di Fausto Pillitteri
Non vi racconteremo chi c’era e chi non c’era, ma proveremo a descrivervi la nostra impressione sulla conferenza stampa del candidato a governatore del centrodestra per le prossime elezioni regionali.
Caserta – Uno Stefano Caldoro diverso dal solito quello che stamattina, presso l’Hotel dei Cavalieri, si è presentato all’incontro con la stampa. Un Caldoro determinato, sagace e qualche volta provocatorio nei confronti dei suoi competitor alla corsa alla presidenza della Regione Campania. Ha risposto con piglio alle domande dei numerosi giornalisti presenti, dimostrando sicurezza e determinazione nell’attaccare l’uomo da battere, sempre mantenendo un atteggiamento misurato, elegante, quasi british. Due figure politiche diametralmente opposte quelle di Caldoro e De Luca, il primo è rassicurante, preparato e con un bagaglio culturale e politico che affonda nella tradizione, quella socialista, quella fatta di contatti messi in rete, presenze in ogni comune, riferimenti certi, fedeli e fattivi, mentre, invece, l’attuale governatore è sanguigno, istrionico, a volte sopra alle righe, è del PD ma ne parla male, ha guizzi grillini ma non disdegna di offendere qualche esponente dei pentastellati definendola “chiattona” e forse proprio questo gli è costato l’apparentamento, è abituato a parlare alla pancia della gente, solletica i bisogni primari, famosa la sua battuta sulle fritture di pesce. Queste elezioni saranno ricordate nel tempo per essere state caratterizzate dalla pandemia, il lavoro di logorante presenzialismo di De Luca durante il lockdown ha dato i suoi frutti, considerato per spacciato nei sondaggi pre-Covid, adesso è visto come il favorito. Caldoro invece paga momentaneamente l’indecisione sulla sua investitura, ma gli scenari in politica, ed in particolar modo in questo periodo sono mutevoli e labili, e mancano ancora due mesi alla data delle elezioni e tutto può ancora succedere. Questo Caldoro lo sa, e per questo motivo ha completamente cambiato l’approccio a questa campagna elettorale, lui e i suoi ostentano sicurezza e sono già pancia a terra nel conquistare voto dopo voto, sicurezza che ha caratterizzato il suo intervento, quando, rivolgendosi a quei “voltagabbana” che hanno preferito dare un taglio ad un percorso politico, ad una storia e ad un cammino di coerenza, preferendo approfittare di un passaggio su di un carrozzone eterogeneo e mal assortito pur di inseguire un sogno illusorio di una più agevole elezione, si è rivolto a questi senza che nessun rancore trasparisse dalle sue parole, anzi alcuni passaggi particolarmente melliflui sono stati quelli diretti a Mastella, parole che sapevano più di un invito a fare marcia indietro che di ramanzina. Insomma, questo nuovo fervore Caldoriano che è trasparso oggi durante la conferenza stampa, a noi è piaciuto, le competizioni elettorali, così come quelle sportive, sono appassionanti quando i giochi non sono già scontati, anzi i capovolgimenti di fronte sono particolarmente graditi, anche perché altrimenti se così non fosse di che cosa scriveremmo fino a Settembre?