ELEZIONI A CELLOLE: ENTRAMBE LE LISTE FAVORITE NON CONVINCONO I “DOMIZIANI”

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            –     di Giulia Bosco     –         

 I “Domiziani”, intesi non come i discendenti dell’imperatore “Cesare Domiziano Augusto Germanico”, il costruttore – tra le altre cose – della via Domiziana, ma bensì i “piccoli proprietari” dell’enorme patrimonio immobiliare che si affaccia sul Tirreno da Levagnole- Sinuessa fino alla foce del fiume Garigliano, non sono per niente soddisfatti di questo inizio di campagna elettorale.

Non lo sono proprio per la scarsa attenzione che viene riservata alle località costiere dai contendenti alla carica di Sindaco e consiglieri comunali del comune di Cellole e dalla mancanza di progetti e programmi per l’intera fascia costiera.

Sia Guido Di Leone che Cristina Compasso, i candidati sindaco delle due liste Favorite nella corsa al governo della piccola cittadina casertana, non hanno superato i “test di ingresso” per l’inizio della campagna elettorale.

Le problematiche che stanno più a cuore ai cittadini domiziani, vengono trascinate avanti con molta approssimazione da decenni, praticamente da quando l’Aurunca Litora – la società costruttrice che urbanizzò ed edificò la maggior parte del territorio costiero – lasciò la zona affidandola interamente nelle incerte mani degli amministratori locali, sia sessani che cellolesi in quanto la fascia residenziale costiera è divisa a metà tra i due comuni; ma per ora ci soffermeremo sulla parte cellolese in quanto questo comune è chiamato al voto.

Da sempre si lamentano una serie di macro-problemi, ai quali non si riesce a dare risposte adeguate, nello specifico:

  • la mancanza dei servizi di base, quali lo spazzamento delle strade e la raccolta dei rifiuti, troppo spesso affidati a aziende che non hanno i mezzi sufficienti per sopperire ai bisogni di una popolazione che supera nel periodo estivo le venticinquemila-trentamila unità;
  • strade e marciapiedi impraticabili a causa della inesistente manutenzione e del fatto che le centinaia di pini che adornano la località, con le loro radici superficiali gonfiano i passaggi di uomini e mezzi;
  • pulizia delle caditoie e delle fogne, le quali causano allagamenti ai piani bassi delle case ad ogni temporale;
  • mancanza di collegamenti pubblici tra le varie località della Baia;
  • assenza di aree di parcheggio capaci di accogliere le grandi masse di villeggianti che affluiscono in zona nei mesi estivi;
  • maggiore sicurezza per quanto riguarda i furti nelle case;
  • più offerta commerciale e di svago – basti pensare che la maggior parte dei negozi è aperta da metà luglio a fine agosto e qualche volta viene programmato qualche spettacolo pubblico, viene fatto solo nel periodo centrale di agosto;
  • un maggiore copertura dei servizi telefonici e dei “servizi dati”, in alcune zone di baia praticamente assenti ed indispensabili per chi lavora da casa.

In ultimo, ma di primaria importanza per una località di turismo balneare, la qualità del mare. Argomento per il quale nessuna amministrazione ha mai messo in opera una concreta opera di controllo contro gli sversamenti abusivi di aziende a agglomerati urbani abusivi nei canali della bonifica. Basti pensare che la vicina Sessa Aurunca, che vorrebbe fare del turismo la sua bandiera, non possiede nessun sistema di depurazione per oltre l’80% del suo territorio urbanizzato, scaricando tutto nei canali della bonifica che poi vanno a mare tra Baia Felice e Baia Murena in territorio cellolese.

