ALTRO IMPORTANTE PASSO AVANTI NELL’ASSISTENZA AI TRAPIANTATI/TRAPIANTANDI DI ORGANI!

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DEFINITIVAMENTE APPROVATO DALLA DIREZIONE GENERALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA REGIONE CAMPANIA IL P.D.T.A. (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) DEL FEGATO80001165 1585652274907823 7705327644358737920 o scaled ALTRO IMPORTANTE PASSO AVANTI NELLASSISTENZA AI TRAPIANTATI/TRAPIANTANDI DI ORGANI!

A breve  seguirà quello del rene, peraltro già’ “licenziato” dall’apposito tavolo tecnico e, poi, anche quello del cuore.
I prossimi, ulteriori impegni, si accompagnano ai lusinghieri ringraziamenti pervenuti all’AITF da parte del Dott. Antonio Corcione, responsabile del CRT (Centro Regionale Trapianti) della Campania, per il fattivo contributo di merito offerto ai lavori del tavolo tecnico attraverso un puntuale elaborato scritto dal nostro sodalizio che, in tale circostanza, è stato condiviso anche dai nostri colleghi napoletani all’atto della presentazione nell’apposito tavolo.

“Tavoli tecnici che, giova evidenziare, – dichiara Franco Martino – hanno svolto un immane lavoro sotto l’attenta e meticolosa regia del prefato dott. Corcione, che ha fatto di questo obiettivo un vero punto d’orgoglio personale. Egli, infatti, coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, i dottori Enzo Del Giudice e Pierino Di Silverio, ha  chiesto e ottenuto la partecipazione dei direttori dei centri trapianto della regione, unitamente ad eminenti epatologi, nefrologhi e cardiologi dell’intera sanità Campana. A tutti costoro, intanto, unitamente all’accennata D.G. per la tutela della salute, nelle persone  dell’Avv. Antonio Postiglione, delle Dott.sse Mariarosaria Romano e Cinzia Rea,vanno rinnovati i nostri più sentiti ringraziamenti per questo primo risultato raggiunto.”

“Questo obiettivo costituisce certamente un grande passo avanti del sistema trapiantologico nella nostra regione e della stessa assistenza ai trapiantati/trapiantandi di organi, nel quale l’AITF casertana ha investito molto delle proprie attività – prosegue il dott. Martino – prove ne sono le frequenti partecipazioni ai vari tavoli tecnici e politici che si sono realizzati in tutti questi mesi, fino al noto, grande,convegno di fine anno scorso, incentrato proprio sui PDTA dei trapiantati. Esso non chiude, però, definitivamente la questione. Il suo contenuto non soddisfa completamente le esigenze di pazienti fragili quali sono i trapiantati e, a nostro avviso, dovrà essere ulteriormente migliorato. Confidiamo, infatti, che a conclusione del previsto primo periodo di applicazione, allorquando gli stessi tecnici del CRT, ai quali spetterà di verificare lo stato dell’arte del percorso e la stessa sua completa attuazione, prenderanno atto che sarà davvero necessario rimetterci mano per aggiustare ulteriormente delle cose.”.