COVID, CALABRIA, MUSSOLINI E…IL CAUDILLO

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    –           di Michele Falcone            –                                   

Non si placa la polemica dopo lo sbarco di migranti positivi in Calabria. Alle proteste di piazza andate in scena domenica scorsa, ora si aggiungono le grida di allarme delle forze di polizia chiamate a gestire l’afflusso di stranieri sulle coste italiane. Oltre 40 appartenenti alla Polizia di Stato sono in isolamento per avere avuto contatti con immigrati positivi al Covid-19. Gli abitanti di molte cittadine della Calabria hanno a lungo protestato dopo l’arrivo di immigrati clandestini infetti nel loro territorio,

Ad Amantea, in provincia di Cosenza, è esplosa apertamente la rivolta dei residenti: alcuni si sono sdraiati lungo la Statale 18 per impedire l’ingresso degli autobus in paese, per strada è salita la tensione e alla fine è stato necessario l’intervento dell’esercito per sedare la rivolta.

Il tutto avviene nel silenzio assordante della pseudo ministra Lamorgese e dei principali mezzi di informazione, televisivi e della carta stampata, asserviti al potere in maniera vergognosa. Ma cosa sta accadendo nel nostro Paese? il colmo è che si stia instaurando in maniera subdola una dittatura nonostante i protagonisti siano degli incapaci che evidentemente servono a favorire interessi innominabili. È un un caso che un misterioso personaggio, spuntato improvvisamente e “miracolosamente” nel panorama politico nazionale, nonostante i suoi evidenti limiti, approfittando di favorevoli opportunità offertegli dal coronavirus, ormai sia diventato il “caudillo” del Paese. È un caso che questo novello Catilina voglia ancora prolungare lo stato di emergenza per avere maggiori poteri che forse nemmeno Mussolini ha mai avuto?

E il popolo bue guarda con indifferenza quello che sta accadendo alle sue spalle mentre l’opposizione, ormai esautorata fuori del Parlamento, si limita a qualche manifestazione al limite del folklore mentre sarebbero necessarie ben altre iniziative per bloccare questa deriva tirannica in corso. E meno male che l’arma letale della magistratura sia in questo momento temporaneamente neutralizzata, altrimenti la situazione sarebbe già diventata irreversibile.

Popolo svegliati prima che sia troppo tardi.