MONDRAGONE – Comunicato stampa da parte dell’Associazione Mondragone Bene Comune: “Prima di occuparci di debiti&derivati riportiamo 2 segnalazione di servizio che ci giungono dall’amico avv. GIOVANNI ROMANO. E’ online il primo aggregatore social degli account delle principali istituzioni culturali italiane, visibili all’indirizzo: www.culturaitaliaonline.it. ROMANO e l’AMBC chiedono a tutte le realtà attive nei diversi ambiti della cultura delle città della nostra amata provincia di Caserta di candidarsi: https://culturaitaliaonline.beniculturali.it/candidatura/. Anche così- e a costo zero– si promuove il nostro territorio (e non soltanto se stessi). La seconda segnalazione è per i giovani: scade il 24 luglio 2020 alle ore 18:00 il termine per partecipare alla selezione dei venti allievi che prenderanno parte al secondo ciclo del corso Scuola del Patrimonio 2020-2022. La selezione è aperta ad archeologi, architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, storici dell’arte, antropologi fisici e demoetnoantropologi, archivisti, bibliotecari e altri specialisti nelle attività culturali, in possesso di titolo di scuola di specializzazione o dottorato di ricerca, almeno biennale, in materie attinenti al patrimonio e alle attività culturali. La partecipazione al corso è gratuita e ai venti partecipanti verrà erogata una borsa di studio di sostegno pari a 14.700 euro lordi annui: https://www.fondazionescuolapatrimonio.it/offerta-formativa/corso-scuola-del-patrimonio/edizione-2020-2022/. E passiamo al problema del debito del comune di Mondragone. Il Consiglio Comunale di Roma ha approvato all’unanimità una mozione per chiedere una svolta sul debito dei Comuni e sulle risorse necessarie per affrontare l’emergenza sanitaria, economica e sociale. “Si, perché dovete sapere, cari Mondragonesi, ha puntualizzato Gianni Pagliaro dell’Associazione Mondragone Bene Comune, che –a differenza dell’assise presieduta dall’avv. Petrella– i Consigli comunali in Italia ancora si convocano, si riuniscono, discutono e decidono. E lo hanno fatto anche durante i lunghi mesi d’emergenza da Covid-19”. Ma, cosa ha approvato il comune retto da Virginia Raggi? Ha approvato ciò che l’AMBC ha invano proposto ai nostri sprovveduti (politicamente parlando) Consiglieri comunali e ad un Sindaco che resta poco capace (amministrativamente parlando) anche dopo tre anni, ovvero l’ordine del giorno che è stato promosso da Attac Italia (www.attac-italia.org; www.attac-italia.org/riprendiamoci-il-comune-2) e che chiede a tutti i Comuni di prendere posizione contro le politiche liberiste e di austerità e di rivendicare le risorse necessarie per poter esercitare la propria funzione pubblica e sociale nell’interesse dei cittadini: https://www.v-news.it/mondragone-lambc-sui-contratti-derivati-non-si-e-intervenuti-per-ignoranza-o-per-complicita/. La mozione approvata a Roma è, quindi, la stessa proposta inutilmente a Pacifico dall’AMBC e anche questa, tra le altre cose, chiede l’annullamento di tutti i debiti dovuti a derivati (in seguito alla sentenza 8770/2020 della Cassazione a Sezioni Unite). La città di Roma si aggiunge alle città di Napoli, Livorno, Savona e ad alcune decine di piccoli Comuni che hanno approvato il medesimo ordine del giorno. “Gli amici dell’AMBC, ha sottolineato GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE CAMPANIA, sono stati tra i primi in Italia a porre le questioni fatte successivamente proprie da Roma, Napoli e tanti altri comuni, questioni fondamentali per mettere al centro della rinascita post Covid il nostro comune, rompendo la gabbia della trappola del debito- a partire da quello illegittimo dei derivati– e rivendicando le risorse necessarie per poter garantire beni comuni e diritti fondamentali ai propri cittadini. Difendere il nostro Comune, ha proseguito ROMANO, dalle politiche di austerità vuol dire difendere la democrazia di prossimità e liberarlo dalla gabbia del debito, in particolare derivante dai contratti derivati, vuol dire iniziare a costruire dal basso un nuovo modello di società affrancandosi da decenni di mala amministrazione. Il comportamento del sindaco Pacifico, ha continuato l’esponente di EUROPA VERDE CAMPANIA, è inaccettabile: perché non agisce contro i contratti derivati stipulati illegittimamente dall’Aministrazione Conte e il cui annullamento farebbe risparmiare milioni di euro al nostro comune e, quindi, ai cittadini? Come può restare inerte sui derivati e contemporaneamente approvare un altro enorme debito- che anch’esso sarà dichiarato illegittimo- scaricandolo sui prossimi 30anni e sulle spalle delle future generazioni di questa sfortunata città? Tutto questo è immorale. Ed è sconcertante, ha continuato GIOVANNI ROMANO, come nessuno –al netto ovviamente degli amici dell’AMBC– abbia sentito il dovere politico, civile e morale di dire una parola su questa vicenda dei contratti derivati. Questi silenzi dettati da piccoli opportunismi e da mediocri interessi di bottega uccidono la dignità della politica e affossano definitivamente la città.”