GIÀ VISTO

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      –         di Alessandro Barbieri       –                   

ALESSANDRO BARBIERI GIÀ VISTOPer scrivere, ne sono consapevole, ho bisogno di uno spunto, una provocazione che provenga dal mondo reale.

Nell’ultimo periodo sembra non accada più nulla che valga la pena commentare.

La stazione dei Carabinieri di Piacenza, verbali inventati, colpevoli lasciati andare via ed innocenti arrestati con finte prove?

Già visto.

La conferenza stampa del magistrato di turno che rassicura tutti sulla reazione dello Stato?

Già visto.

L’ennesimo cambio di partito dei vari candidati che si schierano con chi vince, abbandonando gli ideali che avevano coltivato sino a pochi minuti prima?

Già visto.

Le fake news sul coronavirus, pseudo scienziati che propinano ricette miracolose?

Già visto.

Il politico che presenta un piano elettorale roboante, ricco di promesse di dazione di denari a tutta la “fascia di ascolto”?

Già visto.

Ma che noia.

Sempre le stesse cose, sempre gli stessi scandali, sempre le stesse promesse, sempre le solite ruberie ed inefficienze.

Adesso aspetto per Ferragosto l’operazione delle forze dell’ordine “estate sicura”, con comunicati stampa recanti numeri di arresti, fermi e multe; l’intervista all’amministratore pubblico che declinerà i grandi progetti per la fase autunnale; il solito scandaletto dei giornali gossippari; etc.

Per fortuna che la testata che mi ospita non si lascia andare a queste trite liturgie.

Grazie ai loro giornalisti scopro che esiste anche una realtà diversa, provocatoria e degna di essere raccontata.

Senza remore ed infingimenti.

Senza fare sconti a nessuno, limitandosi a fare bene il proprio mestiere ed ospitando persone con idee ed opinioni diverse (alcune per me veramente incomprensibili).

Una “normalità”, questa, che non colgo da altre parti ma che mi tiene vivo, mi fa ragionare e vedere il mondo – quello che mi gira intorno – con gli occhi anche degli altri (anche di quelli che non comprendo!).

Tre anni vissuti bene quelli di Appia Polis.

Un’esperienza che – spero – possa essere presto foriera di nuove realtà dell’informazione.

Anche queste mai viste in precedenza!