OSPEDALE SAN ROCCO, CARENZA DI ORGANICO, IL NURSIND SCRIVE A MORETTA

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infermieri nursind OSPEDALE SAN ROCCO, CARENZA DI ORGANICO, IL NURSIND SCRIVE A MORETTALa coordinatrice del Nursind di Caserta Angelina Raso, ha inviato una nota al direttore sanitario del PO San Rocco di Sessa Aurunca, Salvatore Moretta, in cui si legge: “Memori di quanto occorso lo scorso anno in coincidenza dei mesi estivi, consapevoli della enorme difficoltà, da parte dei responsabili dei reparti e dei Coordinatori nello strutturare i Turni di Guardia e il relativo Piano Ferie, al fine di evitare e prevenire che in questo periodo possano verificarsi incresciosi incidenti, come quello che ha visto coinvolto un Nostro Dirigente Sindacale qualche tempo fa, ci siamo premurati di dare una scorsa ai Turni di Guardia delle varie U.O. Da quanto abbiamo potuto verificare, a meno di voler palesemente violare il diritto sacrosanto del lavoratore alle ferie estive, la U.O. di Pediatria al momento, a causa della carenza di personale medico, senza l’ausilio di medici provenienti da altri presidi si trova nell’impossibilità concreta di poter assicurare un turno di guardia regolare. In Cardiologia, 6 medici che non riteniamo siano sufficienti per garantire la presenza in UTIC e Cardiologia, considerando che il territorio Sessano è ampio e le presenze aumentano per il pendolarismo verso il Mare, vertiginosamente. In Ginecologia, i turni di cui abbiamo preso visione espongono a gravi rischi per la salute alcuni dei dirigenti medici in forza al reparto, che ricordiamo, grazie all’arrivo di due medici a tempo determinato, hanno completato l’organico. In considerazione del fatto che affaticamento e stress a carico dei medici, potrebbero mettere in pericolo anche la salute dell’utenza, ci viene da pensare che le esperienze pregresse non servano da insegnamento a questa dirigenza.

Alcuni Dirigenti Medici infatti, sono sottoposti ad un carico di lavoro massacrante arrivando a dover coprire fino a 192 ore di guardia attiva e 96 ore di pronta disponibilità. Se poi si considera che delle 192 ore di guardia attiva, nonostante 8 giorni di ferie, 96 vengono coperte durante le ore notturne, il tutto appare veramente assurdo. Sempre dallo stesso turno si evince come alcuni Medici siano invece costretti a un numero di notti troppo elevato in intervalli di tempo molto ravvicinati, per esempio 3 notti in 4 giorni. Si nota ancora come la distribuzione dei festivi non sia equamente distribuita tra i Dirigenti Medici, tanto che alcuni, cosi come già segnalato in precedenti circostanze, non compaiono mai nei turni diurni di sabato

e domenica, come se avessero uno speciale esonero per il weekend. È altresì evidente che la distribuzione delle notti non sia equamente distribuita tra i Medici, che non usufruiscono di particolari esoneri. Sempre a proposito della ginecologia ci è stato segnalato, ed approfittiamo di questa circostanza perché ne verifichiate la veridicità, che alcuni Dirigenti Medici rimangono per le sedute operatorie dopo l’orario di lavoro, anche quando hanno coperto il turno di notte e talvolta si recano in reparto per interventi chirurgici o assistenza al parto, anche quando non necessario o non legittimato da reali urgenze. La UOC di Medicina di Medicina Generale risulta composta da 8 medici strutturati, una dottoressa co-co-pro, e un primario facente funzione. Non presenta nessun Dirigente medico nei turni notturni e

festivi, ciò comporta sicuramente una discrasia dal punto di vista medico legale ed un aumento delle responsabilità da parte del personale infermieristico afferente a tale UOC nella gestione dell’emergenza che si possono presentare in qualsiasi momento. Credo che sia necessario attuare qualsiasi procedura affinché

si garantisca innanzitutto l’utenza ma anche il lavoro degli operatori sanitari siano essi Medici, infermieri ed oss. Il Nursind la invita a ricercare le possibili soluzioni per superare le difficoltà che sicuramente si presenteranno nel periodo estivo. Una delle soluzioni potrebbe essere un aumento delle ore in convenzione per i Dirigenti Medici ed una rivisitazione dei carichi di lavoro per il personale di comparto”.