(f.n.) – Ci ostiniamo a sostenere che la campagna elettorale, per quanto sia scaduta nei modi, nei contenuti e nello stile, dovrebbe essere una cosa seria e non una corsa sgangherata a chi occupa per primo, abusivamente, gli spazi vietati, per incollarci il proprio manifesto. Sarà forse difficile da credere, ma la correttezza del candidato si vede anche da queste cose e non serve a nulla dichiarare, sbattendosi il petto e magari fare anche gli offesi dell’ultim’ora: “non so niente, non sono io che mi occupo di queste cose!”…Sbagliato…le regole si stabiliscono fin dal primo momento e vale sempre e per tutti, la norma non scritta, ma stampata a fuoco nella mente e nel cuore delle persone intellettualmente oneste: “la mia libertà finisce dove inizia la tua”. E saltando oltre i manifesti e loro collocazione, che sono sempre la pietra dello scandalo di ogni competizione elettorale, arriviamo nella zona protetta dei candidati cosiddetti furbetti…quelli che utilizzano tutti gli stratagemmi messi a disposizione da internet, sicuri del fatto che, quando si saranno attivati tutti i sistemi di protezione e salvaguardia della privacy e si saranno bloccate tutte le incursioni elettorali e piratesche sui vostri siti o sulla vostra pagina facebook, la campagna elettorale sarà terminata ed essi avranno ricevuto il massimo vantaggio con il minor costo. Applausi per i furbetti che compaiono a tradimento, appena clikki sul tuo sito e ti prendono per i fondelli con la loro espressione, in bilico tra il molestatore di galline che anche questo carnevale l’ha fatta franca ed il coatto che non riesce, neppure dopo due ore di messa in posa, ad essere diverso da quello che è. Siate seri e l’invasione di campo flash, fatela a casa vostra passando dalla cucina al bagno, perché…ed anche questo sarà difficile da credere…il sistema di guadagnare consenso con l’inganno a qualsiasi livello, è stata la causa principale del nostro fallimento politico, sociale e culturale. Siate seri. Hasta la vista!