(f.n.) – Se il Ds Salvatore Moretta si decidesse a parlare chiaro e a giocare a carte scoperte, forse riusciremmo a dare una spiegazione concreta e logica alla sua manifesta inefficienza ed incapacità…Qualsiasi cosa…purché fosse chiara e limpida…persino la peggiore delle verità, sarebbe preferibile a questo vagheggiare foscoliano del pensiero ipotetico, tra un dramma e l’altro che si consuma nei vari reparti del PO San Rocco di Sessa Aurunca…Se la mission di Moretta è la distruzione del Presidio, perché qualcuno si avvalga delle rovine de facto di un Ospedale che continuiamo a definire praticamente “nuovo”, per pronosticare sfracelli se non se ne costruirà un altro, allora lo dica chiaramente, perché da ciò che si vede, quotidianamente, sembra proprio essere quella della distruzione, l’ipotesi più calzante. Questa mattina, secondo quanto si apprende, gli Ispettori Sanitari si sarebbero recati nel reparto di Medicina, di cui hanno dichiarato la inagibilità. Una tegola attesa e puntualmente arrivata e… che nessuno si è preoccupato di evitare… ma l’eccellenza che contraddistingue una struttura, che a breve cadrà in pezzi, secondo un disegno perverso che, chiunque dovrebbe riconoscere come tale, visto che nessuno ha fatto nulla per evitare il peggio, è sempre e soltanto l’organizzazione dei servizi sanitari e di assistenza…e sapete perché?, perché l’efficientissima organizzazione interna che, come abbiamo detto, non manca di offrire prova provata di sé, ha previsto che tutti gli ambulatori fossero centralizzati, ma non si è preoccupata di fornire adeguatamente di personale infermieristico gli stessi… E così, questa mattina, mentre nella Uoc di Ginecologia ed Ostetricia vi erano in turno due medici ginecologi, due infermieri e due Ostetriche ed una unica paziente ricoverata, che peraltro, pare non avesse stretta necessità di assistenza continuata, gli addetti alla efficientissima organizzazione di cui sopra, preso atto che mancava una infermiera, hanno provveduto a rimandare a casa pazienti ginecologiche, che avevano atteso 15-20 giorni per avere una prenotazione, senza offrire loro la possibilità di ri-prenotare un’altra data. E sullo sfondo di questa vergognosa pantomima, quale colonna sonora della rappresentazione della sanità aurunca al tempo di Moretta, quest’ultimo ed il suo vice, si davano a bisbigliare confusamente, ciondolando attraverso l’Ospedale nel tentativo di capire in cosa consistesse la decisione degli Ispettori Sanitari di dichiarare inagibile il reparto di Medicina…ma non finisce qui…perché a completare la coreografia del futuro prossimo, il rischio incombente che debba chiudere la Pediatria, sta diventando reale…Pare infatti che manchino i pediatri e gli specialisti ambulatoriali non possano fare le notti…Siamo avviliti…noi…per Moretta sarà un giorno come un altro in attesa di nuovi ordini…Hasta la vista!
Nulla di nuovo, ciò che viene raccontato in questo articolo.
C’è però da aggiungere che in un presidio in cui la ginecologia non ha i numeri per rimanere aperta, e dove la Medicina è un Lazzaretto, e la Cardiologia è dislocata su due livelli da soli 18 anni, quando si è dovuto stabilire il cronoprogramma delle opere di ristrutturazione, si è partito per primo dalla stessa ginecologia e dalla sala mortuaria, passando poi per la pediatria relegando alla fine le realtà peggio messe come la medicina e la cardiologia: si tratta di incompetenza, malafede o altri inconfessabili interessi?
Vogliamo parlare degli infermieri, degli OSS e dei medici che mancano in tutte le U.O. mentre si perde una dei migliori chirurghi, che stanco e deluso ha deciso di recarsi più vicino casa sua: tanto almeno sta più comodo?
O,vogliamo parlare degli infermieri che in una condizione di così grave carenza continuano ad essere trasferiti, per ragioni di campagna elettorale, senza sostituzione?
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