Oggi, vigilia di Ferragosto, gli operatori dell’emergenza in provincia di Caserta ancora non hanno ricevuto il rimborso spese mensile, rimborso che si aggiunge alle altre mensilità che il governatore della Misericordia di Caivano trattiene senza motivo: si tratta di soldi pubblici che l’Asl eroga alla suddetta associazione mensilmente oltretutto non più come associazione ma come cooperativa che dovrebbe avere l’intero personale legalmente contrattualizzato ma che continua a pagare come Volontari.
Intanto, mentre ai vertici di chi gestisce il 118 c’è chi beatamente si gode le vacanze, gli operatori continuano a garantire il servizio emergenza senza alcuna tutela e per di più senza “soldi”. Anche se i responsabili principali di questa ignobile situazione sono i vertici dell’Associazione, nessuno può chiamarsi fuori, dalla direzione dell’ASL al responsabile del 118 per finire ai politici attualmente in campagna elettorale e sempre così attenti quando si tratta di individuare un problema da attenzionare e sul quale spargere promesse di risoluzione immediata. Evidentemente la vicenda relativa ai diritti negati agli operatori volontari del 118 è troppo scottante e troppi sono stati i silenzi convenienti che l’hanno accompagnata …probabilmente nessuno considera conveniente turbare certi equilibri.
IL risultato è che la mancanza di rispetto verso queste persone che ogni mese hanno scadenze da pagare e famiglie da mantenere è a dir poco vergognosa. Di tutto ciò sono stati messi al corrente anche alcuni esponenti politici come Giampiero Zinzi e Valeria Ciarambino), mentre il presidente della commissione Sanità Stefano Graziano più volte interpellato, tace. “Se in questi giorni particolarmente “caldi” – si legge in una nota -dovessero esserci problemi o manifestazioni da parte di alcuni operatori come quella del collega Wladimiro Menale, la gente deve sapere di chi è la colpa.”