OSPEDALE SAN ROCCO…INCOSCIENZA O MENEFREGHISMO?

0

san rocco moretta OSPEDALE SAN ROCCO...INCOSCIENZA O MENEFREGHISMO?(f.n.) – Presidio San Rocco…ma…allora è un vizio? Vorremmo davvero capire nell’interesse di tutti se quel tipo particolare di disservizio, che si caratterizza in una evidente incoscienza comportamentale, laddove non derivi da una totale mancanza di principi fondamentali dell’assistenza e della professione esercitata a diversi livelli, sia il prodotto di una abitudine all’andazzo incontrollato, che destina al fallimento “pericoloso” qualsiasi struttura o iniziativa, oppure derivi , e sarebbe gravissimo, dalla “criminale” strafottenza di chi gestisce spalleggiato da un sistema caratterizzato da una altrettanto “criminale” indifferenza…e che la Direzione Generale dell’Asl di Caserta, sia indifferente alle quotidiane prodezze dei capataz di periferia, come i due principini di sangue reale che giocano a fare i direttori sanitari al San Rocco di Sessa  Aurunca e al Moscati di Aversa , è un dato certo e confermato…i tipi con la bandana e senza, continuano ad esibire i loro fantasiosi ma catastrofici limiti gestionali nel silenzio assenso circostante. E veniamo al casus tamponi…Nonostante i chilometri di parole infilate come corallini, giustamente senza soluzione di continuità, sui fatti di Mondragone ed il focolaio di infezione scoppiato tra i cittadini bulgari residenti nei palazzi ex Cirio, sulle inefficienze gravissime della Sanità locale, sul fallimento della prevenzione nel senso che ha brillato per la sua totale  “inesistenza” in vita, sulle fughe degli infetti verso destinazioni ignote, (fatti malamente nascosti dalle alte sfere e fermiamoci qui), non soltanto, proprio il San Rocco sia stato, nella prima fase del problema Mondragone, teatro di uno scandalo indicativo della sciatteria sia professionale che assistenziale, ricoverando una partoriente straniera in reparto, nonostante il risultato del tampone arrivasse oltre 24 ore dopo e fosse per giunta positivo, nel Presidio aurunco i tempi dei tamponi sono rimasti esattamente gli stessi ed i pazienti all’occorrenza, vengono ricoverati nei reparti assieme agli altri, nonostante i risultati dei tamponi arrivino, puntualmente, dopo più di 24 ore…Vorremmo capire se il Ds del San Rocco desidera distinguersi per la spericolatezza con cui procede rischiando di fare del San Rocco un centro per potenziali untori o è soltanto una questione di caldo e di indecisione sulla scelta dei luoghi ameni per la prossima vacanza e quindi i neuroni della creatura sono già in tilt…Sapete qual è in questo vergognoso marasma sanitario, la cosa che diverte di più?, il fatto che qualcuno di questi campioni che giocano a pagamento, con la salute e la vita della gente, s permettono anche il lusso di querelare, ottenendo il risultato che se prima dedicavamo sei ore alla ricerca della cofecchia, adesso ne dedichiamo dodici. Hasta la vista!