TORNANO ALLA CARICA GLI SPORCACCIONI NEMICI DEL TURISMO
– di Giulia Bosco –
Brutto fenomeno di inquinamento ieri mattina a baia felice nel comune di Cellole.
Improvvisamente, dalla foce del canale Trimoletto, del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, si è riversata in mare una enorme quantità di acqua e fango che ha trascinato sulle spiagge adiacenti, rifiuti di ogni genere sia organici che inorganici; nel dettaglio, i bagnanti hanno lamentato la presenza di foglie, rami, canne e poi plastica di ogni foggia, rifiuti agricoli e altro. Immediatamente si è registrata la reazione dei bagnanti presenti sulla adiacente spiaggia, i quali sono prontamente usciti dal mare, provvedendo poi ad inviare numerose segnalazioni sia alla Guardia Costiera di Mondragone che ai Carabinieri per segnalare l’accaduto.
In molti, nell’immediatezza dell’evento, hanno puntato il dito contro il Consorzio di Bonifica, che in questo periodo dovrebbe usare il canale Trimoletto come valvola di scarico delle acque di esubero del loro sistema di irrigazione delle campagne; ma così non è stato per i fatti raccontati.
A questo proposito, abbiamo sentito l’ing. Felice di Giovanni, in qualità di responsabile per il consorzio, del servizio di irrigazione e bonifica per i comuni di Sessa Aurunca e Cellole. L’ing. Di Giovanni ci ha rappresentato che “sì, è vero che il consorzio sta erogando il servizio di irrigazione nelle campagne, ma ad oggi viene servita solo la metà del comprensorio, fino all’intersezione del canale irriguo con la statale Appia in località Casamare di Sessa Aurunca. Il canale irriguo, scarica l’esubero di acqua nel Rio Travata, il quale sfocia a sua volta nel fiume Garigliano, a circa 10 chilometri dalla foce del Trimoletto e dalla spiaggia oggetto dei fatti di ieri mattina. Il restante del canale di irrigazione, nel tratto che viaggia dall’Appia verso Cellole, è completamente asciutto per cui è impossibile una responsabilità diretta del Consorzio di
Bonifica nello sversamento di liquami e detriti sulle spiagge di Baia Felice, con il conseguente danno sia all’ambiente che alle attività turistiche inflitto a quel tratto di costa. I nostri tecnici stanno esaminando la zona per capire da dove possa essere partita quella enorme massa d’acqua e fango, grazie sicuramente alla mano di qualcuno non autorizzato a compiere manovre o scarichi sui canali consortili. Attendiamo disposizioni dal Commissario regionale che ha la tutela legale dell’Ente, ma non escludiamo di sporgere querela contro ignoti e riservarci la costituzione di parte civile, in quanto ci sentiamo danneggiati al pari dei bagnanti e degli operatori turistico-balneari che operano nell’area”.
A questo proposito, l’ing. Di Giovanni ci ha inviato una foto, scattata poche ore dopo i fatti, che dimostra quanto da lui affermato, ovvero che il canale di irrigazione, nella zona di Cellole è totalmente asciutto. Circostanza che esonera il consorzio da qualsiasi coinvolgimento nello scempio ambientale verificatosi ieri mattina.
Intanto le forze dell’ordine sono al lavoro per risalire alla mano che ha immesso, non si ancora in che modo e in quale punto, quella grossa quantità di acqua nel canale che ha trasportato detriti di ogni tipo sulle spiagge di Baia Felice.
Ascoltati alcuni dei bagnanti presenti in spiaggia al momento dell’arrivo della marea nera, hanno detto: “Come al solito, dobbiamo amaramente registrare, che nella zona di Cellole continuano ad esserci persone – presumibilmente allevatori o agricoltori – che egoisticamente danneggiano l’importante risorsa del turismo balneare per trarre piccoli “vantaggi” personali a danno dell’intera comunità”.
Tutto questo accade mentre è ancora in corso la “guerra” tra residenti e amministrazione comunale sul posizionamento delle famigerate strisce blu per il parcheggio a pagamento nelle strade della Baie di Cellole.
…come dire: “a Cellole, il turismo non deve compiere alcun salto di qualità”!
