(f.n.) – Talvolta commentare è superfluo e ciò che succede al PO San Rocco di Sessa Aurunca, spesso e volentieri, si commenta da sé, ma sappiamo che la Direzione Sanitaria a guida Salvatore Moretta, gode di immunità permanente presso la Direzione Generale dell’Asl di Caserta, che continua a brillare per la sua imparzialità di giudizio e soprattutto per l’acume e la perspicacia che la contraddistinguono nell’esercizio dello stesso…E allora noi facciamo un passo indietro, perché siamo brutti sporchi e cattivi e cediamo la parola ad un cittadino residente nel bacino di utenza che si rivolge al San Rocco e che ha inviato una lettera alla Direzione Sanitaria del presidio, in cui esprime disagio e stupore per “l’originalità” del servizio assistenziale offerto dalla struttura.
“Il sottoscritto V.D.M. nato a San Felice a Cancello e residente a Cellole, comunica quanto segue: In data 7 marzo 2020 fui inviato presso codesto nosocomio per essere sottoposto ad accertamenti sanitari per un intervento chirurgico di “Colecisti”: Prelievi di sangue, Radiografia toracica, Ecografia, Visita medica nonché Anestesiologica. Nella Radiografia toracica l’anestesista riscontrò un’anomalia e mi invitò a tornare per sottopormi ad una Tac, ma ciò non è avvenuto a causa della chiusura dell’accesso all’Ospedale per Covid 19. In data 14 marzo, mi recai al Pronto Soccorso per una colica addominale e mi prese in cura il dottor Giovanni Lettieri di turno al PS, il quale mi dimise con una terapia domiciliare. Visto che l’Ospedale sospendeva tutti gli interventi fino data da destinarsi, solo in data 19 giugno 2020 mi richiamarono per eseguire un “tampone” successivamente mi invitavano a ripresentarmi il giorno 22 giugno 2020, per eseguire ulteriori accertamenti: Prelievo di sangue, Radiografia toracica, Visita Medica. Lo scrivente dalle ore 8 alle ore 13, dopo 5 ore nella sala d’attesa dei prelievi, mentre nessuno degli infermieri dava informazioni, ad attendere per nuove visite senza poter assumere una colazione dopo i prelievi. Alle ore 13, dopo la visita del medico andai via, alle 14, mi pervenne una telefonata, mi dicevano di ritornare il giorno 23 giugno 2020 alle ore 12.30 per visita anestesiologica. In quella visita l’anestesista riscontrò che dal tampone effettuato erano trascorsi 5 giorni e nella radiografia toracica non mi comunicarono nessun rilievo anomalo, come segnalato in precedenza. Visto che l’intervento era programmato per il giorno 25 giugno 2020 a causa dell’assenza del dottore Ferone Vinicio, l’intervento veniva trasferito a nuova data. Il giorno 28 giugno 2020 chiamai al Reparto Chirurgia del nosocomio di Sessa Aurunca, per chiedere se stavo in lista ed il giorno dell’intervento. Mi rispose un infermiere di turno, riferendomi di non esserne a conoscenza. Il giorno 30 giugno 2020 mi pervenne una telefonata sul cellulare per chiedermi quale fosse stata la causa del mancato ricovero. La mia ferma risposta: non sono stato avvertito da nessun operatore ospedaliero del reparto di Chirurgia. Mi risposero: va bene, le facciamo sapere. Da quel giorno non mi è pervenuta nessuna ulteriore chiamata. Constatato che sono venuti meno i principi di trasparenza tra codesto Ospedale da parte degli operatori addetti ed il paziente, mi riservo di esporre il caso nelle sedi opportune.”
L’unico commento che ci concediamo il lusso di fare è il seguente: speriamo che per “sedi opportune” il signore in questione intenda le sedi giudiziarie, perché… se per “sedi opportune” dovesse intendere la direzione dell’Asl…è bene che sappia che è tempo perso”!
L’unica è non ammalarsi. E’ un po difficile, ma dobbiamo tentare.
Ormai esiste una rilassatezza cronica. Forse esprime meglio il concetto la frase “Non se ne fottono proprio”.
Eh si, non se ne fottono perchè non esiste nessun tipo di controllo. Perchè i protocolli non vengono rispettati. Perchè mai nessuno ha “pagato” per casini pericolosissimi di questo tipo. E poi De Luca ci viene a parlare di Sanità campana. In assoluto credo che in Campania ci siano delle eccellenze, ma sono la punta di un iceberg, di una piattaforma continentale. Il resto è melma gestita da melma.
IO NON CREDO CHE ESPORRE IL CASO NELLE SEDI GIUDIZIARIE SERVA A QUALCOSA VISTO CHE SANNO TUTTI QUELLO CHE SUCCEDE NELL’ASL ( SEDI GIUDIZIARIE COMPRESE ) MA NESSUNO SI MUOVE ….. COME MAI ? DEL RESTO COSA CI SI PUO ASPETTARE DA UN PRIMARIO CHIRURGO CHE CHIAMA MEDIOCRI I SUOI COLLABORATORI E NON VEDE COME SIA MEDIOCRE LA SUA ORGANIZZAZIONE DI REPARTO ???
HASTA LA VISTA
Salve, io per fortuna non so cosa avvenga negli ospedali, ma posso raccontarvi cosa ho visto nella sede centrale quella di fronte al monumento ai caduti a caserta dove son dovuto andare per mia sfortuna 2 volte.
Mi presento, con la mia bella mascherina, e mi viene misurata la temperatura con la pistola dall’addetto alla sicurezza o meglio dal portiere dello stabile. Chiedo dove devo andare e mi fanno entrare. La prima cosa che mi colpisce e che nessuno indossava la mascherina. Decine di persone nell’androne dello stabile bivaccavano indisturbate. Alcuni erano stesi, beh in verita uno, gli altri erano seduti sempre sulla stessa scrivania accanto alle macchinette automatiche,alla ricerca di refrigerio mente manovalanza improbabile e senza protezioni trasportava sacchetti di cemento. Salgo al primo piano e dopo aver eluso indenne scatoli e carrelli busso , busso, busso e busso. E in questo mio bussare ragazzotti e ragazzotte, sempre senza mascherine si abbaciavano e baciavano. Qualcuno, il più figo di tutti, la indossava la mascherina come Insigne la sua fascia di capitano. Dopo aver visto corrieri, senza protezione, consegnare merci e persone distrutte dalla fatica, un anima pia mi dice che non era giorno di “visite”. Io non dovevo visitare ne essere visitato, ero stato invitato. Scendo, e le persone stese sulla scrivania che erano divenute due, erano state raggiunte da altre dotate di sdraio ed ombrelloni, mente i lavori leggeri di muratura continuavano, con personale dotato di nulla di ciò che la legge prescrive. E pensare che sono le stese persone che fanno i controlli in azienda e che…….. Lassamo perde!
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