REGIONALI, SANTILLO (NOI CAMPANI): LETTERA APERTA AGLI ELETTORI

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%name REGIONALI, SANTILLO (NOI CAMPANI): LETTERA APERTA AGLI ELETTORICASERTA – Gianluigi Santillo si schiera con Mastella-Noi Campani nelle elezioni regionali. Questo il suo comunicato: “Mi sento di dover condividere con Voi una serie di riflessioni da quì al giorno del voto, quasi imminente. Iniziamo da questa che riguarda in particolare l’alto casertano:

Cari concittadini, amiche ed amici,

Vi scrivo ancora una volta per chiedervi sostegno e supporto in un momento che può segnare la svolta per un intero territorio, che da troppi anni registra la mancata rappresentanza politica e amministrativa nel Consiglio Regionale della Campania, unico luogo deputato alla programmazione e al vero rilancio economico e sociale. Un territorio ricco di valori, bellezze naturali, tradizioni e di un capitale umano ineguagliabile se rapportato ai successi che i nostri concittadini (giovani e meno giovani) hanno conseguito e continuano a conseguire in Italia e all’Estero, grazie alla forza e alla perseveranza di chi partendo dal basso può avere, mettendo a frutto le esperienze e gli insegnamenti di genti che non si sono mai arrese alle avversità e alle difficoltà, generate da chi da tempo ci considera dei numeri o semplici pedine di scambio, ai soli fini elettorali.

La mia candidatura vuole essere un momento di rottura con i tanti candidati di altri territori provinciali, che naturalmente appena dopo la competizione elettorale spariranno come nuvole dopo un temporale, lasciandoci ancora una volta a rimuginare su quanto si poteva fare e non si è fatto; tuteleranno e programmeranno ingenti risorse per i loro territori, dove hanno innalzato roccaforti campanilistiche, considerandoci ancora una volta “i montanari del Matese”, terra di conquista, con semplici promesse elettorali, che sappiamo mai si realizzeranno. Quello che più mi fa rabbia è vedere amministratori locali e semplici cittadini lasciarsi coinvolgere alla ricerca della preferenza per politici e candidati così detti di “razza”, a cui affidare il proprio destino solo perché sono forti dei voti di aree ad alta densità abitativa; pertanto ci esortano a non considerare i rappresentanti locali, anzi ci denigrano e ridono di noi, per come è facile attrarre consensi in un territorio che non ha bisogno nemmeno della presenza fisica, perché basta motivare l’amico dell’amico che racconterà delle innumerevoli promesse ricevute per se stesso e per gli altri, da realizzarsi non appena dopo il momento elettorale, perché questo è il momento di votare e poi si vedrà…

Io penso che in questa strana e per certi versi assurda campagna elettorale, contraddistinta dalle preoccupazioni, non solo “del fine mese”, ma anche di questo subdolo virus che ci lascia frastornati e sbigottiti tra restrizioni e incertezze sul futuro, potrebbe indurci a non partecipare ad una delle competizioni elettorali più importanti degli ultimi decenni; situazione questa che può solo rafforzare chi politicamente ha già deciso, anche per Noi, sulla spartizione personalistica di risorse da assegnare ad amministrazioni e territori, che sicuramente ci vedono già esclusi. Penso da sempre che i cittadini devono pretendere di più dai propri rappresentanti, devono avere la convinzione di essere i veri protagonisti della scena politica ed elettorale, delegando sviluppo e innovazione, con un mandato a termine che può essere rinnovato solo se le risposte sono state concrete ed esaustive. Dobbiamo sdoganare il concetto che ognuno pensa al proprio “orticello” e rilanciare con convinzione quanto ci ha insegnato la storia: che le vere rivoluzioni economiche e sociali nascono dal basso, dalla compattezza dei popoli che dando voce ai propri rappresentanti sovvertono i sistemi consolidati, per riappropriarsi dei propri diritti (e non solo dei doveri imposti), che prima di tutto restituiscono dignità sociale tramite il lavoro e il reddito che ne deriva.

Ormai è risaputo che in polita l’unico dato che conta sono i numeri e i numeri dicono che l’Alto Casertano o il solo Ambito della Comunità Montana del Matese è costituito da 17 Comuni, con una popolazione residente di circa 40.000 abitanti, dove gli aventi diritto al voto sono circa 25.000 abitanti, come un quartiere mediamente popolato delle città con alto tasso di densità abitativa; quindi l’unica nostra forza è fare squadra. Per me fare squadra significa sposare le istanze di un territorio e rappresentarle nei piani alti della politica, con la forza di chi non mette solo la propria faccia ma la faccia di un intero territorio che per una volta si vuole contraddistinguere e riscattare con la compattezza e la vera speranza di essere rappresentati con vigore istituzionale, senza indugi o false speranze, ma con la concretezza di vivere insieme non solo le problematiche, ma una volta per tutte le gioie di una riscossa Politica e Sociale, attuabile con un Piano di Azione condiviso in grado di rilanciare le Zone Industriali già infrastrutturate ma completamente vuote e abbandonate, puntando con vigore al Turismo Rurale e alle filiere corte nel settore agro – alimentare, senza trascurare il rilancio delle infrastrutture pubbliche, vero valore aggiunto per la fruibilità dell’intero territorio.

Con questo mio scritto oltre a fare il punto della situazione sul dato politico/elettorale che si ripercuote sulla vita economica e sociale di cittadini, famiglie e operatori economici del Nostro territorio, Vi esorto a sostenermi con il Voto, in una battaglia che premierà solo i vincitori senza lasciare spazio ai vinti.
Il Vostro voto è fondamentale, per attuare un Piano di Sviluppo già messo a punto da un nutrito gruppo di professionisti, imprese e personalità della società civile, sostenuto e stimolato dall’amico Consigliere Regionale uscente Onorevole Luigi Bosco e dall’Egregio amico Onorevole Clemente Mastella, sulla scorta del vicino “modello Benevento”, che anni fa ha avviato un processo di riconversione e innovazione dei propri processi economici, sociali e produttivi, incentivati da una filiera istituzionale, capace di fronteggiare le avversità che si sono presentate, con il vigore che solo il popolo Sannita da sempre ha messo in campo nei momenti storici che contano.

Saluto con affetto, tutti quelli che hanno dedicato pochi minuti del loro prezioso tempo a leggere e riflettere attentamente sulle considerazioni esposte, con la speranza che questa unione d’intenti possa crescere e consolidarsi in questi giorni di fondamentale importanza per la crescita economica e sociale di un territorio e della sua popolazione residente, che per una volta tanto può essere fiera dei propri rappresentati politici, perché li ha sostenuti non solo come conoscenti, ma con la convinzione di sposare un programma di rilancio che parte dalle aree industriali fino a raggiungere la filiera agro – alimentare che da anni cammina di pari passo con il settore del turismo rurale e dei servizi ad esso collegati.

Dobbiamo fare presto, non possiamo più aspettare, siamo Noi i soli protagonisti del nostro destino, abbandoniamo le chimere e camminiamo insieme nel presente guardando al futuro, dove i nostri figli potranno scegliere tra una moltitudine di opportunità per la loro vita lavorativa e professionale, senza dover chiedere a chi ci vuole schiavi dei loro giochi di potere, per essere liberi e fieri nell’affrontare le proprie ambizioni e legittime aspirazioni”.