OPERA INCOMPIUTA TRA LE LAMENTELE DEI CITTADINI, INDICE PUNTATO VERSO IL CAPO DEI CASCHI BIANCHI
– di Salvatore Zinno –
Lo aveva annunciato il sindaco Silvio Sasso nell’oramai lontano 2016, l’approdo del comandante Pasqualino Emerito a Sessa, doveva essere la chiave di volta per offrire una necessaria opera di “rivalorizzazione del corpo” della Municipale e risolvere tanti problemi legati al traffico.
Invece, quattro anni di attività del comandante della Polizia Municipale, consegnano una fotografia completamente diversa dagli “auspici sindacali”, tanto che AppiaPolis ha seguito con passione le gesta del nostro super dirigente, con un’apposita rubrica intitolata “Un posto al Comando…”.
Per fare solo qualche esempio: la gestione degli autovelox e traffitek che il comandante ha fortemente voluto sul territorio comunale – e che ancora propone di installare qua e là… – i quali avrebbero dovuto portare milioni di euro di contravvenzioni nelle casse dell’ente e che invece costituiscono una risorsa invisibile e nel bilancio comunale; ancora la faccenda dei “birilli” posizionati su via Ospedale, che ad oggi sono stati spostati a piacimento dai residenti e non offrono il servizio al quale erano stati demandati con il gran caos dei sensi unici prima voluti e poi disconosciuti; i casi mai chiariti di qualche maresciallo della municipale con processi in corso per abusivismo edilizio e mai destinati a diverse mansioni; oppure il mistero della residenza fittizia dello stesso Emerito in una casa diroccata di Corigliano di Sessa – faccenda per la quale questo giornale pubblicò la documentazione; fino alla latitanza dei Vigili Urbani sul territorio, specialmente nella fascia costiera che in questi giorni è oggetto di ripetuti furti e movide notturne incontrollate senza alcuna vigilanza sul rispetto delle ordinanze Covid-19 – basti pensare che la piccola Cellole, con soli 4 vigili in organico, nei week end dispone un turno di lavoro fino alla mezzanotte.
Insomma, un bilancio di quattro anni di servizio molto deludente per colui che era stato annunciato come un novello messia della paletta e fischietto.
Oggi, ci è stata segnalata una nuova magagna della gestione Emerito. Parliamo delle rotonde sperimentali iniziate e mai completate lungo le strade provinciali che attraversano le frazioni di Carano e Piedimonte.
Due rotonde, definite sperimentali dal consigliere comunale Riccardo Zannini, il quale in un suo post, annunciava entusiasta l’avvio dell’opera. Ma che di sperimentale non hanno avuto un bel niente, perché a parte l’aver disegnato qualche linea gialla sull’asfalto – tra l’altro oggi già poco visibile – non ha prodotto alcun effetto sulla circolazione e sulla sicurezza degli automobilisti del luogo che tanto hanno invocato l’intervento.
Infatti, già dal lontano 2015, un comitato civico locale, aveva richiesto all’Amministrazione Provinciale di Caserta, l’installazione di una rotatoria, richiesta risollecitata più volte anche nel 2019.
Coglie la palla al balzo il nostro Emerito il quale, coadiuvato dal dirigente lavori pubblici Raffaele Aliperti e sotto l’ala protettiva del sempre presente sindaco Sasso, chiede il nulla osta ad eseguire non una ma ben due rotatorie, crepi l’avarizia. La Provincia di Caserta dà l’ok e il 12 giugno si parte con i lavori di tinteggiatura della segnaletica orizzontale, costata alle casse comunali la bellezza di 3018,28 euro, come si evince dalla determina n° 80 del 29/06/20 a firma dello stesso Pasqualino Emerito.Fatte le strisce e trascorsi due mesi, più nulla.
La Provincia di Caserta aveva imposto delle altre prescrizioni, tra cui l’uso di barriere in PVC di colore giallo a circoscrivere la coppa rotatoria oltre al posizionamento di tre pali di pubblica illuminazione oltre a fasce catarifrangenti e segnaletica verticale.
Di questi altri interventi si è persa ogni traccia e le lamentele della popolazione che avrebbe dovuto beneficiare della realizzazione delle rotonde, si fanno sentire con vigore.
Numerosi i commenti social che chiedono a gran voce il completamento delle opere per garantire una maggiore sicurezza ai residenti, ma di ulteriori interventi in programma non si vede neanche l’ombra.
Infatti, ne dall’ufficio tecnico comunale ne dalle stanze del sindaco Sasso si sa nulla degli interventi richiesti dalla provincia di Caserta per chiudere i lavori…il Sindaco, dal canto suo, ha molto altro da fare, oltre a scongiurare la sua fine (politica) anticipata, è impegnato in un “pediluvio elettorale”.
Detto ciò, riuscirà il nostro beniamino Emerito a concludere questa complicatissima opera stradale al cui confronto il “ponte Morandi” è una bazzecola?
Arrivederci alla prossima puntata di “Un posto al comando…”