Qualcuno ha criticato il duro – seppur obiettivo – giudizio che l’AMBC ha espresso a proposito delle inefficienze, delle inadempienze e delle assenze che la Giunta Pacifico di Mondragone ha avuto durante i mesi dell’emergenza Covid-19. Cari amici “difensori dell’indifendibile”, l’Amministrazione Pacifico durante il lockdown ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza ed incapacità di governo. Ci sono tanti Comuni, anche della provincia di Caserta, che hanno agito bene e tempestivamente, che hanno avuto Sindaci in prima linea e che hanno addirittura messo in campo buone pratiche, degne di essere censite e menzionate: https://www.lavoro.gov.it/redditodicittadinanza/Rafforzamento-servizi/Documents/I-Servizi-Sociali-al-tempo-del-Coronavirus.pdf.
Come si evince da questo report (uno dei tanti), stiamo parlando, per esempio, del Comune di Casapulla, del Comune di Castel Volturno, del Comune di S. Maria a Vico, del Comune di Trentola Ducenta, dell’Ambito sociale C4 e dell’Ambito sociale B4. Quindi, l’AMBC è ben lieta di evidenziare comuni virtuosi, ma allo stesso tempo non può esimersi dal dire la verità sull’inerzia di tanti altri comuni e sull’Amministrazione comunale di Mondragone, una delle più assenti durante questi tragici mesi. Un’Amministrazione, quella di Pacifico, che in quelle rarissime occasioni in cui che ha agito, lo ha fatto maldestramente e accumulando pasticci e illegittimità (vedi C.O.C., Buoni spesa o Protezione Civile, per non parlare della <minizona rossa> degli ex Palazzi Cirio). L’inadeguatezza e l’incapacità dell’Amministrazione Pacifico sono state confermate, del resto, anche nel primo Consiglio comunale convocato dopo un ingiustificato e scandaloso letargo di mesi, durante il quale i Consiglieri comunali di Mondragone- a differenza di quelli di tantissimi Comuni in Italia e anche nella provincia di Caserta– sono letteralmente scomparsi. Ebbene, in piena calura estiva, il “giocoliere della finanza” (il vero <padrone> di Mondragone) ha finalmente dato il suo ok (senza il quale nessuno era autorizzato a procedere) alla convocazione dell’Assise, ha tirato fuori dal cilindro un’ulteriore enorme massa debitoria- già fatta ingurgitare ad una ignara Giunta– e l’ha fatta riconoscere –da un Consiglio forse ancora assopito dal lungo letargo– come debiti fuori bilancio. Milioni di debiti che fino allo scorso anno– e agli scorsi documenti di bilancio– sono stati tenuti –come una “sottile polverina” – accuratamente sotto “il tappetino” perché la loro emersione li avrebbe obbligati a dichiarare il dissesto. E ora, come avevamo per tempo pronosticato, sfruttando le norme emergenziali della pandemia (norme in parte incostituzionali, almeno laddove permettono che debiti possano essere irragionevolmente spalmati in 30 anni, previsione già sanzionata dall’Alta Corte) fanno altro debito per milioni di euro, scaricandolo per i prossimi trent’anni sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti. Riconoscere questi debiti senza le norme emergenziali significava procedere con la dichiarazione di dissesto, che avrebbe mandato a casa tutta l’attuale classe politica (e messo nei guai qualche funzionario). Un’intera classe politica che per salvare il proprio culo non ha avuto alcuna remora ad usare quello delle future generazioni. E anzichè occuparsi delle famiglie, delle imprese, del commercio locale, dei professionisti, tutti massacrati da questa grave crisi, alla prima occasione- dopo un lungo “fuggi fuggi” – quelli che dovrebbero pensare al bene di tutti i cittadini hanno pensato esclusivamente a come salvare la propria poltrona.
Abbiamo denunciato in lungo e in largo questo scandalo e presenteremo un ulteriore esposto perché si accerti se vi sia stato un “falso in atto pubblico” o una “grave omissione in atti d’ufficio” nel non aver negli ultimi anni, almeno dal 2015 in poi, e negli ultimi documenti contabili dato perfettamente conto di questi debiti, che ora –guarda caso-sono comparsi come funghi. L’AMBC resta, tuttavia, convinta– carte alla mano– che il comune anche dopo questa ennesima “porcata amministrativa” permane in una situazione di grave crisi finanziaria e di dissesto. Questo ulteriore debito (chiamato fantasiosamente <anticipazione di liquidità>) si aggiunge ai mutui, ai derivati (rispetto ai quali impunemente e inspiegabilmente Pacifico&Co non intervengono neppure dopo la storica sentenza della Cassazione 8770/2020), alle tante transazioni in atto e agli altri debiti riconosciuti o non e mette una pietra tombale sulla città. E senza scongiurare il dissesto, che si dovrà comunque dichiarare. L’AMBC a proposito di finanza locale e di debito ha proposto e riproposto iniziative politiche ben precise, a partire da quelle elaborate da ATTAC. Ma l’Amministrazione Pacifico sta alla politica come noi all’astronautica! Svegliamoci, cari Mondragonesi, una volta per tutte! E se non vogliamo continuare ad essere fregati da un ristretto ed incapace gruppo di potere (di famiglie), che ha preso in ostaggio la città, diamoci una mossa e non mandiamo in vacanza il cervello!