– di Salvatore Zinno –
Sempre più nel degrado il centro storico di Sessa Aurunca, lo abbiamo scritto e denunciato più volte dalle pagine di questo giornale restando puntualmente inascoltati ed ora ci riapprestiamo a farlo nella convinzione di dare un contributo costruttivo alla gestione del bene comune.
Da diverse settimane, su alcune pagine facebook che raccontano della città di Sessa, sono comparse fotografie di un particolare tratto del centro storico regolarmente occupato in maniera sconsiderata da automobili in sosta, sempre le stesse a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Il tratto in questione è il vicolo San germano e la via Ugolino, ma potremmo raccontare di altre cento stradine del borgo antico, che si trovano nelle medesime condizioni.
Le due strade portate all’attenzione della comunità, sono due vicoletti stretti che non arrivano alla larghezza di quattro metri in alcuni tratti, a causa dell’irregolarità della muratura degli edifici storici che si affacciano su di esse.
Ebbene, nonostante ciò, imperterritamente questi vicoli vengono utilizzati come parcheggi dai residenti, senza porsi minimamente il problema di creare un impedimento ai mezzi di soccorso che potrebbero avere necessità di accedere a questi quartieri. È già successo nel passato che mezzi dei Vigili del Fuoco hanno dovuto cambiare itinerario oppure che i soccorritori del 118 abbiano dovuto caricarsi le lettighe in spalla e avviarsi a piedi verso l’abitazione del malcapitato che abbisognava del loro intervento; come nel caso del signor R. che dovette essere trasportato sulla lettiga sotto una pioggia battente, per gli oltre cinquanta metri del vicolo Landi, perché l’autoambulanza non riusciva ad arrivare sotto la sua casa a causa del parcheggio selvaggio e strafottente dei residenti.
Di questo caso del signor R., oggi deceduto, se ne sta facendo portavoce il figlio A.R. che con continue denunce social cerca di sensibilizzare l’amministrazione comunale de il sindaco Silvio Sasso, a dare un minimo di ordine alla zona.
Un primo risultato, onestamente, lo ha sortito…nei giorni scorsi, l’ufficio tecnico del municipio sessano, ha fatto installare alcuni paletti in ferro per impedire la sosta delle auto, ma questo intervento ha solo “spostato” il problema di qualche metro, perché i “soliti incivili” della sosta a tutti i costi, hanno pensato bene di arretrare lo stallo delle loro automobili appena dietro ai paletti; restringendo ancora di più la già risicata sede stradale.
Nel caso di vicolo San Germano, come si può vedere dalla foto a corredo di questo articolo, lo spazio disponibile per il passaggio automobilistico è di appena un metro e novanta centimetri, spazio insufficiente a far passare una qualsiasi ambulanza che ha – dimensioni verificate sul sito della casa costruttrice – una dimensione minima di due metri e cinque centimetri.
I residenti che si stanno battendo per avere le strade libere dalle auto in sosta, contro i loro vicini di casa che invece pretendono il parcheggio sotto casa, vorrebbero che il Comune dichiarasse tutta la zona “divieto di sosta”, magari estendendo la regolamentazione anche alla vicina piazza San Domenico, divenuto un vero e proprio far west della sosta, dove in alcuni momenti è difficile anche muoversi da pedoni.
Anche una maggiore presenza dei Vigili Urbani comandati dal dott. Pasqualino Emerito, non è disprezzata dai residenti esasperati; a più voci viene sollecitato un loro intervento per mettere un freno al parcheggio selvaggio nell’intero centro storico.
C’è da aggiungere, a chiusura di questa storia…o come direbbero a Napoli: “à coppatur’ “, che alcuni degli integralisti della sosta, in quegli angusti vicoletti, siano proprio dei dipendenti comunali che dovrebbero per primi dare l’esempio di integrità morale e civica ai loro concittadini; ma lo abbiamo visto e scritto decine di volte, a Sessa Aurunca si fa un po’ come “ca… pare e piace”, in tutti i settori, senza stare troppo a riflettere sul decoro urbano e sul bisogno della collettività.
Il sindaco Sasso raccoglierà l’istanza dei suoi concittadini stanchi di vivere al di fuori delle regole o consentirà ancora che il centro storico di Sessa venga paragonato ad una “casbah araba”?
Lo vedremo e continueremo a monitorare gli eventi.
