CASAGIOVE – “Dalle finestre e dai balconi – dichiara il candidato sindaco Giuseppe Vozza – abbiamo ammainato a malincuore le nostre bandiere con il simbolo di Casagiove Coraggiosa perché ce lo impone una legge del nostro Stato.
- Domenica scorsa abbiamo comunicato questa intenzione a tutti i nostri aderenti e simpatizzanti. Attraverso un comunicato ufficiale reso pubblico è stata avvertita di ciò tutta la cittadinanza e pertanto anche i responsabili della lista nostra concorrente. Qualora ancora ci fosse qualche cittadino che in luogo aperto al pubblico espone il simbolo o nomi di candidati di Casagiove Coraggiosa è invitato caldamente a rimuovere questo materiale perché la legge lo vieta.
- Ancora oggi sono presenti sui balconi e sui muri delle abitazioni grandi striscioni di una lista presentatasi ufficialmente alle elezioni comunali e di candidati alle elezioni regionali. Questa forma di propaganda nei 30 giorni precedenti il voto è illegale ed è sanzionabile amministrativamente con una pena pecuniaria.
- Sabato scorso 22 agosto, giorno in cui è iniziata ufficialmente la campagna elettorale, Casagiove è stata invasa di manifesti elettorali affissi illegalmente in spazi non consentiti. Attraverso un esposto abbiamo subito segnalato al Comandante della Polizia Municipale e al Commissario Prefettizio questo illecito. Dopo quattro giorni i manifesti non sono stati né rimossi, né coperti e non sappiamo se sono state irrogate le sanzioni previste dalla legge.
- Crediamo nel dialogo. Nella giornata di ieri al fine di garantire un sereno svolgimento della campagna elettorale, in un clima di indispensabile reciproco rispetto, nella piena osservanza dei principi costituzionali e delle norme vigenti, abbiamo chiesto al Commissario Prefettizio la convocazione di una riunione tra i rappresentanti delle Forze dell’Ordine ed i delegati dei partiti e movimenti politici partecipanti alla competizione elettorale che hanno fatto richiesta di utilizzare spazi di propaganda elettorale. Siamo sicuri che questa nostra sollecitazione sarà accolta quanto prima.
- Grazie a Dio viviamo ancora in uno Stato di diritto. Se il dialogo non porterà i suoi frutti, non tollereremo forme di arroganza da parte di chi crede d’essere già al potere e al di sopra della legge. Non resteremo in silenzio di fronte all’inerzia di chi preposto a livello comunale a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, non assolve ai suoi doveri istituzionali.
Grandi uomini e donne come Ghandi, Martin Luter King, Nelson Mandela, Nadia Murad ci hanno insegnato che di fronte all’arroganza non bisogna solo astenersi dalla violenza – anche un codardo lo può fare –, ma opporvisi con le “armi” della non-violenza che sono diplomazia, dialogo ma anche mobilitazione delle coscienze e dei corpi”.