NELLA TAPPA DOMIZIANA DEL TOUR DEL SEN. SALVINI, POCHI PRESENTI, POCHE MASCHERINE E TANTI SELFIE!
– di Salvatore Zinno – 
E’ stata una bella occasione di festa la tappa di ieri a Baia Domizia dell’impegnativo tour elettorale campano del Senatore Matteo Salvini…con qualche però.
È venuto a Baia Domizia a prendere un rinfrescante bagno di mare il Senatore milanese, l’uomo del “prima gli itagliani” a prescindere, colui che in qualsiasi regione si voti, si presenta come la “persona attesa” capace di raddrizzare le storture ataviche messe assieme da quegli sciagurati degli amministratori precedenti, chiunque essi siano stati. Come anche nel recente caso dell’Emilia Romagna, regione amministrata benissimo che non ha voluto essere governata dalla lega e non stavano per niente attendendo lui.
Anche nel brevissimo comizio domiziano, i concetti espressi sono stati sempre uguali, un monotono copia e incolla nel quale viene cambiato solo il nome della località, della regione o dei nemici occasionali a cui “sparare” (politicamente).
Prima i campani, perché ci troviamo in Campania – ma sarebbe stato prima i Molisani, se fosse stato in Molise, oppure prima i calabresi se si fosse trattato della Calabria –; le case popolari prima agli italiani e poi agli “altri”; e in ultimo la perla rara, il colpo del fuoriclasse: il mare della Campania torni ad essere dei campani.
Scusi Senatore Salvini, a proposito di questa sua ultima affermazione, Lei è in possesso di qualche atto notarile che trasferiva la proprietà del demanio marittimo campano a qualcun altro? Sa, chiedo per i campani…
Boutade a parte, probabilmente il concetto che voleva esprimere il Senatore, e che magari avrebbe dovuto “limare” con un pochino di attenzione in più, è che alcune zone della costa campana sono frequentate in maniera abbastanza massiccia da comunità di stranieri, comunitari e non comunitari, i quali vengono troppo spesso lasciati vivere nel degrado – soprattutto dai sindaci di quelle comunità – procurando difficoltà socio-ambientali.
In ciò Salvini probabilmente voleva riferirsi a quello che succede nella vicina Mondragone con i famosi “palazzi Cirio”, abitati da una numerosa comunità bulgara, protagonista nelle settimane scorse di un focolaio di Covid-19. Di questa problematica fu investito proprio il Senatore Salvini e fu portato sul posto dai suoi “ascari” locali, che gli raccontarono tutto il peggio che si poteva raccontare mettendo giustamente sul banco degli imputati l’amministrazione di centro-sinistra mondragonese…salvo poi dimenticarsi di raccontare che i bulgari lì ci vivono da decenni, anche quando il sindaco era un attuale ascaro salviniano.
Tornando a Baia Domizia, noi che abbiamo vissuto l’evento, possiamo decisamente raccontarvi che i presenti erano davvero pochini; al netto dei giornalisti, poliziotti in borghese e in divisa, fotografi, accompagnatori di questo o quel candidato, lacchè, ascari e candidati regionali e comunali, di supporter leghisti se ne contavano appena una cinquantina…ed tutto verificabile dai numerosi video postati in rete proprio dai numerosi candidati leghisti presenti.
Per cui al caudillo padano, fallito il bagno di folla non è restato altro che sfoggiare un costumino a righe ed immergersi nelle italiche acque accompagnato da scroscianti applausi all’atto del suo tuffo seguito da tre o quattro bracciate. Se non fosse stato per le immagini a colori, sembrava quasi di seguire un cinegiornale dell’istituto LVCE che raccontava le doti natatorie di un “dannato” personaggio di qualche decennio fa.
Ovviamente, il bagno è stato goduto dopo aver esercitato lungamente il rito del selfie, durante il quale: di distanziamento sociale e di mascherine protettive se ne sono viste davvero pochine. Ma si sa, il Senatore è così, è uno a cui piace il contatto con la sua gente e la sua gente deve poterlo toccare, vivere, palpare e forse – speriamo di no – infettare!
Comunque, mettendo da parte i selfie, gli abbracci, i baci e le villiche nuotate…il comizio agostano del Senatore balneare, ha assunto anche una piega a tratti imbarazzante se non perfino comica.
Il discorso del Senatore, come detto, si è incentrato sui soliti cattivoni stranieri che delinquono, che ci rubano il lavoro, le case popolari, stuprano, scippano e via di amenità simili; quindi un discorso centrato sulla “legalita” e sul rispetto delle leggi.
Peccato che all’inconsapevole Senatore, nessuno ha detto che il luogo che lo ospitava, non più tardi di un mesetto fa, è stato oggetto di sequestro da parte dei Carabinieri – noti bolscevichi al soldo del PD – per aver realizzato strutture abusive su suolo demaniale…ma come è possibile, i leghisti lì a parlare di legalità e il padrone di casa (itagliano) è un abusivista?
Ma dove lo avete portato il povero Salvini?
Cari miei, questi sono i risultati che si ottengono quando ci si affida nelle mani dei propri “manipoli”…opps, militanti, desiderosi solamente di compiacere il capo…e pure questo sembra un “film già visto”. Ma tant’è!
È mai possibile che i vari: Cantalamessa, Mastroianni, Piccerillo, Zinzi, Luise e compagnia cantante presenti all’evento, non abbiano fatto nulla per evitare la figuraccia al loro idolo? Vabbè, direte, ma loro mica sono di Baia Domizia, che ne sanno se uno costruisce abusivamente o meno. Vero, ma nessuno di loro ha avuto l’acume di rivolgersi ai propri referenti locali, anch’essi perfettamente schierati alla manifestazione, per far sì che l’organizzazione fosse ineccepibile e il Senatore non potesse essere colto alcuna polemica (come la nostra legittima). I coordinatori locali, che vivono baia Domizia e che certamente hanno contribuito a scegliere la location dove il Senatore potesse immergere le sacre membra nelle spumose acque, non li leggono i giornali, non sanno che il 14 luglio scorso i carabinieri della Compagnia di Sessa hanno contestato vari reati di abusivismo edilizio al titolare dello stabilimento balneare che ha offerto il proscenio a Salvini?
Pasquale Zannini e Giacomo Megale, rispettivamente coordinatori della lega a Cellole e Sessa Aurunca, oltre ad applaudire il capo e fotografarsi sorridenti e adoranti al suo cospetto, che utilità hanno per il partito?
In conclusione, al Senatore Salvini ed al suo entourage campano, una domanda la vogliamo porre: nel caso relativo allo stabilimento balneare di Baia Domizia che ha costruito vari gazebo, una piscina e un chiosco, abusivamente in area demaniale, come si pone la Lega, vale sempre il principio di legalità oppure no?
Speriamo che non ci venga risposto con il solito refrain del “prima gli itaGliani”
