(f.n.) – I volontari della Misericordia di Caivano, che prestano la loro opera nel Servizio 118, tornano alla ribalta…L’ennesimo sopruso ai danni di chi guadagna 3 euro all’ora e deve star zitto, altrimenti perde anche quelli, si è consumato. Il “volontario” che sfogò la sua rabbia, più che giustificata, approfittando della visita di Matteo Salvini a Mondragone, e riferì le condizioni in cui lavoravano e lavorano i volontari della Misericordia, in convenzione con l’Asl di Caserta, privi di ogni tutela e di ogni diritto, costretti a ritmi addirittura più gravosi, rispetto ai dipendenti assunti con regolare contratto, è stato licenziato dalla Misericordia…Metodi da gestapo casereccia…senza se e senza ma e senza uno straccio di spiegazione…esattamente come è nelle abitudini della Misericordia, che assume (si fa per dire) e licenzia senza alcun controllo. Il volontario in questione, V.M. di circa 47 anni, rimasto senza lavoro, questa mattina si è cosparso di benzina e davanti al presidio del 118 di Mondragone, ha minacciato di darsi fuoco. Avvisati presumibilmente dai passanti, i Carabinieri della locale Stazione, sono prontamente intervenuti ed arrivati sul posto, sono riusciti a fermare l’uomo e a convincerlo a seguirli in caserma, dove si trattenuto alcune ore per essere interrogato. Ricordiamo che la Misericordia di Caivano ha vinto la gara d’appalto con l’Asl circa sette anni fa e di proroga in proroga e di sopruso in sopruso e tra un saggio di menefreghismo e l’altro, siamo arrivati all’episodio di oggi, che ha visto un uomo disperato pronto a togliersi la vita. La problematica che riguarda i cosiddetti volontari, sembra essere costruita a compartimenti stagni, all’interno dei quali ognuno vive una vita a sé, fregandosene di quella degli altri. La Direzione Generale dell’Asl, paga per la convenzione e se ne infischia del trattamento che l’associazione convenzionata, riserva ai volontari e chi dovrebbe essere attento e chiedere conto, in virtù del ruolo che ricopre e delle relative responsabilità, mostra di infischiarsene altrettanto. Forse non è ancora chiaro il motivo per cui, un uomo o una donna accettano di essere sfruttati in maniera ingiusta e disumana, per pochi euro, sgobbando per un numero imprecisato di ore, a bordo di un’ambulanza, gravati di un carico di responsabilità che nel momento, malauguratamente peggiore, non farà sconti a nessuno…Forse non è chiaro il motivo per cui, invece di protestare, non si sbattono le porte e si rinuncia anche ai 3 euro orari, in nome della dignità offesa, forse non è chiaro il motivo per cui si vive senza pensarci troppo su, la contraddizione del termine “volontario” sovrapposto alla figura di lavoratore retribuito…forse questa marea di forse, ha una sua logica che sfugge alla comprensione immediata, ma che esiste con sacra prepotenza e si chiama necessità, bisogno. Quella necessità e quel bisogno, che qualche ora fa, hanno indotto un uomo a cospargersi di benzina e a tentare di darsi fuoco. La Direzione dell’Asl se ne infischia de facto e, come abbiamo detto, se ne infischia soprattutto anche il responsabile ff del servizio 118, che quotidianamente vive, o almeno dovrebbe vivere, il disagio di questi “volontari”, visto che il buon esito delle operazioni del 118, è anche merito loro, o no? E visto e considerato che, appunto, il dottor Roberto Mannella, responsabile ff della Uosd Cot 118, è stato nominato dal Dg Ferdinando Russo, Dec della Convenzione tra l’Asl e la Misericordia di Caivano, a maggior ragione, dovrebbe sentire il dovere di intervenire e tentare almeno, di sanare una situazione, che spalma quintali di vergogna sulla faccia di tutti, nessuno escluso, ma soprattutto sulla sua. Hasta la suerte!