TERRA DEI FUOCHI, FERILLO: “LA SITUAZIONE STA PRECIPITANDO NELL’INDIFFERENZA GENERALE”

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Angelo Ferillo TERRA DEI FUOCHI, FERILLO: “LA SITUAZIONE STA PRECIPITANDO NELL’INDIFFERENZA GENERALE”Angelo Ferillo, fondatore e presidente dell’Associazione “Terra dei Fuochi” si è fatto promotore dell’ennesima denuncia relativa alle gravissime condizioni in cui, è il caso di dire, “ristagna” la Terra dei Fuochi, rilevando come le informazioni agli organi di stampa non riflettano la realtà. “Rispetto alla “Cabina di regia” istituita negli scorsi anni proprio dalla PdCM con protocollo tra Prefetture, Regione e Comuni, abbiamo riscontrato in modo circostanziato che i dati sui roghi non sono affatto “diminuiti drasticamente” come riportato recentemente dagli organi di stampa e senza smentita dei ministri Costa e Lamorgese men che meno del governatore De Luca, bensì addirittura sono aumentati rispetto a quelli dei governi precedenti>>. – In sintesi – continua Ferrillo: <<Ai numeri di pronto intervento 112, 113 e 115, il più delle volte ci sono attese dell’ordine dai 30 ai 45 minuti, e quando rispondono, non risultano squadre prontamente disponibili al fine di intervenire in modo rapido sui luoghi segnalati poiché già impegnate su altri interventi, questo sia per chiamate di pubblica sicurezza (112 e 113), sia per quelle di spegnimento dei vigili del fuoco (115). Dunque, per tali motivi in larghissima parte le segnalazioni dei roghi restano inevase e non risultando in nessuna statistica. Si programmano interventi spot ma si brucia sempre negli stessi punti e nei campi rom scarichi illegali e roghi continuano indisturbati. La gestione delle segnalazioni da parte di SMA Campania, Cabina di regia e Prefetture fa acqua da tutte le parti, non tiene conto delle numerose segnalazioni inevase, per cui nel complesso i dati diffusi non rispecchiano la gravità della situazione che ahinoi ogni anno è sempre peggio. Mai si era arrivati così in basso, nonostante 10 anni di promesse da parte dei maggiori schieramenti che oggi governano sia a livello nazionale che regionale, nonostante un ministro dell’ambiente di Napoli e proveniente dall’arma dei Carabinieri che su questo aveva scommesso e promesso di tutto di più, nonché mezzo Consiglio dei Ministri e un Presidente della Camera dei Deputati campani.” “Abbiamo più emergenze sanitarie, altro che virus, qui la vera pandemia in corso è il cancro. Intere province campane sono abbandonate al degrado totale e costantemente immerse in una cappa tossica come se fossimo in una camera a gas a cielo aperto. Se non si riesce ad evadere le chiamate ai numeri di pronto intervento, oltre che gli enti locali, lo Stato centrale non riesce a garantire i servizi essenziali, figuriamoci quelli straordinari previsti per il covid. Un’intera popolazione costretta agli arresti domiciliari sia per il lockdown, sia a causa dei continui roghi -mai cessati – nemmeno durante il blocco totale. Con quale credibilità si multano cittadini e commercianti per le mascherine ma non si fermano criminali che appiccano i roghi h24 sempre negli stessi punti. È così difficile intervenire e perché non lo si fa? Dove sono droni, elicotteri e tutto il dispiegamento di risorse messe in campo per l’emergenza virus? La situazione è precipitata, ricevo centinaia di messaggi da residenti che scrivono a tutte le ore, spesso di prima mattina, poiché non ricevo alcuna assistenza né dalla protezione civile, né da qualsiasi altro organo preposto, a causa delle nottate barricati nelle proprie abitazioni con esalazioni tossiche 24 ore su 24 in aggiunta a temperature torride e livelli massimi di umidità. Gente disperata, stanca, rassegnata, avvilita, molti ormai sono rassegnati a questo stato di cose, ma i bambini non hanno colpe né diritto a vivere in un simile degrado. Agosto 2020 nella terra dei fuochi ai tempi del corona virus è l’inferno in terra! Ci ritroviamo nella morsa infernale tra emergenza virus, caldo torrido e miasmi di un’aria satura di veleni con oltre 100 segnalazioni di roghi giornalieri nei vasti territori delle province di Napoli e Caserta che talvolta includono alcune zone anche in prossimità delle province di Salerno, Avellino e Benevento.”