guido di leone 1 ELEZIONI A CELLOLE: ENTRAMBE LE LISTE FAVORITE NON CONVINCONO I “DOMIZIANI”Guido Di Leone è stato il primo a confrontarsi con i cittadini domiziani, in due distinti incontri, uno presso la frazione di Baia Felice ed un altro a Baia Sud. Incontri che sono stati una sorta di “sfogatoio” degli atavici problemi sopra descritti e che rendono “pesanti” le ferie di tanti piccoli proprietari, i quali in più occasione hanno dato inizio a vere e proprie manifestazioni di isterismo collettivo social su alcuni problemi richiamati da articoli di stampa o post di cittadini singoli. L’incontro di Di Leone con i domiziani, è stato per alcuni tratti pacato, ma in alcuni momenti ha generato veri e propri momenti di imbarazzo per il candidato sindaco. Specialmente nell’occasione dell’incontro a Baia Felice, quando alcune persone hanno toccato l’argomento delicatissimo dei tributi esosi versati a fronte di scarsissimi o inesistenti servizi. Non sono per niente piaciute le prese di posizione di due dei candidati della lista “Noi per Cellole”: prima di Giovanni Iovino il quale ha provato a scusarsi dell’inefficienza adducendo le motivazioni alla scarsa rimessa di denaro che proveniente dallo stato centrale; poi, peggio è riuscito a fare l’altro candidato Modesto Verrengia il quale ha acceso un vero e proprio battibecco con alcuni residenti ai quali, dimostrando un tantino di spocchia, ha anticipato loro che in assenza di una programmazione  e di una rendicontazione per il quinquennio niente si potrà pensare per gli investimenti sulla costa; alché, gli è stato rinfacciato il continuo spendere per abbellire ed ammodernare Cellole centro con i soldi dei tributi di Baia Domizia che viene vissuta per sessanta giorni l’anno pagando per dodici mesi tributi più altri dei residenti cellolesi.sessa 1 ELEZIONI A CELLOLE: ENTRAMBE LE LISTE FAVORITE NON CONVINCONO I “DOMIZIANI”

Ad onor del vero, quello di Modesto Verrengia è stato un battibecco supponente ed inopportuno in una fase di campagna elettorale delicata come quella attuale, dove anche il singolo voto potrebbe spostare gli equilibri a favore di uno o dell’altro schieramento; conferma dell’inopportunità è stata la faccia notevolmente imbarazzata del candidato Sindaco Di Leone.

compasso ELEZIONI A CELLOLE: ENTRAMBE LE LISTE FAVORITE NON CONVINCONO I “DOMIZIANI”Cristina Compasso non è stata da meno; pur non presentandosi in prima persona al confronto con i cittadini domiziani, ha pubblicato un post dal titolo: “puntiamo su Baia Felice”. Lo ha fatto qualche ora dopo che Di Leone e soci erano passati da Baia Felice ed avendo anche lei colto l’imbarazzo del suo contendente, ha pubblicato strumentalmente – con quel tocco di ruffianeria che solo noi donne sappiamo avere – il suo post per cercare di circuire gli abitanti di Baia Felice e segnare gol nel campo avversario, infatti la lista Di Leone conta di ottenere un buon risultato nella Baia avendo candidato un imprenditore del posto molto conosciuto, Giuseppe Ponticelli.sessa 2 ELEZIONI A CELLOLE: ENTRAMBE LE LISTE FAVORITE NON CONVINCONO I “DOMIZIANI”

C’è da dire però, che il post della Compasso non è stato molto gradito, infatti i commenti a margine, letti in giro per tutte le pagine facebook sulle quali è stato condiviso, avevano tutti lo stesso tenore di derisione da un lato e di stanchezza dall’altro, per la ripetitività delle solite parole ascoltate in tutte le campagne elettorali e tanti le hanno rinfacciato il fatto di non aver fatto nulla di nuovo per le baie nel periodo nel quale è stata sindaca di Cellole; anzi in tanti hanno testimoniato un peggioramento sensibile tra la sua gestione e quella – seppur fugace – del suo predecessore Barretta.

Insomma anche la Compasso ha fatto un bel buco nell’acqua, nel tentativo di aggraziarsi i cittadini domiziani con diritto di voto.

La stanchezza di questi cittadini è palpabile, ed è montata esponenzialmente in questi ultimi anni nei quali hanno preso il sopravvento le piazze virtuali ed i confronti e le condivisioni dei problemi via facebook, per cui è difficile oggi per un amministratore locale scappare dalle proprie responsabilità come si faceva sempre nel passato. C’è da scommettere che chi dei due candidati riuscirà ad essere più convincente sullo sviluppo socio-ambientale della fascia costiera, sarà colui che segnerà la differenza alle prossime elezioni comunali, in quanto sembra che tra i cellolesi “purosangue”, gli equilibri siano abbastanza ben bilanciati.

Quindi forza e coraggio, siete chiamati ad osare ogni oltre immaginazione per lo sviluppo e la salvaguardia di Baia Domizia, non solo da chi lì vi possiede un bene immobile, ma anche e soprattutto dai giovani cellolesi che hanno il diritto di trovare in Baia Domizia la risorsa necessaria al loro sostentamento e l’ancora che gli impedisca di dover emigrare per lavorare.