alte personalità del mondo scientifico, imprenditoriale, universitario, artistico.
Cosa significa e quali agevolazioni per i Comuni aderenti ai Distretti Turistici?
Agevolazioni finanziarie – concordare coi comuni il volume dei tributi- Accesso al credito agevolato per i Distretti e le Aziende associate, Agevolazioni e garanzie ai fondi Confidi, Fondi d’investimento in capitale di rischio delle imprese, facilitazioni accesso ai contributi regionali, nazionali e comunitari. Procedimenti collettivi posti in essere tramite i Distretti per le imprese facenti parte, con certificazione dei Distretti del diritto all’accesso ai contributi. Distretti con burocrazia zero. All’interno dei Distretti si attivano sportelli unici di coordinamento all’agenzia fiscale e Inps.
Il 28 luglio c.a., poco meno di 2 mesi addietro, nell’aula del Consiglio Regionale intitolata a Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra, veniva presentato il Comitato Scientifico dei 24 Distretti Turistici campani. La consigliera del PD Antonella Ciaramella così si esprimeva: “…3 anni di lavoro per l’ottima legge sul Turismo e per riconoscere i Distretti Turistici nel loro rapporto con la regione, all’istituzione di Burocrazia Zero; nuove opportunità che si aprono col Regolamento del Fondo di coesione, Fers 2021/2027, Fondi finanziati al 50%, Fondo perduto d’iniziative imprenditoriali di partenariato pubblico-privato sviluppate nei comuni componenti i Distretti Turistici. Quindi, Caserta non partecipa in proprio, ma delega ai privati. Grazie a questi fondi i Distretti Turistici e i Comuni aderenti avranno una propria titolarità’ e potranno presentare progetti per valorizzare il proprio territorio, con particolare al Turismo Sostenibile. I Distretti Turistici sono riconosciuti quali organismi intermedi, ovvero, soggetti destinatari diretti di Fondi Europei. …Il coordinamento dei Distretti Turistici promuove il processo di implementazione e rigenerazione urbana delle nostre città grazie alla zona a burocrazia zero -ZBZ-…I Distretti Turistici, con proprie strutture, con esperti d’industria turistica, promuovono progetti per il territorio. Non solo pubblicità, ma progetti per adeguare il territorio ad una nuova domanda turistica. Abbiamo una eccellente cornice turistica ma, spesso, sconquassata, disorganizzata e poco professionalizzata. Recuperare territorio: accoglienza, decoro, organizzazione delle infrastrutture e dei servizi. I Distretti Turistici abbisognano di professionalità, programmazione e pianificazione. Questo lo stato dei fatti in Campania, questo i fatti che vedono la città di Caserta componente il Distretto Turistico dell’Appia Antica….ma nessuno se n’è accorto, men che meno il sindaco Marino che vi ha aderito.
Delle due l’una, diceva un mio caro amico ex sindaco di Caserta, se non è ignoranza è cattiva fede ed inadeguatezza a svolgere i compiti derivati dalla nomina. Sono anni che questo giornale scrive di Distretti Turistici, di norme e modalità d’attuare al fine di creare per Caserta Economia derivata da Turismo. Sono anni che questo giornale indica come adeguarsi, cosa non porre in essere per non restare nella preistoria-turistica utile solo ai fruitori di gite domenicali, di scampagnate e mangiate in trattoria.
Sarà la giusta occasione che l’indignazione dei casertani, rispetto all’errato utilizzo dei beni comunali, costringerà il sindaco Marino a non porre in essere scelleratezze per rinsavire applicando correttamente i dettami di legge?
Pazientemente attenderemo, vigileremo, informeremo senza tentennamenti né velature.
Un fedele della Verità non dovrebbe fare nulla per rispetto delle convinzioni. Deve essere sempre pronto a correggersi e ogni qualvolta scopra di essere nel torto deve confessarlo, costi quel che costi, ed espiare.
Gandhi
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