CASTEL VOLTURNO. Il fenomeno della prostituzione è una piaga senza fine per l’intero litorale domitio.
In qualsiasi orario della giornata, i clienti, incuranti delle ripercussioni sociali che i loro comportamenti possano avere, finanziano l’intero sistema. Atteggiamenti gravi per i quali Antonio Luise, consigliere comunale al suo secondo mandato e candidato alle prossime elezioni regionali nella lista “Lega Salvini Premier”, ha rischiato di perdere la vita il 2 aprile del 2018: “In prossimità dell’ingresso del Golden Tulip (Domitiana), fui coinvolto in un terribile incidente. Un cliente di una prostituta frenò improvvisamente con la propria automobile, inducendo un furgone immediatamente retrostante a spostarsi sulla corsia di sinistra. Io ero in fase di sorpasso e mi ritrovai stretto violentemente contro lo spartitraffico. Sia io che il conducente del furgone, fummo trasportati al pronto soccorso, riportando trauma cranico e diverse lesioni. Comportamenti stradali del genere sono consuetudine in zone come le nostre, in cui è possibile trovare delle prostitute a distanza di pochi chilometri l’una dall’altra. E’ necessario intervenire non solo per contrastare il fenomeno della prostituzione sul territorio, ma anche per garantire la sicurezza stradale, tema a me assai caro”.
Un problema che il titolare dell’omonima agenzia immobiliare (avente sedi in Castel Volturno – Loc. Baia verde, Pinetamare, Centro Storico – e Napoli) riconduce ad un fattore specifico: “Non è una questione di mentalità, piuttosto di controlli non sufficienti. Considerando che, alla base di tale fenomeno, ci sono delle vere e proprie organizzazioni criminali, solamente la presenza delle forze armate può annichilirlo, quanto meno limitarlo il più possibile. C’è da considerare anche un altro aspetto, ovvero quello dei locatori che concedono in locazione i propri immobili, pur consapevoli delle attività che verranno svolte al loro interno. In tal caso, è necessario intervenire”.
Monitoraggio del territorio che diventa ancora più importante se si valuta la fase storica corrente in relazione al COVID-19: “I rischi sanitari legati all’attività di prostituzione sono chiaramente amplificati. La mia proposta di intensificare le forze armate si ricollega anche a questo aspetto, poiché il controllo è funzionale a limitare il contagio di diverse malattie, tra cui, attualmente, anche il virus. Negli anni, il Comune e le Istituzioni locali sono state lasciate sole; un motivo per il quale ancora oggi la nostra realtà soffre la problematica. I bambini sono vittime e spettatori inconsapevoli di ciò che si ritrovano tutti i giorni davanti agli occhi. Contrastare il fenomeno significa anche tutelare l’innocenza e l’ingenuità dei più piccoli che, turbati dal contesto, subiscono influenze negative. Conseguenze riguardanti anche le donne, a prescindere dall’età, che sono costrette a scendere in strada. Il mio monito mira alle organizzazioni che si muovono dietro alla prostituzione e non ai singoli che, invece, devono essere indirizzati verso un percorso di reinserimento ad hoc”.
Antonio Luise lancia un chiaro messaggio a chi deve cooperare per combattere il fenomeno: “Se da un lato vi è la necessità dell’aiuto dello Stato centrale, in modo particolare delle forze armate, dall’altro è necessario anche un supporto locale che passa attraverso associazioni sociali e parrocchiali. Queste ultime sono già attive concretamente. In ogni caso, deve esserci un impegno della collettività al fine di interrompere definitivamente questo circolo vizioso, perdurante da anni e spina nel fianco del nostro territorio”.