(f.n.) – Ai primi comizi ufficiali dei vari candidati regionali, che a breve si sveglieranno a comando, uno ad uno, mettendo o tentando di mettere la firma sul primo problema a portata di mano, che abbia trovato almeno parziale soluzione, qualcuno dovrebbe arrotolarsi virtualmente il loro cravattino attorno al dito e chiedere conto degli impegni assunti a valanga al momento opportuno e puntualmente disattesi nel tempo…e chiedere conto dell’indifferenza che ha generato situazioni simili a quella che oggi si trovano ad affrontare i medici convenzionati del 118…parliamo dei 23 medici convenzionati del 118 che il 1° aprile u.s. in piena emergenza Covid scrissero una lettera al governatore De Luca, in cui rappresentavano i rischi cui erano sottoposti quotidianamente e la loro condizione di medici, che pur lavorando un numero di ore superiore rispetto ai colleghi dipendenti dell’Asl, guadagnavano molto di meno ed erano privi di ogni tipo di tutela professionale, previdenziale ed economica, tanto è vero che, se si fossero ammalati di Covid 19, non avrebbero avuto diritto neppure alla quarantena retribuita…Ebbene… in attesa che qualche candidato, distratto fino a ieri, si “sceti” e si intesti la battaglia di rito “acchiappavoti”, cercando gli ingredienti giusti per somministrare al popolo e agli interessati il solito “pacchetto” dell’ultim’ora, non soltanto i medici convenzionati non hanno ricevuto alcuna indennità per l’emergenza Covid, ma addirittura la situazione è degenerata rispetto al 1 aprile, quando fu loro sospesa, senza preavviso, né spiegazione alcuna, l’indennità di 5.16 euro/ora, come stabilito dall’Air nel 1999. Secondo la doppia e tripla velocità in voga nella sanità campana, inoltre, la decurtazione venne “inflitta” oltre che dall’Asl di Caserta, da altre tre Asl della regione, mentre nelle altre, tutto rimase inalterato. Dopo aver lottato, i medici convenzionati erano riusciti ad ottenere nuovamente l’indennità. Oggi, senza alcun preavviso né comunicazione, i medici convenzionati del 118 hanno appreso “dalla busta paga” che il Dg Ferdinando Russo ha nuovamente sospeso loro l’indennità…Inutile sperare che il responsabile provinciale del servizio 118, abbia sbattuto i pugni sul tavolo e si sia deciso a chiedere conto alla Direzione dell’Asl, oltre che dell’abominio rappresentato da questa nuova sospensione dell’indennità, di tutto ciò che nel periodo dell’emergenza, hanno dovuto subire i medici convenzionati e non solo, dalla mancanza di Dpi al grave e continuato rischio di contagio che avrebbero potuto trasmettere anche alle loro famiglie…Del resto se il responsabile del 118, fosse stato uno di quelli che sbattono i pugni sul tavolo ed alzano la voce, per tutelare i sacrosanti diritti di tutti gli operatori del 118, non ricoprirebbe un incarico che, a prescindere dalla legittimità dello stesso a quanto pare, sembra quello di un senatore a vita. Il responsabile non deve dare fastidio e lui infatti, non dà alcun fastidio …Tutto il resto infatti, può andate a rotoli da solo ed in piena autonomia…Pare che il Dg, l’ineffabile Ferdinando Russo, abbia dichiarato che la sospensione dell’indennità sia la diretta conseguenza degli accertamenti della finanza e della Corte dei Conti…Ah ecco…e per pareggiare i conti, laddove sia possibile, si taglia l’indennità ai medici convenzionati?, un’Asl che paga trasferte e rimborsi illegittimi a cocopro che frequentano corsi di aggiornamento per i quali i cocopro non hanno diritto ad alcun rimborso, per rimettere due spiccioli in cassa, taglia le indennità a chi lavora su un’ambulanza? Vi abbiamo già detto in altre occasioni che anche per elaborare le “cofecchie” è necessario un minimo di classe …ma voi decisamente…siete negati. Hasta la suerte!