(f.n.) – È quanto mai opportuno verificare le notizie, le soffiate, i messaggi…onde evitare di prendere cantonate, sia pure in buona fede. Inoltre, indulgere alla verifica, offre la possibilità di apprendere qualcosa di nuovo, sui meccanismi dell’organizzazione del Servizio 118 e soprattutto sui tempi e sulle abitudini…e perché no, persino sulla “fifa blu” che sovente, staziona all’origine delle diposizioni del comandante in capo, della centrale operativa…ispirate al mantra: “partire, partire sempre, partire sempre e comunque…accussì stamm tranquill!” E verifica oggi verifica domani, apprendiamo che quando si parla di sanificazione, non tutti intendono la stessa cosa… E quando scattano le misure di sicurezza e parte la campagna per arginare il contagio da Covid 19, attraverso il controllo di tutti coloro che rientrano dall’estero, non è detto che, come si dice ad Oxford, “il pesce non puzzi dalla testa” e che talvolta non siano proprio coloro che, più di altri, dovrebbero essere rigorosi nel rispetto delle regole, ad infrangerle. Un esempio?, pare che un medico della Centrale Operativa del 118, appena rientrato dalle ferie in Grecia, abbia ripreso regolarmente servizio, senza essere sottoposto ad alcun controllo e quando si è presentato alla postazione del 118, peraltro “regolarmente” senza mascherina, avrebbe risposto alle domande stupite dei colleghi, “leggermente in allarme”, di essere stato autorizzato a prendere servizio, direttamente dal responsabile del 118…Il medico si sarebbe infatti, sottoposto al tampone, soltanto il giorno dopo il suo arrivo in Italia ed in contemporanea alla ripresa del suo lavoro alla Centrale Operativa. E’ appena il caso di sottolineare che, se non fosse stato un soggetto a rischio, non si sarebbe sottoposto al tampone ed acclarato che era un soggetto a rischio, ci chiediamo per quale motivo, dal momento del suo arrivo, sia andato in giro facendo il potenziale untore, peraltro legittimato dalla faciloneria del dirigente… Fortunatamente il tampone è risultato negativo ma… a voi sembra normale sfidare la sorte? Ma non finisce qui poiché …di medici originali in giro ce ne sono parecchi, come quello che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha giocato a fare la primula rossa…I fatti: ieri sera è stata allertata la postazione 118 di Castelvolturno per un Covid 19 conclamato presso Villaggio Coppola. L’equipaggio, dopo l’intervento ha lasciato il paziente a casa in quarantena, dal momento che aveva già effettuato il tampone con esito positivo e si è recato presso la Misericordia di Caivano per la sanificazione del mezzo e del personale. L’addetto alla sanificazione notava l’assenza del medico, che era stato a contatto col paziente positivo…ma le indiscrezioni ventilano che il medico si sarebbe rifiutato di sottoporsi alle operazioni obbligatorie, previste dai protocolli ed oggi sarebbe di nuovo operativo. Abbiamo pensato di chiedere conferma o smentita della vicenda, alla Misericordia di Caivano…Dopo una certa resistenza da parte del centralinista, siamo riusciti a parlare con un tecnico, che ci ha illuminato sulla prassi…Dopo aver dichiarato che non sapeva nulla del medico primula rossa, ha aggiunto che la sanificazione, talvolta impropriamente intesa come qualcosa di differente da ciò che è, consisteva, nel caso in questione, nella dismissione dei Dpi presumibilmente infetti e la loro sostituzione, dopo di che l’equipaggio ripartiva. E la faccenda del medico “assente” come si spiegava?, il tecnico sosteneva che, poiché i medici sono dipendenti dell’Asl, molti di essi qualche volta, decidevano di andare a dismettere i Dpi e a sostituirli presso la sede Asl di Aversa, mentre il resto dell’equipaggio si recava a Caivano…Ovviamente, quando tutti si erano cambiati e sanificati, ripartiva il giro e l’ambulanza a sua volta sanificata, si avviava con l’equipaggio, per rispondere alla eventuale chiamata, ma prima di arrivare sul posto, doveva passare da Aversa a prendere il medico, che aveva preferito andarsi a cambiare in quella sede… Alla domanda se questo ambaradan, non fosse una strana perdita di tempo a discapito del servizio, il tecnico rispondeva, giustamente, che la Misericordia non ne era responsabile…A noi sembra strano che un medico dopo aver collaborato con un equipaggio nel soccorrere un malato, decida di andare a cambiarsi da un’altra parte…A noi, per la verità, sembrano strane un bel po’ di cose ma soprattutto la gestione del tutto…Hasta la suerte!