OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 107

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(f.n.) – Ci auguriamo che quest’aria di abbandono che aleggia all’interno e nei pressi nell’Aorn, ingrigita da un disordinato viavai, sia soltanto l’effetto del caldo che incombe sulla fiacca collettiva, provocata  dal carico di lavoro, che una stagione greve, confusa e confusionaria, gestita in maniera altrettanto confusa e confusionaria, ha spalmato sugli operatori sanitari a tutti i livelli…Dall’emergenza Covid al salto nel buio dei riconoscimenti ufficiali, per il lavoro svolto… dalle valutazioni altalenanti, con cui si è incartata la Giunta De Luca, passando per il contributo vario e contraddittorio e sovente strumentale dei sindacati, alle decisioni finali che pretendono di giudicare  meriti, lavori e sacrifici, differenziando le premialità…ebbene forse è il caso di dire senza tanti complimenti, che, alla fine, si è riusciti ad avvilire il lavoro e la dignità di  tutti…Un clima perverso di insoddisfazione generale, è sempre il risultato delle differenziazioni. A prescindere che, con una gestione della sanità ispirata all’ educazione tibetana, che molto spesso sarebbe salutare, un operatore sanitario lavora dove, quanto e quando vi è necessità ed urgenza, in tempi di pandemia e di calma piatta, nell’orario previsto e compensando l’attività del primo caso, con l’inattività del secondo, la premialità non sarebbe prevista nè considerata ma, poiché abbiamo un Governo che deve restare in piedi ancora un pò ed un presidente della Regione che aspira ad essere rieletto, si decide di “premiare” l’impegno ma, invece di riconoscere un giusto premio a tutti indistintamente, perché hanno rischiato e lavorato tutti, ciascuno per la propria parte, si fanno le piroette distinte e separate e soprattutto differenti…con il brillante risultato di scontentare tutti…e non finisce qui…Dietro il grigio dello scontento c’è un altro scontento allargato… quello di chi mugugna annusando le solite cofecchie, veri ed autentici, nonché drammatici, segni distintivi dell’Aorn , fin dalla notte dei tempi della Sanità, con qualche punta massima nei periodi preelettorali e secondo lo stile della direzione strategica in carica.  E l’attuale a quanto pare, non fa eccezione…Possiamo dire che le cofecchie concorsuali, meno eleganti e più sfacciate, si sono registrate con la gestione Ferrante e ci auguriamo che la memoria di esse,  sia di monito per l’attuale Dg Gubitosa anche se, ad occhio e croce pare che il leit motif sia sempre lo stesso…In tempo di elezioni si stabilizzano gli amici, i parenti, i raccomandati dell’onorevole Tizio ed i beniamini del senatore Caio ed i protetti del consigliere Sempronio…E con ineccepibili premesse ed altrettanto ineccepibili motivazioni, si elaborano e si creano le condizioni idonee per favorire chi,  è stabilito debba essere favorito… Ad una lettura superficiale è tutto molto naturale e legittimo e sicuramente lo è… tutto appare impeccabile tranne le intenzioni ed i risultati che, sovente non sono in linea con i meriti che quei risultati, dovrebbero avere reso possibili…In parole povere…i vari concorsi che i nostri bravi amministratori dell’Aorn, si sono affrettati ad espletare, ad esempio quelli per tecnici di laboratorio, logopedisti, assistente oftalmico etc… pare siano stati dei veri e propri capolavori d’arte contemporanea, nel senso che la tecnica della compensazione è andata alla grande…Infatti si è proceduto come al solito…il predestinato, il privilegiato, il raccomandato…insomma quello che doveva vincere, chiamatelo un pò come volete, laddove risultava carente nei titoli e nella sostanza, gli si cuciva addosso un colloquio da premio nobel, per compensazione ed il gioco è fatto…Va da sé che la giostra è stata orchestrata, per assumere a tempo indeterminato un gruppo di interinali…o forse ci siamo sbagliati e si è trattato di una coincidenza? Ma  qualora tutta la manfrina fosse stata orchestrata, esclusivamente  per favorire  gli interinali…ebbene anche in quel caso si sarebbe trattato della cofecchia nella cofecchia,  perché sarebbe stato proprio il potere costituito, chi detta le regole e le disfa, a mantenere in piedi la problematica legata al lavoro somministrato e ad impedire che si avviasse ad una conclusione decente ma soprattutto limpida…Infatti, se bandite concorsi civetta per “ammacchiare” e legittimare l’assunzione di interinali, alcuni dei quali, non hanno neppure i titoli giusti, tanto è vero che li salvate con la prova colloquio, perché vi sono stati indicati dalle persone giuste…ebbene non potete impedirci di segnalarvi  per la finale della Kofecchia d’Oro e qualora vi risentiste, lasciatevi sussurrare che siete persino ridicoli…Gli interinali o li sistemate tutti e diciamo tutti, oppure rimettete il problema a chi ve lo ha creato, con le conseguenze del caso ma, architettare l’ambaradan per salvarne due perché hanno lo zio prete, e tre perché sono le amiche della figlia del re e quattro perché “politica è bello” sinceramente provoca una discreta nausea…Ma proprio non volete smettere eh?, e noi neanche! Hasta el Domingo!

2 Commenti

  1. articolo un po criptico per non disturbare gli equilibri politici? faccia nomi e cognomi, dica che hanno sottovalutato i titoli per favorire le raccomandate politiche interinali doc

    • Gentile Luigi, a prescindere dal fatto che gli equilibri politici non possono essere turbati, dal momento che il danno è ormai compiuto. I nomi ed i cognomi, cui lei fa riferimento, sono facilmente reperibili dai risultati dei concorsi e quindi noti a tutti. Per quel che mi riguarda, nell’articolo non vi è nulla di criptico, ma vorrei evidenziare: quando ho addirittura ipotizzato in anticipo i nomi dei vincitori di un concorso andato convenientemente a pallino, lei era probabilmente distratto, perché non mi pare abbia applaudito…oggi a cose fatte, io sarei criptica per non disturbare gli equilibri?, equilibri dei quali incidentalmente mi interessa tanto poco quanto nulla? Grazie sempre!

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