Accorciare le distanze tra cittadini e stato è uno dei tanti obiettivi cui dobbiamo puntare. Per farlo è necessario agire su vari fronti, ma primo tra tutti la SEMPLIFICAZIONE.
Un recente studio di ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili – ha messo in evidenza tutta la fragilità del nostro sistema normativo. In particolare nel settore dei contratti pubblici.
Si conta che dal 1994 ad oggi, in soli ventisei anni sono stati prodotti 500 provvedimenti, pari a 45.520 pagine, per oltre 136 Km di carta. Solo nel 2019 si sono avuti ben 39 provvedimenti, battendo ogni record, e non ultimo il c.d. Decreto semplificazioni che di semplificazione ha ben poco.
Il caos normativo produce quindi smarrimento in chi, a vario titolo, si trova a “fare i conti” con l’applicazione delle norme stesse, dai tecnici ai cittadini, dai funzionari pubblici agli imprenditori.
Come professionista che quotidianamente si confronta con l’applicazione delle norme, conosco bene le difficoltà e le problematiche che rallentano e talvolta ostacolano l’operato soprattutto nel settore edilizio, che da sempre è il settore trainante dell’economia.
Non ci sono ricette facili, ma la certezza di poter utilizzare la mia competenza tecnica per questi fini e far in modo di essere più vicini alle esigenze delle persone.