“CUORI PURI”: COME DEFINIAMO IL SACRIFICIO? 

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       –       di Mariantonietta Losanno       –                     

Cuori puri. La spiegazione del finale1 1 scaled “CUORI PURI”: COME DEFINIAMO IL SACRIFICIO? “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. La pellicola di Roberto De Paolis si presenta come un racconto di formazione che invita a riflettere sui concetti di purezza, disciplina e sacrificio, non soltanto nell’accezione religiosa.

Agnese ha diciotto anni, vive con una madre intransigente, frequenta assiduamente la chiesa e sta per pronunciare una promessa di castità fino al matrimonio; Stefano ha venticinque anni, lavora come custode in un parcheggio che confina con campo rom ed ha un passato difficile da cui cerca di distaccarsi. Sullo sfondo della periferia romana, si inserisce una storia d’amore autentica ed intensa: è un incontro/scontro con quello che è diametralmente opposto (ma probabilmente, neanche tanto). È proprio nella diversità che si rivela possibile trovarsi e capirsi nel modo più concreto e reale possibile.coverlg home 2 scaled “CUORI PURI”: COME DEFINIAMO IL SACRIFICIO? È la purezza il fulcro dell’intera opera: ma come è possibile definirla? Non è una condizione che necessariamente coincide con un’integrità esteriore, corporea: c’è la componente umana che non può essere trascurata. Ed essere umani significa accettare gli errori e le contraddizioni, quelle che esistono, ad esempio, tra “bene” e “male”, tra “sacrificio” e “divertimento”. C’è, poi, chi non può concedersi il lusso dell’integrità e dell’innocenza, per fortuna o per colpa: in quel caso, allora, non si può più parlare di purezza? È un cuore puro solo un cuore devoto a principi rigidi e intransigenti, o il concetto può essere ampliato e può includere anche un’idea di umanità, sincerità e bontà? Un cuore puro non può essere quello che mostra un bisogno di purezza, una ricerca di sentimenti veri ed autentici, nonostante non riesca a raggiungerli nel modo “canonico”? Stefano è un cuore puro, eppure non prega ogni giorno, non segue pedissequamente regole e principi prestabiliti; anzi, devia e delinque. Però, è pur sempre un cuore puro, che ama e protegge chi ama, che tenta di agire secondo giustizia, che cerca di maturare. cuori puri selene caramazza simone liberati3 scaled “CUORI PURI”: COME DEFINIAMO IL SACRIFICIO? Nel film, come nella vita, non ci dovrebbe essere umanità perché una cosa resti incontaminata. Tuttavia, anche se un’azione viene “sporcata” permane ugualmente il candore: la difficoltà sta nel riconoscerlo. “Cuori puri” è un ritratto umano, un’opera che affronta temi come il libero arbitrio, l’accettazione, la religione che non deve necessariamente privare o punire, la giustizia. Probabilmente la purezza è un sentimento più grande dell’uomo, troppo complesso da definire. Nella pellicola di Roberto De Paolis ci sono tanti mondi che non si possono ridurre soltanto ad un concetto morale di “purezza”: con la forza e la poesia della sua verità, “Cuori puri” insegna a seguire la direzione “giusta”, quella che culmina in un abbraccio.