OSPEDALE, LA CISL “DESCAMISADA” E LE STRATEGIE SOSPETTE…

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apertura OSPEDALE, LA CISL “DESCAMISADA” E LE STRATEGIE SOSPETTE…

(f.n.) – Non finirà mai di stupirci la vecchia cara Cisl a proposito di Sanità locale…prima così soporosa ed oggi così descamisada…prima così tranquilla nel routinario mantenimento delle rendite di posizione ed oggi così contrariata…forse qualcuno degli iscritti, solitamente baciati da particolare privilegio, è stato “arbitrariamente” e senza preavviso alcuno, spostato di mezzo metro dalla sua postazione, provocando un incontrollato attacco di stizzan subito metabolizzato in sacro furore?…Orrore!, o forse c’è dell’altro, che si agita sullo sfondo e si miscela ad occulte strategie trasversali di potere, così come “didatticamente” raccontano le pagine della migliore tradizione storica, del sindacato più bello che c’è? E’dunque il caso di approfondire, le cause della “sindrome reattiva del day after”, di cui sembra affetto il sindacato Cisl? Dopo l’ardimentoso attacco a qualche direttore sanitario dell’Asl, caduto in disgrazia perché, secondo la candida Cisl, utilizzava e brandiva a mò di avvertimento, i trasferimenti e gli incarichi nel comparto ad uso squisitamente elettorale, qualche giorno fa… un altro risveglio sindacale! La Cisl dopo oltre un mese dall’esordio estivo del direttore dell’Opsos che, petto in fuori dava il meglio di sé e del potere accumulato fin dai tempi del divanetto in direzione, emanando in due giorni, ben 51 ordini di servizio…dopo oltre un mese in cui abbiamo raccontato in tutte le salse, una inqualificabile vicenda che altro non era, se non un atto di arroganza, risultato finale e significativo di, più che evidenti accordi sindacali…la Cisl si accorge che si è trattato di un vero e proprio sopruso e manifesta il suo sacro timore, vaticinando come “la mobilità interna fatta in modo selvaggio e discrezionale, mortifichi le risorse umane ed alimenti clientelismo e sudditanza”…Semplicemente magnifico… se a scriverlo non fosse stata la Cisl, che del clientelismo, del favoritismo e del familismo, ha fatto un totem e che anche in questo caso. mostra grottescamente come, non essendo evidentemente, riuscita a trattare una revoca o un “apparamento” di favore all’interno dei 51 spostamenti, alla fine decida che, tutto sommato, fare la vittima non guasta mai e si può sempre approfittare di una sconfitta, giocando a fare l’eroe, in partenza per le crociate… Va da sé che tra i paragrafi più interessanti della lettera, il più affascinante in assoluto, è quello in cui la Cisl chiede il nome del funzionario responsabile del procedimento relativo a (ndr) quella brutta cosa, cui loro della Cisl non sono proprio abituati (carucci). La lettera di protesta della Cisl, inviata alla direzione generale dell’Aorn ed arrivata seconda, dopo quella del Nursind, travalica i limiti del buonsenso ed i suoi autori appaiono immemori del fatto, che la stessa nei tempi in cui è stata scritta, rispetto a quelli della conoscenza dei fatti, getta la storia sindacale della Cisl, senza pietà dal punto di vista strategico, nell’angolo più grigio delle segreterie, assieme a quelle bandiere sventolanti che si sono ammosciate sull’ultimo favore assicurato e a quanto pare, successivamente disconosciuto. Non se l’abbia a male il “cislino”, che pensando di valorizzare un atto eroico dei suoi quadri dirigenti, ci ha “passato”, la lettera…perché noi diamo un’altra lettura dei fatti, rispetto a quella che gli affiliati stessi, sembrerebbero essere stati indotti a dare, da parte dei dirigenti maximi…Infatti, se la sbattuta in petto contro i direttori sanitari dell’Asl, ha quasi provocato la dislocazione mandibolare agli osservatori esterni, che si sono sganasciati dalle risate, la lettera di qualche giorno fa sui trasferimenti interni all’Aorn ad opera del direttore dell’Opsos Mario Mensorio, è semplicemente patetica, oltre che drammaticamente poco credibile…a meno che… ed anche questo farebbe parte della tradizione consolidata dei grandi sindacati…vuoi vedere che la Cisl si è mossa in ritardo, perché… registrato che il sindacato di maggioranza aveva fatto “asso pigliatutto”, in materia di mobilità interna, potrebbe addirittura aver pensato di accomodarsi direttamente al terzo piano, della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, per elaborare strategie trasversali “sindacato-padrone”…obiettivo comune sia pure con motivazioni diverse, adagiare il direttore dell’Opsos sulla graticola?, e se fosse proprio così?, qualcuno si meraviglierebbe?, sarebbe per caso la prima volta? E’ una ipotesi certo …del resto non sarebbe la prima volta e non sarà l’ultima che il sindacato “cofecchia” con la proprietà, o no? Hasta la suerte!