CESA. “Occorre ripartire dal tessuto sociale, dai valori semplici, dalla normalità, dalla presenza, dalla condivisione”. Sono parole ricche di umanità quelle pronunciate dal candidato sindaco della lista “Uniti per Cesa”, Ernesto Ferrante, a un mese e mezzo circa dalla due giorni delle elezioni comunali.
Nel 1944, Aldo Moro affermava: “Rimettiamoci tutti a fare con semplicità il nostro dovere”. Un concetto ripreso a pieno dal gruppo politico, che ha ben impressa nella mente l’idea di cosa intende essere per il popolo cesano: “Il nostro dovere principale, in quanto attori della politica locale, è quello di ricostruire un ethos civile, un senso di responsabilità che possa rendere importanti le scelte da fare e condivisi gli atti di chi ha l’onore e l’onere di amministrare un paese – dice Ferrante -. Per scrivere una storia rinnovata, serve un ‘patto civico’ tra il mondo del lavoro, della Scuola, delle professioni e delle associazioni. Bisogna suscitare una spinta morale, un forte entusiasmo collettivo, una voglia di crescita e un rinnovato senso di appartenenza al territorio”.
Per l’aspirante alla fascia tricolore, il dialogo occupa un ruolo di prim’ordine: “Deve essere fatto di parole semplici, soprattutto con chi è lontano dalle sedi politiche, con i ‘dimenticati’, con chi ha perso l’entusiasmo della partecipazione. Bisogna avere il coraggio di proporre progetti realizzabili e di assumere piccoli impegni che è possibile mantenere, mettendo da parte le illusioni e le promesse che nell’immediato possono anche portare voti, ma che, una volta passata l’ebbrezza dell’entusiasmo e della novità, possono scatenare rabbia e delusione. I cittadini chiedono normalità, chiarezza e concretezza. È una sfida che, con il supporto della mia squadra, sento di affrontare senza paura. Avanti Cesa!”.